questo volume nasce da un ritrovamento e dalla scoperta di una fraterna amicizia: e` infatti tra le carte conservate nel fondo lico, l`archivio di un compagno di liceo del giovane alvaro a catanzaro, che e` stato rinvenuto "un paese". tentativo di romanzo, la primissima prova narrativa del grande scrittore sino ad ora inedita. consegnato all`amico domenico lico nel 1940 dallo stesso alvaro, ma scritto a livorno nel 1916, tra un`operazione chirurgica e l`altra, a seguito delle ferite riportate in combattimento nella grande guerra, "un paese" si rivela un`anticipazione di tante tematiche e atmosfere alvariane: prima su tutte, l`attenta, quasi etnografica e diaristica descrizione dell`ambiente sociale e umano del suo paese d`origine, con riferimenti all`universo popolare e alle culture alimentari, con la narrazione di vicende che ricordano la storia d`amore tra il padre e la madre, inizialmente contrastata dal nonno materno. si tratta di un nucleo narrativo importante, che lo stesso alvaro descrivera` piu` tardi come una prima prova del suo capolavoro, "gente in aspromonte". oltre a "un paese", il volume contiene una selezione dei testi piu` interessanti emersi dal fondo lico, che si e` rivelato un tesoro di materiali preziosi, tutti scritti tra il 1911 e il 1916.
"l`amata alla finestra" e` a suo modo un libro molto `femminile` ed e` spesso una donna la protagonista di questi racconti. sono donne un po` maghe, leggono nella mano il destino, e vedono cose su cui per pieta` tacciono. spesso intuiscono un futuro tragico che sfugge agli uomini. in questi racconti trovano spazio tutti i temi cari all`autore: citta` e campagna, storia e natura, cultura moderna e primitivismo, progressismo ed eterno ritorno, racconto "saggistico" e lirismo, innovazione linguistica e nostalgia di un passato non massificato, ribellione e rassegnazione. alvaro offre con questa raccolta alcune delle sue pagine piu` belle e significative.
questo secondo volume delle "opere" di corrado alvaro contiene i piu` bei racconti del grande scrittore calabrese. da "il mare" ai "settantacinque racconti" a "la moglie e i quaranta racconti", vengono qui presentate storie varie, di vita contadina, di analisi psicologica e di costume. storie in cui alvaro si presenta al tempo stesso sia come narratore puro che osservatore, cronista appassionato di un`italia che, pur non esistendo quasi piu`, e` rimasta nel cuore di tutti come fondamento di una insopprimibile nostalgia.
"quello di gente in aspromonte e` un mondo arcaico... un mondo chiuso, primitivo, elementare, dove i rapporti sociali erano duri, anzi spietati e le ingiustizie profonde. ma esso possedeva anche i suoi valori, una sua bellezza, le sue segrete dolcezze... percio` se su di esso non c`e` da piangere, dice alvaro, bisogna tuttavia custodirne generosamente la memoria. ed e` percio`, anche, che quello descritto in gente in aspromonte e` un mondo severamente giudicato, ma in pari tempo amorosamente rivissuto, in un perpetuo ondeggiamento dei sentimenti, in un continuo oscillare tra il moralismo e il lirismo e in un altrettanto continuo contrasto tra l`uomo moderno e l`antico che convivevano in alvaro." (dall`introduzione di mario pomilio)