per chiarire, per spiegare, freak nel corso di tutta la sua vita ha scritto libri, canzoni, poesie, aforismi, calcando innumerevoli volte i palcoscenici di questa ingrata italia. tutto cio` che e` assurdo & bizzarro insieme, non eroico, non retorico, non modaiolo, non istituzionale, puo` essere demenziale. un cocktail di pseudofuturismo, dada, goliardia, improvvisazione, animazione pirotecnica, provocazione con ironia d`avanspettacolo, poesia surreale soprattutto cretina. ma ancora incidenti a caso, paradossi e colpi di genio, contraddizioni, sciocchezze e gazzarra. non c`e` arte ne` artista, in senso tradizionale: tutti possono praticare il demenziale con risultati incoraggianti. basta volerlo (con convinzione). in questa antologia (o "raccolta di fiori", come lo stesso freak avrebbe detto), il piu` grande poeta del suo condominio, eterno dilettante per scelta, non dimentichiamolo, si attorciglia si` sul genere demenziale, ma non disdegna di avventurarsi anche in analisi socio-antropologiche, di propinare manuali di sopravvivenza e/o prevenzione, ed esorcizzare, con quel suo stile fatto di citazioni, di convulsioni intellettuali, di metafore al limite del rigore scientifico, di multimedialita` ante litteram, il grande equivoco del tormento esistenziale che lo affliggeva da sempre. |