il monte bianco e` uno dei monumenti naturali piu` belli d`italia e del mondo. i suoi ghiacciai e le sue vette, le sue pareti di granito e le sue creste di neve, dove s`incontrano italia, francia e svizzera, formano paesaggi di straordinario fascino. e il simbolo dell`alpinismo. la prima ascensione ai 4810 metri della cima e` stata compiuta nel 1786 da jacques balmat e michel-gabriel paccard. da allora, uomini e donne d`avventura come edward whymper e albert frederick mummery, giusto gervasutti e walter bonatti, christophe profit, catherine destivelle e tanti altri hanno compiuto imprese straordinarie. ma e` anche un crocevia della nostra storia, perche` ai suoi piedi sono passati soldati, mercanti e pellegrini, e i suoi ghiacciai e le sue rocce hanno affascinato viaggiatori, artisti e scienziati. stefano ardito racconta le speranze e i trionfi di centinaia di alpinisti che hanno esplorato le vette e le pareti del massiccio. non mancano le tragedie che hanno segnato il monte bianco dall`ottocento ai nostri giorni.
dedicato agli appassionati di trekking e camminate, questo volume suggerisce un modo unico e affascinante per scoprire le bellezze della nostra penisola: mettersi in cammino! dal giro del monte bianco alla via del sale, dall`alta via dell`adamello alla traversata elbana, oltre trenta itinerari di varia durata e difficolta` attraverso i sentieri d`italia, tra mare e montagna, parchi e citta`, muovendosi lungo le tracce lasciate nei secoli da santi, poeti, artisti e briganti, alla scoperta dell`inesauribile patrimonio di natura e cultura del nostro belpaese. ogni itinerario e` illustrato da splendide fotografie, mappe dettagliate, indicazioni sulla durata, l`attrezzatura e la stagione consigliata, e tutte le informazioni utili per pianificare il proprio cammino. oltre 30 itinerari di varia durata e difficolta` da percorrere a piedi sui sentieri d`italia. per ogni percorso, indicazioni dettagliate e informazioni utili fornite da esperti camminatori. un ricco apparato fotografico illustra paesaggi e panorami di ogni cammino.
42 escursioni di ogni difficolta`. benvenuti nella valle delle grandi foreste. porta delle dolomiti per chi arriva dalla valle dell`adige e da trento, attraversata dalle acque tumultuose dell`avisio (e da quelle del suo limpido affluente, il travignolo), la conca di fiemme stupisce con il verde dei suoi boschi di abeti che rivestono le pendici del lagorai, del latemar, delle pale di san martino e dei cornacci. strade, trincee e fortilizi della grande guerra, chiese decorate da affreschi preziosi, miniere in abbandono e malghe sfruttate da secoli testimoniano di una storia dell`uomo ricca di spunti e di suggestioni. ma la val di fiemme e` prima di tutto natura, non sempre conosciuta come merita. attraversata dagli alpinisti e dagli escursionisti frettolosi che corrono verso le dolomiti di fassa e le pale, la conca di fiemme merita di essere esplorata con calma. tra gli abeti del lagorai e di paneveggio vive una delle piu` importanti popolazioni di cervo dell`arco alpino ed e` tornato da pochi anni il lupo. in cielo volano aquile, picchi e gracchi alpini, le fioriture nelle radure sono ricchissime di sorprese.
i ghiacciai e le vette del monte bianco, le sue pareti di granito e le sue creste di neve dove s`incontrano italia, francia e svizzera, formano paesaggi di straordinario fascino. la prima ascensione ai 4810 metri della cima e` stata compiuta nel 1786 da jacques balmat e michel-gabriel paccard. da allora, uomini e donne d`avventura come edward whymper e albert frederick mummery, giusto gervasutti e walter bonatti, christophe profit, catherine destivelle e tanti altri hanno compiuto imprese straordinarie. il libro racconta le loro speranze, i loro trionfi, le tragedie che hanno segnato questi due secoli e mezzo. e ancora, l`evoluzione dei materiali e delle tecniche di progressione, dei rifugi e degli impianti di risalita. il monte bianco, da secoli, e` anche un perno della storia d`europa. per il piccolo san bernardo sono passati soldati, pellegrini e mercanti. nel 1924, a chamonix, sono nate le olimpiadi invernali. attraverso il col de la seigne, nel 1940, l`esercito dell`italia fascista ha attaccato la francia gia` invasa dalle armate di hitler. infine sono arrivati il traforo del monte bianco, il boom del turismo estivo e invernale, le corse in montagna e il cambiamento climatico con il drammatico ritiro dei ghiacciai
l`appennino centrale e` il cuore di pietra dell`italia. dai monti sibillini alla majella, passando per la laga, il terminillo, il gran sasso, il velino-sirente e le vette del parco d`abruzzo, lazio e molise, un aspro sistema di montagne offre centinaia di itinerari a escursionisti e alpinisti. gli 80 itinerari di questa guida accompagnano su 152 vette di umbria, marche, lazio e abruzzo, in quattro parchi nazionali e varie aree protette regionali. molti sono accessibili a tutti gli escursionisti, qualcuno include facili rocce, tratti attrezzati o canaloni di neve. sono incluse nella guida le nuove ferrate del gran sasso e gli itinerari dei sibillini e della laga trasformati dai terremoti. i collezionisti dei 2000 appenninici trovano qui 114 cime dell`elenco. accompagnano chi cammina aquile e camosci, fioriture d`alta quota e faggete, panorami e cascate, eremi e borghi. il lupo e l`orso si vedono di rado, ma ci sono.
viaggiare ha sempre avuto un fascino magnetico, irresistibile. spingersi verso i confini del mondo, fin dall`antichita`, rappresentava il desiderio di conoscenza, la sete di avventure. e l`esplorazione e` un elemento fondamentale dell`anima e della storia dell`uomo. per terra o per mare, tra le montagne o nel deserto, un`impresa e` stata reputata impossibile finche` la determinazione di qualche sognatore non ha spinto di un passo avanti l`intera umanita`. l`amazzonia e il sahara, l`antartide e il deserto di gobi. e poi l`everest, le ande, la luna, gli oceani piu` tempestosi della terra. questo libro racconta le avventure di marco polo e di cristoforo colombo, di ferdinando magellano e di james cook, di henry morton stanley e charles darwin, del duca degli abruzzi e di fosco maraini. con uno sguardo attento agli esploratori moderni, da reinhold messner a neil armstrong, e da mike horn a simone moro
il mustang, un angolo di tibet all`interno del nepal, e` stato per anni tra i luoghi piu` segreti e piu` desiderati dell`himalaya. aspro e desertico, riparato dalle piogge del monsone dai massicci del dhaulagiri e dell`annapurna, deve la sua fama ai paesaggi solenni, ai monasteri buddhisti, ai suoi solitari villaggi e alla sua minuscola capitale lo manthang. chiuso agli stranieri come il resto del nepal fino al 1950, poi nuovamente inaccessibile perche` base della guerriglia dei khampa, i tibetani che si opponevano all`invasione cinese, il mustang e` stato raccontato al mondo da autori come giuseppe tucci, michel peissel, tiziano terzani e peter matthiessen. aperto ai trekker nel 1992, e` diventato una destinazione alla moda, e ha iniziato a trasformarsi rapidamente. il libro, che nasce da due viaggi dell`autore in mustang, racconta come questa terra, identificata da alcuni con la mitica shangri-la, stia cambiando. il cambiamento climatico costringe ad abbandonare alcuni villaggi, la strada che sale da pokhara trasforma l`economia e la societa`, i giovani che hanno studiato a kathmandu portano nei villaggi la loro voglia di modernita`. prefazione di kurt diemberger.