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al suo inizio e fino alla sua "esplosione", il mondo di internet ha promesso di dare un volto nuovo all?intera umanita: al suo modo di comunicare, di presentarsi al mondo, di informarsi e farsi conoscere, ma anche al suo modo di decidere, di investire, di governare. oggi assistiamo a una fase di profonda crisi di tutto questo: la moderna "torre di babele" un mondo unito in cui tutti parlano la stessa lingua e si sentono allo stesso titolo cittadini sta per crollare, per generare una probabile nuova dispersione dei linguaggi e delle esperienze. gli scricchiolii del grande edificio sono diversi: non riusciamo piu a stare in rete con i nostri corpi e le nostre voci, non sappiamo piu chi siamo e cosa pensiamo, non possiamo fidarci di nulla, ne compiere un passo verso un nuovo progresso, di cui abbiamo smarrito ogni mappa. il crollo e inevitabile. cosa ci attende all?indomani del clamoroso evento? un mondo connesso, ma forse non piu cosi dipendente, che non conosciamo ancora.
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il 5 agosto 2013 oltre duecento giornalisti si accalcano nei riverside studios di londra. la folla, analoga a quella che si raduna per la presentazione degli smarthphone o dei computer piu` innovativi dei maggiori brand internazionali, non e` pero` in attesa di un conglomerato prodigioso di silicio e vetro, bensi` di un hamburger, non meno stupefacente dal punto di vista tecnologico. il panino in questione e` una