che utilita` ha oggi la filosofia e qual e` la "specialita`" del filosofo nell`epoca della settorializzazione dei saperi? consapevoli dell`impossibilita` di preservare la supremazia della "philosophia prima" in quanto conoscenza del tutto, negli ultimi due secoli i filosofi occidentali si sono trovati spesso nella condizione di dover giustificare la propria funzione, alleandosi ora con la politica, ora con la storia, ora con la scienza. tutti questi tentativi sono naufragati di fronte all`incapacita` di disciplinare gli eccessi della ragione. congedate le tentazioni autarchiche, a volte persino imperialiste, e i vari sforzi di mettervi freno, e` venuto il momento di riconoscere che l`utilita` del pensiero filosofico sta forse proprio nella sua natura eccedente, nel connubio tra l`aspirazione metafisica alla totalita` e l`apertura scettica alla complessita` dell`esperienza, nel desiderio sconfinato di espansione e inclusione, nell`esigenza di conciliare sintesi e apertura alla varieta` dell`esistente. piu` che di utilita` sarebbe allora opportuno parlare di urgenza della filosofia, in quanto forma di curiosita` onnivora, desiderio di sentirsi a casa ovunque, caotica creativita` intellettuale. per saggiare la desiderabilita` degli eccessi della ragione si riflette in altrettanti capitoli del libro su dieci questioni centrali non solo della filosofia, ma dell`esistenza. |