"ci sono molte ragioni per essere grati a pino cuttaia. nell`attuale circo barnum della cucina la sua relazione con il mondo appare nuova, autentica, cristallina. una sorta di nuovo umanesimo, il suo, che da quell`estremo di terra sciliana, licata, ha saputo raccontare una storia diversa, evocativa: tanto da fare del suo ritorante, la madia, una destinazione immancabile. da cuttaia non si va solo per il piacere della buona cucina: attraverso i suoi piatti si entra in relazione con un sistema complesso di gesti, di memoria e di vicende umane che non puo` prescindere dal contesto. i suoi piatti volano alto, in tema di fantasia e creativita`, ma cio` che li compone trae origine da percorsi, da ricordi, da sguardi e profumi che nascono all`interno del suo territorio. anche questi sono ingredienti; e il cuoco, di tutto questo, e` narratore". (dalla prefazione di marco bolasco)