nell`immaginario italiano i trulli di alberobello rappresentano da un secolo un sud rurale e arcaico, pittoresco e turistico. nel 1996 l`unesco li ha riconosciuti patrimonio dell`umanita`, consegnando definitivamente questo insediamento abitativo cosi` singolare, le suggestive costruzioni, "troulos", la "cupola" di cui parlavano i greci, ma l`origine e` protostorica, alla cultura e al turismo mondiali. ma la notorieta` di alberobello prende il via nel lontano 1910, quando quello dei trulli fu il primo paesaggio costruito ad essere tutelato da una legge dello stato. tuttavia quell`atto, espressione della cultura alta, non penetro` nella popolazione locale, che per l`intero novecento ha interpretato l`obbligo di non modificare le proprie abitazioni come una limitazione ingiusta ed estranea, che rendeva ancora piu` inaccettabili le gia` difficili condizioni di vita economiche e materiali. il libro racconta la storia di un secolo di travaglio sociale, culturale, amministrativo e politico per la ricerca di un equilibrio che non solo conciliasse i limiti imposti dalla tutela di un monumento con le esigenze vitali di una popolazione, ma che garantisse e valorizzasse la disponibilita` e la riconoscibilita` di alberobello, nell`immaginario e nella pratica turistica. |