il ragazzo di vetro e` stefano, studente di liceo, che la lente di cerami ferma sulla soglia dell`eta` adulta. egli si muove tra le sabbie mobili di sensazioni in conflitto fra loro, che esplodono e si annullano di continuo. la sua paura del nulla e` simile, ma di segno contrario, a quella sperimentata da aschenbach nella , il libro che stefano apre come un breviario nelle giornate oziose di una vacanza estiva. lo domina un`ansia di assoluto, un bisogno furente di buttare all`aria, di cancellare cio` che e` pallido e mediocre. |