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la fortuna popolare - cominciata gia` nel trecento - ha finito col rendere dante un`icona, nel senso di un simbolo legato a un immaginario condiviso. il centenario appena celebrato ha dimostrato una volta di piu` quanto sia grande la vitalita` di dante a sette secoli dalla sua morte. ma mai come in queste celebrazioni e` stato chiaro che dante sopravvivra` ancora a lungo anche grazie a quella percezione collettiva che lo ha reso ormai in tutto il mondo una straordinaria icona pop. c`e` il dante emblema della nostra identita` culturale, la cui effigie passa dalle lire agli euro. c`e` l`immagine di dante usata gia` da tempo, non solo in italia, come marchio commerciale e in chiave pubblicitaria. c`e` il dante personaggio che ritorna - fino in america, fino in giappone - nelle trame di libri, film, fumetti, giochi di successo. tutte proiezioni popolari di quell`inarrivabile poeta in grado di cantare con una potenza senza pari l`amore, la morte, la bellezza, l`orrore, la vita terrena e quella ultraterrena.
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l`epoca in cui viviamo si definisce post-ideologica. e il tempo della post-politica e della post-verita`. ovvero (cambiando l`ordine degli addendi, la somma non cambia) politica e verita` da post. parole e slogan virali che fanno il giro della rete propagandando spesso opinioni su fatti mai esistiti. quello a cui ci si riferisce con questa sfilza di post e`, in realta`, un pensiero prepolitico. e la lingua che lo veicola, piu` che una neolingua, e` una veterolingua che invece di mirare al progresso vorrebbe farci regredire, riportandoci agli istinti e alle pulsioni primarie. indietro, o popolo! dal
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![Volgare_Eloquenza_Come_Le_Parole_Hanno_Paralizzato_La_Politica_-Antonelli_Giuseppe](cops/big/450173_g.jpg?tit=Volgare_Eloquenza_Come_Le_Parole_Hanno_Paralizzato_La_Politica_-Antonelli_Giuseppe&r=85)
l`epoca in cui viviamo si definisce post-ideologica. e il tempo della post-politica e della post-verita`. ovvero (cambiando l`ordine degli addendi, la somma non cambia) politica e verita` da post. parole e slogan virali che fanno il giro della rete propagandando spesso opinioni su fatti mai esistiti. quello a cui ci si riferisce con questa sfilza di post e`, in realta`, un pensiero prepolitico. e la lingua che lo veicola, piu` che una neolingua, e` una veterolingua che invece di mirare al progresso vorrebbe farci regredire, riportandoci agli istinti e alle pulsioni primarie. indietro, o popolo! dal
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l`italiano perfetto non esiste, e non e` mai esistito. l`italiano continua a cambiare: cambia il nostro modo di usarlo, perche` cambia il mondo in cui lo usiamo. in pochi anni si e` passati dall`epistola all`e-pistola: e-mail, chat, messaggini, social network. e cosi` - per la prima volta nella sua storia l`italiano si ritrova a essere non solo parlato, ma anche scritto quotidianamente dalla maggioranza degli italiani. giuseppe antonelli racconta la storia di ognuno di noi: noi che scrivevamo le lettere e oggi scriviamo su whatsapp. ci accompagna tra sigle e parole inglesi, tra punteggiatura ed email, tra dialettismi ed espressioni alla moda. con un tono agile e godibile, ci spiega come si stanno modificando alcuni aspetti della grammatica. ricostruisce il passaggio epocale dall`italiano all`e-taliano: dai cyberpioneri al salto con l`hashtag, passando per le leggende metropolitane sugli effetti del computer e sulla lingua degli sms. un libro per tutti: per quelli che "digito ergo sum", ma anche per quelli che quando sentono chiocciola pensano ancora alle lumache.
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