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quando abbiamo in mano un oggetto, per esempio questo libro, ne sperimentiamo in primo luogo la consistenza materiale, ovvero il fatto che possegga una . nello spiegare questa visione controintuitiva e paradossale, jim baggott da un lato risale alle varie concezioni della
![Origini_La_Storia_Scientifica_Della_Creazione_-Baggott_Jim](cops/big/9788845931659g.jpg?tit=Origini_La_Storia_Scientifica_Della_Creazione_-Baggott_Jim&r=53)
e possibile tracciare in un`unica, serrata narrazione la
![Bosone_Di_Higgs_L%60invenzione_E_La_Scoperta_Della_%3Cparticella_Di_Dio%3E_-Baggott_Jim](cops/big/9788845927850g.jpg?tit=Bosone_Di_Higgs_L%60invenzione_E_La_Scoperta_Della_%3Cparticella_Di_Dio%3E_-Baggott_Jim&r=65)
tra i tanti oggetti pervasivi ed elusivi che affollano la dimensione invisibile del mondo subatomico, il "bosone di higgs" e` stato il piu` pervasivo ed elusivo: quella particella era l`elemento cruciale che mancava a completare il puzzle del modello standard, perche` conferiva massa a tutte le altre particelle elementari, un enigma rimasto altrimenti insoluto. quando finalmente il 4 luglio 2012 il cern ne ha annunciato la verifica sperimentale, la "particella di dio" (come un fisico l`ha temerariamente denominata) ha attirato su di se` i riflettori dell`attenzione mediatica mondiale. affrontando l`intera questione con un rigore che ne acuisce la densita` intellettuale e la vertigine tecnologica, jim baggott segue due percorsi paralleli. non solo, infatti, ne ricostruisce la genesi teorica, ma ripercorre tutte le stazioni di avvicinamento all`eclatante risultato di ginevra: il legame tra i primi acceleratori degli anni venti e le collisioni di particelle nei raggi cosmici; la messa a punto del ciclotrone da parte di lawrence; il contributo di van der meer, il cui metodo di "raffreddamento stocastico" ha permesso al gruppo di rubbia l`individuazione dei bosoni w e z, decisivi per arrivare alla scoperta del bosone di higgs; e le svolte successive del lep (large electron-positron collider) e dell`ormai leggendario lhc (large hadron collider), che con i suoi 1600 magneti superconduttori ha permesso di sviluppare energie senza precedenti. prefazione di steven weinberg.
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il suo acronimo (lqg) suona come uno dei tanti, criptici e intimidatori, che gremiscono la fisica contemporanea. in realta`, la