oggi le societa` occidentali sembrano ossessionate dai ricchi: ammirati e lusingati e, allo stesso tempo, biasimati e disprezzati. ma e` sempre stato cosi`? nel corso di mille anni le cose sono molto cambiate. nel medioevo, ad esempio, un`eccessiva accumulazione di ricchezze era considerata peccaminosa e percio` ci si attendeva che i ricchi non facessero sfoggio della propria opulenza. per lungo tempo la loro semplice esistenza ha prodotto disagio sociale, mitigato solo dal ruolo che potevano svolgere nei tempi di crisi, impiegando i propri beni per aiutare la comunita`. in passato come oggi, pero`, ci si e` interrogati su come si diventa ricchi e sul perche` le ricchezze tendono ad accumularsi nelle mani di pochi. diventare ricchi e` frutto di abilita` o di fortuna? di parsimonia o di capacita` d`investimento? quanto contano le ricchezze ereditate e quanto le reti di relazione che si creano nel corso della propria vita? in questo libro, pieno di esempi e di resoconti delle vite di alcuni individui straordinari, si prova a rispondere a queste domande all`interno di un`ampia e organica ricostruzione storica, capace di offrire anche una prospettiva da cui guardare ai dibattiti in corso sulla disuguaglianza di ricchezza e di reddito. a segnare una differenza dal passato e` il fatto che, nonostante i loro patrimoni siano stati sostanzialmente risparmiati dalla grande recessione del 2008 e dalla pandemia di covid-19, i ricchi e i super-ricchi si sono mostrati riluttanti a contribuire al bene comune, opponendosi persino a misure d`urgenza. la storia suggerisce che questo e` uno sviluppo preoccupante - per i ricchi e per tutti gli altri. |