Bocephus King, poeta, songwriter trasognato, musicista originale, ci propone il suo nuovo disco. E, come gli succede da sempre, fa una cosa diversa. Qui mischia folk e rock, Dylan e Cohen, atmosfere notturne speziate da sonorità calde. Ed una manciata di canzoni di spessore, rese ancora più affascinanti da una base sonora ricca con violino e steel guitar, setar persiano e chitarra elettrica, flauto e pianoforte.
Già il titolo è tutto un programma, una dedica a Leopardi ( L'infinito ) e Guccini ( autogrill). Ma il disco non si ferma certo a questo. Bocephus King, al massimo della sua creatività, dedica una bella canzone alla rivista Buscadero, e costruisce il disco su sonorità soul rock, con speciale menzione al suono di Van Morrison, Bob Dylan e Rolling Stones. Un disco dal suono anni settanta, con sette canzoni scritte per l'occasione da Bocephus e due cover di classici italiani ( ma cantate in inglese): Creuza de Ma di Fabrizio De Andrè e Lugano Addio di Ivan Graziani. Partecipano al disco, tra gli altri, i fiati di Raffaele Kohler e Mario Arcari ( Fabirzio DeAndrè ed Ivano Fossati) e la chitarra di Alex Kid Gariazzo ( Treves Blues Band ).
2 CD. Non contento di un disco interessante come The Illusion of Permanence, il prolifico cantautore canadese ne ha già pubblicato un altro. Si tratta di un doppio, Saint Eunice appunto, in cui Bocephus mischia brani suoi con covers. Due dischi abbastanza diversi dove troviamo canzoni nuove, ma anche affascinanti riletture di brani di Neil Young, Nina Simone, Animals, Dean Martin, John Prine (Late John Garfield Blues, un piccolo capolavoro) ed altre chicche. Vulcanico, pieno di idee, anche pasticcione. Ma Bocepus King rimane un talento, su questo non c'è dubbio.
Carù consigliaImportatiNon è un disco nuovo, ma una antologia, con inediti, che copre l'intera carriera del cantautore /rocker canadese. Creativo, geniale, sregolato, Bocephus King. comunque la si voglia mettere, è un musicista originale, unico. In questo album, 16 canzoni per 75 minuti di musica, Andrea Parodi ha scelto tre canzoni per ognuno dei suoi dischi (dai rari Joco Music, A Small Good Thing, Blue Sickness, ai recenti All Children Believe in Heaven e Willie Dixon God Damn!). Tra gli inediti c'è una splendida versione di Senor di Bob Dylan, completamente reinventata. Il libretto contiene tutti testi in italiano ed in inglese ed un lungo commento alla carriera del nostro. Inoltre, i primi tre album sono da tempo irreperibili.
Uno dei classici del musicista canadese
Carù consigliaImportatiEra inattivo da qualche anno e non faceva un disco degno di tal nome da molto più tempo ancora. Ecco invece un ritorno in grande stile, almeno come lo avevamo conosciuto ai suoi esordi, con una punta di esperienza e, perchè no, di classe in più. Bocephus King ha ripreso in modo inequivocabile a tessere grande musica.