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cosa significa essere una buona amica? non dire mai no agli inviti, accogliere le richieste d`aiuto, anche quando non hai il tempo per pensare a te stessa, ascoltare chi ha bisogno di sfogarsi, anche quando l`argomento ti ferisce. o almeno cosi` crede elizabeth day che, a quasi quarant`anni, ha diversi libri di successo alle spalle, una carriera da giornalista ben avviata, un matrimonio, un divorzio. e, naturalmente, tonnellate di amici: una vera friendaholic. poi arriva la pandemia e, con quella, giornate all`improvviso vuote di impegni e cariche di silenzi e assenze. momenti in cui elizabeth scopre di non aver piu` voglia di parlare con tutti quegli amici, ma solo con quelle poche persone che, a rifletterci ora, l`hanno sempre fatta sentire compresa, amata, vista. elizabeth e` di nuovo costretta a chiedersi: cosa significa, realmente, amicizia? come puo` essere una buona amica? comincia cosi` un viaggio alla ricerca di storie e significati, realta` e falsi miti, testimonianze e parole capaci di spiegare quel legame che chiamiamo
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la porta grigia, i mattoni del colore delle nocciole tostate, la strada alberata e silenziosa per londra, il quartiere ben frequentato: una casa perfetta per marisa, illustratrice di libri per ragazzi, il rimedio a tutto cio` che nella sua vita chiede di essere riparato. come lo e` jake, naturalmente, confortante come una pietra calda sul palmo della mano. certo, quando la signora dell`agenzia immobiliare ha aperto la vetrata sul giardino, un uccello e` volato dentro. una gazza bianca e nera, che ha sbattuto contro le pareti prima di sfrecciare fuori, mandando in frantumi un vaso. per marisa, pero`, quell`apparizione improvvisa ha prodotto soltanto una lieve punta di disagio. nessun segno infausto puo` offuscare il suo sogno di vivere con jake e formare con lui una famiglia. nei mesi successivi trascorsi in quella casa, la vita si svolge percio`, per la giovane illustratrice, come una vera e propria commedia romantica in cui le basta un semplice sguardo di jake per capire che quell`uomo, cosi` poco espansivo nei gesti e nelle parole, e` la persona con cui condividere il resto dei suoi giorni. finche` un mattino arriva kate, l`inquilina destinata a occupare la stanza di sopra, dato che i soldi non bastano mai. bruna e disinvolta - l`esatto opposto di marisa nell`aspetto -, trentaseienne critica cinematografica, kate fa subito suo lo spazio comune della casa, abbandona le scarpe all`ingresso, si intrufola in ogni angolo, lascia lo spazzolino da denti accanto al loro anziche` nel bagno di sopra, rivolge indelicate domande sul loro desiderio di avere un figlio, lancia sguardi insistiti a jake. la sua invadenza si fa via via insopportabile per marisa. jake tenta di rassicurarla, ma nemmeno la notizia della sospirata gravidanza riesce a distogliere marisa dalla sensazione sgradevole di avere un ospite ingrato in casa. qualcosa non va in kate: quella donna coltiva qualche oscuro disegno e non si fermera` finche` non l`avra` realizzato. dopo "il party", elizabeth day ritorn
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burtonbury, un ex collegio maschile per i figli dei diplomatici, e` una scuola privata con una discreta reputazione e la vana ambizione di poter essere un giorno all`altezza di eton o di harrow. quando vi mette piede per la prima volta, dopo aver vinto una borsa di studio, martin gilmour e` un ragazzo con i maglioni scoloriti, i calzoncini per la ginnastica mai abbastanza bianchi e le camicie con macchie gialle indelebili. l`odore della tristezza di sua madre, rimasta prematuramente vedova, aleggia tra i suoi vestiti. un giorno, pero`, alla burtonbury school, il suo destino di adolescente imbronciato, con una costante sensazione di disagio e l`accento sbagliato, muta radicalmente. martin incontra ben fitzmaurice, un ragazzo ricco, bello, ammirato da tutti, e ne diventa amico. partite di tennis, cacce all`uovo tra prati curatissimi e aiuole sontuosamente fiorite, la tenuta dei fitzmaurice spalanca le sue porte al giovane gilmour. ben diventa il fratello mai avuto, l`anima gemella da venerare, la ragione di vita da proteggere e custodire. al punto che martin si trasforma nella sua piccola ombra. una piccola ombra capace di salvare l`amico dalle incresciose conseguenze della sua condotta, cosi` sconsiderata e tipica di chi e` stato troppo favorito dalla sorte. durante i successivi venticinque anni, martin serba nel suo cuore