i rapporti diplomatici raramente funzionano senza un esercito invisibile di traduttori e interpreti. pur trascurati, alcuni di essi sono riusciti ad alterare, nel bene o nel male, gli eventi della storia. anna aslanyan - giornalista russo-inglese con molti anni di esperienza nel settore - esplora i retroscena di astuzia e ambizione, eroismo e incompetenza, che hanno avuto come protagonisti i professionisti della traduzione, scoprendo fin dove puo` arrivare un semplice malinteso. hiroshima sarebbe stata bombardata lo stesso se il dispaccio giapponese non fosse stato tradotto in modo ambiguo? la resa delle barzellette di berlusconi ha dato una svolta alle cene del g8? come reagi` l`interprete ebreo di goring durante il processo di norimberga? che ruolo hanno avuto i dragomanni o i dizionari idiomatici nel dichiarare guerre o tessere alleanze? quando una frase galante diventa offensiva? aslanyan prova a dare una risposta ricorrendo a diciotto esempi tratti da varie epoche e culture: dagli intrighi di corte risolti da zelanti interpreti al duello fra nixon e chrus?ev, dalla brexit fino agli