![Importanza_Dei_Luoghi_Comuni_l%60_-Fois_Marcello](cops/big/9788806216498g.jpg?tit=Importanza_Dei_Luoghi_Comuni_l%60_-Fois_Marcello&r=22)
esiste un luogo in cui convergono le teorie piu` inaccessibili, i fenomeni e le ipotesi piu` difformi. e li` che - secondo quella che la fisica teorica chiama "teoria generale del tutto" - risiederebbe la spiegazione dell`universo. per alessandra e marinella, gemelle di cinquant`anni cui la vita ha riservato strade molto diverse, quel luogo e` la casa del padre che le ha abbandonate quando avevano otto anni, senza voler piu` sapere nulla di loro. ora che lui e` morto si ritrovano entrambe li`, circondate da quelle pareti a loro sconosciute che sembrano sussurrare ricordi e rievocare rancori mai sopiti. per le sorelle quella vicinanza forzata si rivelera` una tortura col sorriso sulle labbra, una resa dei conti dagli esiti imprevedibili. una storia universale sulla ferocia e sulla dolcezza dei legami familiari.
![In_Sardegna_Non_C%60e%60_Il_Mare_-Fois_Marcello](cops/big/9788858108802g.jpg?tit=In_Sardegna_Non_C%60e%60_Il_Mare_-Fois_Marcello&r=41)
"la barbagia d`inverno dunque. per un barbaricino l`inverno e` quasi una condizione naturale. certo per chi e` abituato a pensare alla sardegna "smeraldizzata", alla sardegna come regione monostagionale, puo` sembrare una stranezza pensare alla montagna, al clima alpino, al freddo secco, alla neve. eppure basta voltarsi dal mare alla terra e si possono vedere le montagne che si gettano nell`acqua. dentro a quelle montagne abita la sostanza di un territorio molto folklorizzato, ma ancora sconosciuto nella sostanza. il territorio barbaricino rifiuta, direi quasi geneticamente, il concetto di "divertimentificio", la costa barbaricina rifiuta la condizione di "caraibi del mediterraneo", che tanto piace ai tour operators improvvisati e ai turisti da gossip. chi navigasse da posada ad arbatax lo capirebbe al volo. chi cioe` passasse per mare dalla costa gallurese, quella dove e` sempre estate, a quella barbaricina dove le stagioni si alternano, vedrebbe a occhio nudo la differenza. e proprio l`inverno che da` alla barbagia quella profondita` di territorio vivo, che differenzia il viaggiatore dal vacanziere. perche` come l`estate sostanzia il mare, l`inverno sostanzia i monti a nuoro, in barbagia, d`inverno. se veniste da queste parti, dunque, dove sono nato io, dovreste affrontare il tratto piu` straordinario dell`intera strada statale 131, dal mare fino all`interno, salendo appena sareste gratificati nella vista e nell`olfatto. da olbia a nuoro tutto profuma".
![Nel_Tempo_Di_Mezzo_-Fois_Marcello](cops/big/9788806216153g.jpg?tit=Nel_Tempo_Di_Mezzo_-Fois_Marcello&r=69)
vincenzo chironi mette piede per la prima volta sull`isola di sardegna - "una zattera in mezzo al mediterraneo" - nel 1943, l`anno della fame e della malaria. con se` ha solo un vecchio documento che certifica la sua data di nascita e il suo nome, ma per scoprire chi e` lui veramente dovra` intraprendere un viaggio ancora piu` faticoso di quello affrontato col piroscafo che l`ha condotto fin li. a nuoro trova ad attenderlo il nonno, michele angelo maestro del ferro, che gli fara` da padre e da complice in parti uguali -, e soprattutto sua zia marianna, che vede nell`inaspettato arrivo del nipote l`opportunita` per riscattare un`esistenza puntellata dalla malasorte. anni dopo, quando ormai a nuoro la presenza di vincenzo chironi sembra scontata, naturale come il mare e le rocce, la forza del sangue torna a far sentire il suo richiamo. perche` quando vincenzo conosce cecilia, che ha "gli occhi di un colore che non si puo` spiegare", innamorarsi di lei gli sembra l`unica cosa possibile. anche se e` promessa sposa di nicola, con cui lui e` mezzo parente... se e` vero che "la disobbedienza chiama il castigo", forse e` anche vero che quell`amore e` l`ultimo anello di una catena destinata a non aver fine. dopo l`epopea di "stirpe", marcello fois - con una lingua capace di abbracciare l`alto e il basso, e di potenziare lo scorrere del tempo - dipinge un mondo in cui i paesaggi sono vivi come i personaggi che li abitano.
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
a dieci anni dalla prima edizione intitolata "materiali" (2002) si ripropone con titolo nuovo questa raccolta di racconti lunghi di marcello fois. le quattro storie del libro - quasi romanzi brevi - esplorano una grande varieta` di modi e mondi narrativi, scandagliando al contempo una gamma ampia di psicologie individuali e collettive. il gioco dell`intrigo internazionale e dell`investigazione predominano ne "l`anello mancante", movimentato da una disputa fra autore e personaggi. lo spazio si contrae in "tavoli per due": carrellata sulla clientela di un ristorante di periferia, e su una disparata umanita` che si porta dentro tante storie. con "ne` il giorno ne` l`ora" l`orizzonte del racconto si stringe ancora nella spietata anatomia di una psicosi che si annida pericolosamente (fino all`irreparabile) sotto la normale esistenza di un funzionario d`azienda. "falso gotico nuorese" (di cui in appendice si propone la prima stesura d`ambientazione emiliana: "gotico ferrarese") offre, in un`ideale fusione di satta, sciascia e borges, un giallo storico d`ambientazione sarda: l`inizio solenne della linea maestra del fois romanziere.
![Nel_Tempo_Di_Mezzo_-Fois_Marcello](cops/big/9788806202651g.jpg?tit=Nel_Tempo_Di_Mezzo_-Fois_Marcello&r=43)
vincenzo chironi mette piede per la prima volta sull`isola di sardegna - "una zattera in mezzo al mediterraneo" - nel 1943, l`anno della fame e della malaria. con se` ha solo un vecchio documento che certifica la sua data di nascita e il suo nome, ma per scoprire chi e` lui veramente dovra` intraprendere un viaggio ancora piu` faticoso di quello affrontato col piroscafo che l`ha condotto fin li. a nuoro trova ad attenderlo il nonno, michele angelo maestro del ferro, che gli fara` da padre e da complice in parti uguali -, e soprattutto sua zia marianna, che vede nell`inaspettato arrivo del nipote l`opportunita` per riscattare un`esistenza puntellata dalla malasorte. anni dopo, quando ormai a nuoro la presenza di vincenzo chironi sembra scontata, naturale come il mare e le rocce, la forza del sangue torna a far sentire il suo richiamo. perche` quando vincenzo conosce cecilia, che ha "gli occhi di un colore che non si puo` spiegare", innamorarsi di lei gli sembra l`unica cosa possibile. anche se e` promessa sposa di nicola, con cui lui e` mezzo parente... se e` vero che "la disobbedienza chiama il castigo", forse e` anche vero che quell`amore e` l`ultimo anello di una catena destinata a non aver fine. dopo l`epopea di "stirpe", marcello fois - con una lingua capace di abbracciare l`alto e il basso, e di potenziare lo scorrere del tempo - dipinge un mondo in cui i paesaggi sono vivi come i personaggi che li abitano.
![Stirpe_-Fois_Marcello](cops/big/9788806207861g.jpg?tit=Stirpe_-Fois_Marcello&r=59)
e il 1889, eppure si direbbe l`inizio del mondo. michele angelo e mercede sono poco piu` che ragazzini quando s`incontrano per la prima volta, ma si riconoscono subito: "lui fabbro e lei donna". quel rapido sguardo che si scambiano e` una promessa silenziosa che li condurra` dritti al matrimonio, e che negli anni verra` rinnovata a ogni nascita. dopo pietro e paolo, i gemelli, arriveranno gavino, luigi ippolito, marianna... la stirpe dei chironi s`irrobustisce e nuoro la segue di pari passo. le strade cambiano nome e si allargano, accanto alla pesa per il bestiame spuntano negozi e locali alla moda, e se circolano piu` soldi nascono anche bisogni che prima non c`erano. come i balconi da ingentilire lungo via majore, a esempio, e michele angelo che sa del ferro come nessun altro, ed e` capace di toccare la materia con lo sguardo prima di plasmarla - si spezza la schiena in officina per garantire prosperita` alla sua famiglia. ma "la felicita` non piace a nessuno che non ce l`abbia", e infatti quei chironi venuti su dal nulla, cosi` fortunati, sono sulla bocca di tutti. e l`inizio della stagione terribile: i gemelli vengono trovati morti, mentre la prima guerra mondiale raggiunge anche nuoro, e bussa alla porta di casa chironi proprio quando gavino e luigi ippolito - taciturno e riflessivo il primo, deciso e appassionato il secondo - sono in eta` per essere arruolati...
![In_Sardegna_Non_C%60e%60_Il_Mare_-Fois_Marcello](cops/big/9788842082927g.jpg?tit=In_Sardegna_Non_C%60e%60_Il_Mare_-Fois_Marcello&r=16)
"la barbagia d`inverno dunque. per un barbaricino l`inverno e` quasi una condizione naturale. certo per chi e` abituato a pensare alla sardegna "smeraldizzata", alla sardegna come regione monostagionale, puo` sembrare una stranezza pensare alla montagna, al clima alpino, al freddo secco, alla neve. eppure basta voltarsi dal mare alla terra e si possono vedere le montagne che si gettano nell`acqua. dentro a quelle montagne abita la sostanza di un territorio molto folklorizzato, ma ancora sconosciuto nella sostanza. il territorio barbaricino rifiuta, direi quasi geneticamente, il concetto di "divertimentificio", la costa barbaricina rifiuta la condizione di "caraibi del mediterraneo", che tanto piace ai tour operators improvvisati e ai turisti da gossip. chi navigasse da posada ad arbatax lo capirebbe al volo. chi cioe` passasse per mare dalla costa gallurese, quella dove e` sempre estate, a quella barbaricina dove le stagioni si alternano, vedrebbe a occhio nudo la differenza. e proprio l`inverno che da` alla barbagia quella profondita` di territorio vivo, che differenzia il viaggiatore dal vacanziere. perche` come l`estate sostanzia il mare, l`inverno sostanzia i monti a nuoro, in barbagia, d`inverno. se veniste da queste parti, dunque, dove sono nato io, dovreste affrontare il tratto piu` straordinario dell`intera strada statale 131, dal mare fino all`interno, salendo appena sareste gratificati nella vista e nell`olfatto. da olbia a nuoro tutto profuma".
![Memoria_Del_Vuoto_-Fois_Marcello](cops/big/9788806190446g.jpg?tit=Memoria_Del_Vuoto_-Fois_Marcello&r=43)
marcello fois racconta la vita di uno dei banditi sardi piu` spietati l`uomo su cui mussolini mise la taglia piu` alta - e attraverso la storia di una vita che in molti modi fu eroica, racconta anche il sacrificio di una terra che negli stessi anni era in cerca un`identita`. da bambino samuele stocchino sa molte cose, anche della sua vita futura; ma le ha dentro, senza una lingua per esprimerle. da soldato in trincea recita silenzioso l`eroe senza macchia e torna in patria italiano e decorato. dopo aver disertato a caporetto e` rispedito a morire: ritorna cambiato. i compaesani si sono spartiti i suoi averi e la sua vita: nasce il bandito, l`ultima deriva di un morto vivente.
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
in un cantiere ai margini della citta` viene trovato il cadavere di michele marongiu. il giudice corona si mette al lavoro per districare una matassa ingarbugliata. il sangue che sporca gli abiti del cadavere non appartiene al morto: e` sangue di maiale. ci saranno legami tra questa farsa e il fatto che il fratello maggiore di marongiu, alberto, era un medico veterinario con interessi negli allevamenti suini? e il terzo fratello, raffaele, perche` si trovava a poca distanza dal luogo del delitto? nel frattempo un gruppo di giovani di una setta segreta sta organizzando operazioni contro un potente allevatore della zona, accusato di truffare la comunita` europea. la prima edizione del libro e` del 2001, nei "coralli" einaudi.
![Copertina non disponibile](imgs/copertina_non_disponibile.png)
in un cantiere ai margini della citta` viene trovato il cadavere di michele marongiu. il giudice corona si mette al lavoro per districare una matassa ingarbugliata. il sangue che sporca gli abiti del cadavere non appartiene al morto: e` sangue di maiale. ci saranno legami tra questa farsa e il fatto che il fratello maggiore di marongiu, alberto, era un medico veterinario con interessi negli allevamenti suini? e il terzo fratello, raffaele, perche` si trovava a poca distanza dal luogo del delitto? nel frattempo un gruppo di giovani di una setta segreta sta organizzando operazioni contro un potente allevatore della zona, accusato di truffare la comunita` europea.