
celebratissimo come cantautore, apprezzato anche come romanziere, cohen viene ora presentato nella sua veste di poeta. del resto scriveva e pubblicava poesie in canada e negli stati uniti gia` prima di diventare noto come musicista. autoironico, graffiante, struggente, amaro e divertentissimo, cohen presenta in questo libro, dove compaiono anche in esclusiva mondiale sei nuove poesie, l`ennesimo lato della sua poliedrica personalita`. il volume e` curato da giancarlo de cataldo ("romanzo criminale" e "teneri assassini", entrambi einaudi), che ha firmato anche la traduzione insieme a damiano abeni.

scritti da leonard cohen tra il 1956, mentre stava per uscire la sua prima silloge poetica, e il 1961, i racconti di questa raccolta offrono uno sguardo unico sull`immaginazione e sul processo creativo di un grande artista e affrontano i temi che hanno attraversato tutti i suoi lavori: il desiderio nel suo essere sacro e profano, l`amore che redime, la ricerca della liberta` in un mondo fatto di limiti, il senso di inadeguatezza accompagnato da una costante aspirazione verso cio` che e` bello e puro. riflessivo, sorprendente, giocoso e provocatorio, la danza dei lebbrosi e` vivido nei dettagli, spietato nello sguardo, rivelatore di un giovane talento alla prova.

"confrontiamo allora i nostri miti" presenta la raccolta poetica d`esordio di leonard cohen. apparsa originariamente nel 1956 e da tempo introvabile anche in lingua originale, questa silloge permette di riscoprire, a oltre cinquant`anni di distanza, le espressioni giovanili di una voce destinata ad affermarsi come una delle piu` uniche e rappresentative del novecento. "questo e` il vero motivo per cui ho cominciato a scrivere poesie. scrivevo messaggi per le donne, per sedurle. loro li facevano circolare, e la gente li chiamava poesia. quando non funzionava con le donne, mi rivolgevo a dio". in questa riflessione autoironica c`e` tutto cohen. e, a ben vedere, espresse con sublime grazia disincantata tutte - o quasi - le ossessioni della sua poetica: il distacco appartato e come sciamanico del poeta/bardo, il sesso, il misticismo.
