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i modi in cui e` stata considerata, nelle varie epoche storiche, la bellezza naturale; l`atteggiamento delle attuali tendenze ambientaliste e delle filosofie a esse ispirate nei confronti della bellezza naturale; la nozione di paesaggio e, infine, il rapporto tra natura e arte nelle tendenze artistiche piu` recenti. questo e` il campo largo in cui si muovono le riflessioni del filosofo paolo d`angelo. tematiche che stanno ricevendo tanta piu` attenzione grazie alla presa di coscienza ecologica, alla nascita dei movimenti ambientalisti e alla diffusione del pensiero `verde`, che hanno prodotto una riconsiderazione del problema della bellezza naturale.
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il romanticismo e` stato una rivoluzione nella sensibilita` e nel gusto che ha abbracciato e irreversibilmente modificato tutta la cultura europea e dunque la riflessione romantica e` un capitolo cruciale nella storia dell`estetica, per quanto l`attenzione degli studiosi si sia a lungo rivolta piu` ai teorici dell`idealismo tedesco che ai romantici veri e propri.
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la miglior retorica e` quella che non si nota. se chi ci ascolta si accorge che stiamo usando degli artifici, l`effetto e` compromesso. gli avvocati di una volta lo sapevano: guai a farsi sospettare esperti, guai a far trasparire le proprie capacita`. non per nulla l`idea che la vera arte consista nel nasconder l`arte e` stata teorizzata per la prima volta nella retorica classica, da aristotele a cicerone. ma, a partire da qui, questo curioso paradosso compie una carriera inaspettata, proliferando nei campi piu` disparati: dalla cosmetica alla politica, dall`arte del tiro con l`arco a quella del giardino, dal galateo all`abbigliamento, senza dimenticare naturalmente le arti nel senso consueto della parola, dalla pittura alla musica, dalla danza alla poesia. come dovrebbe fare ogni buon saggio di storia delle idee, questo libro mette in rapporto luoghi, autori e testi tra i quali non sospetteremmo alcun collegamento. si dipana cosi` una storia che attraversa tutta la cultura occidentale, dall`anonimo del "sublime" al "cortegiano" di baldassar castiglione, dai moralisti francesi a leopardi, da ovidio a dryden, da michelangelo a duchamp, ma a partire dalla quale e` possibile gettare un ponte anche verso le filosofie orientali dello zen e del tao. ma attraverso la storia dell`"ars est celare artem" scopriamo anche qualcosa di essenziale per l`idea stessa di arte, il suo essere sempre inevitabilmente regola e invenzione, tecnica e creativita`, tradizione e innovazione.