la civilta` greca, forse piu` di ogni altra cultura antica, sembra aver avuto una particolare predisposizione a iscrivere quasi qualunque oggetto, prodotto, spazio utili a contenere lettere, frasi, veri e propri testi articolati, finanche componimenti poetici di altissima fattura. centinaia di migliaia sono le testimonianze di epigrafi che la grecia antica ci ha lasciato. fra queste, un posto di rilievo occupano le epigrafi di carattere sepolcrale, e, fra queste, le epigrafi in versi. commissionate soprattutto dalle famiglie piu` colte e facoltose, queste testimonianze aprono un orizzonte tutto da scoprire sulla civilta` antica: greca, ma non solo, visto che in lingua ellenica, sentita come la lingua della cultura e della poesia, sono realizzati anche epitaffi per uomini e donne romani, italici, o di altre aree del mondo antico. sfogliare le "pagine di pietra" di questo affascinante repertorio mette di fronte il lettore a migliaia di individui: uomini e donne, bambini e anziani, che vissero e morirono nelle piu` diverse situazioni. mette di fronte il lettore, in una parola, alla vita. i casi che ci rivelano colpiscono, a volte per la drammaticita` degli eventi, altre volte per la serenita` di chi ha saputo affrontarli, spesso per la disarmante attualita` di tante sventure, di allora e di oggi. testi reali, composti da poeti sconosciuti, per uomini e donne che hanno lasciato in tal modo il loro ricordo nei secoli: anziani che hanno concluso la vita con una vecchiaia serena e giovani morti prematuramente; naufraghi sfortunati e soldati gloriosi; fanciulle appena sposate che ade ha strappato agli affetti e medici che, dopo aver curato altri, non hanno potuto curare se stessi. il quadro che emerge dalle oltre duemila testimonianze e` quello di una societa` multiforme e, per molti aspetti, simile alla nostra: una vera e propria spoon river dell`antichita`. nel 1955 il grande epigrafista tedesco werner peek pubblico` la piu` importante raccolta, a tutt`oggi, di epigrammi |