lo slogan lanciato una quindicina di anni fa e che da` il titolo all`ultimo libro del sociologo francese, e` ormai sulla bocca di tutti anche in italia. naturalmente, la chiave di volta, dal punto di vista politico e sindacale, e` la riduzione del salario che dovrebbe accompagnare o no il passaggio alla settimana di 32 ore, o di quattro giornate lavorative. lavorare meno senza diminuire i redditi presuppone, per compensare la perdita di salario, l`invenzione di un concetto nuovo: il "secondo assegno" che ridistribuisce globalmente la produttivita` del sistema senza gravare sui costi aziendali. e soprattutto implica una strategia complessa di lotta contro la disoccupazione. |