un libro di dettagliate indicazioni meditative: l`autore insegna una pratica continua che affianca ogni istante della vita e mostra come affrontare il "maligno", ossia la mente giudicante e discriminante che proietta su tutto l`idea di un se`, un io, che e` il piu` grande ostacolo all`illuminazione. per arrestare il pensiero occorre osservare tutti i contenuti mentali e le sensazioni fisiche senza mai cercare di definirli, interpretarli, ne` verbalizzarli. se si presenta un problema non bisogna cercare di risolverlo o di spiegarselo, ma solo vedere i pensieri, le emozioni o le percezioni che sorgono e svaniscono. l`esame attento, ravvicinato, di tutti i fenomeni nella loro impermanenza puo` essere coltivato con la meditazione, e da esso sgorghera` la visione profonda che mostra con chiarezza l`assenza di un se`. in un tale processo spirituale sorge spesso la paura che l`io, la mente, soffrira` o verra` distrutto; ma secondo dhiravamsa a morire e` solo l`idea di un "io" che in realta` non e` mai esistito. con le parole dell`autore: "la visione oggettiva e` quella percezione priva della divisione tra soggetto e oggetto, che consiste nel vedere una sensazione come sensazione, un pensiero come pensiero. solo se non sovrapponiamo idee e opinioni all`oggetto osservato, se non interpretiamo la sensazione, o il pensiero, se non elenchiamo mentalmente gli oggetti di percezione, solo allora la visione e` oggettiva". |