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![Piacere_il_-D%60annunzio_Gabriele](cops/big/425817_g.jpg?tit=Piacere_il_-D%60annunzio_Gabriele&r=79)
"il piacere" e` il primo dei tre romanzi della rosa di d`annunzio, pubblicato nel 1889. la "rosa" allude alla volutta`, tema comune ed esplicito di tutti e tre i romanzi. al centro del libro la figura di andrea sperelli: un conte, elegantissimo, circondato dal lusso, alto di statura, poeta e acquafortista di soave sensibilita`. abbandonato nel colmo della passione dall`amante. elena muti, egli cerca di dimenticarla svolazzando di fiore in fiore. diventa cosi` l`amante di una donna dall`inclinazione decisamente spirituale, maria ferres. ma le due donne in realta` si somigliano, se non altro fisicamente. il conte arriva a sfogare su maria la libidine che ancora gli desta il ricordo della prima amante, fino al momento in cui non gli sfuggira` uno scambio di nome che rendera` evidente il vero oggetto della sua passione. il romanzo piu` riuscito e giustamente piu` famoso di d`annunzio, accompagnato da un rigoroso apparato critico. postfazione di simona micali.
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il poeta-pittore andrea sperelli, protagonista del romanzo, e` il primo alter ego di d`annunzio, e il piu` significativo: incarna una raffinata sensibilita`, carica di civilta` e di corruzione, scettica e cinica, che agisce secondo l`istanza estetica di vivere per il piacere e paga un duro scotto per la sua resa incondizionata ai sensi. libro apparentemente senza azione, dove tutto sembra accadere nella mente del protagonista, modernamente sospesa tra aspettazione e memoria, "il piacere" ha una svolta narrativa cruciale nel lapsus mentale e linguistico del protagonista che, mentre abbraccia la donna virtuosa e dolente che ha sedotto, pensa alla perduta e appassionata amante finendo per pronunciare il nome sbagliato. introduzione di pietro gibellini, prefazione e note di ilvano caliaro.
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la raffinata esistenza, le avventure amorose, la sensualita` estetizzante del conte poeta e pittore andrea sperelli - primo alter ego di d`annunzio - nella roma aristocratica di fine ottocento. "ambedue non avevano alcun ritegno alle mutue prodigalita` della carne e dello spirito. provavano una gioia indicibile a lacerare tutti i veli, a palesare tutti i segreti, a violare tutti i misteri, a possedersi fin nel profondo, a penetrarsi, a mescolarsi, a comporre un essere solo". "anima camaleontica, mutabile, fluida, virtuale", andrea sperelli e` il protagonista-esteta del piacere, un aristocratico romano di antica nobilta`, che vive una vita splendida, tutta immersa nella mondanita`, ricca di donne e avventure. combattuto tra la passione per elena muti e l`amore per maria ferres, sperelli crede che "bisogna fare la propria vita come si fa un`opera d`arte". malgrado le buone intenzioni, sara` sopraffatto dalle attrattive d`una roma corrotta e lussuriosa, ritrovandosi invischiato in una perversa sovrapposizione psicologica delle due donne amate. abbandonato da entrambe, restera` preda della sua abulica esistenza di nobiluomo, inetto a vivere.
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"il martirio di san sebastiano" venne scritto tra il 1910 e il 1911, frutto dell`intenso fervore creativo scaturito dall`incontro di gabriele d`annunzio con claude debussy. "il martirio", pero`, non e` soltanto la felice combinazione di due artisti di cosi` eccezionale statura, ma anche la piu` importante affermazione del vate come uomo di spettacolo e "metteur en sce`ne", in grado di plasmare il proprio virtuosismo lirico sulle esigenze di una scintillante "partitura verbale" (qui, fra l`altro, in una lingua estranea - il francese padroneggiata con incredibile perizia), coniugandolo perfettamente non solo con le note di debussy, ma anche con le "visioni" di uno scenografo-costumista della genialita` di bakst, la straordinaria creativita` di un coreografo come fokine e il magnetico carisma interpretativo di ida rubinstein. spettacolo colossale, leggendario, accanitamente discusso, "il martirio", rappresentato il 22 maggio 1911 al the`atre du chatelet (e poi ripreso, con minime varianti, all`opera di parigi nel 1922 e alla scala di milano nel 1926), concretizzo`, anche grazie a un cast irripetibile, le piu` ardite e folgoranti intuizioni sceniche del poeta pescarese. l`opera viene qui presentata con il testo originale francese, seguito dalla traduzione italiana di ettore janni, approvata dall`autore, ed e` arricchita da preziose illustrazioni, foto e bozzetti di scena. prefazione di riccardo reim. con una nota di jean cocteau.
![Caso_Wagner_-D%60annunzio_Gabriele](cops/big/9788861923393g.jpg?tit=Caso_Wagner_-D%60annunzio_Gabriele&r=82)
tra il luglio e l`agosto del 1893 sul quotidiano romano "la tribuna" sotto il titolo "il caso wagner" appaiono tre articoli in cui gabriele d`annunzio prende le difese del grande compositore attaccato duramente da nietzsche. il pamphlet scritto dal filosofo contro l`amico di un tempo lo ha profondamente colpito: wagner viene considerato l`artista decadente per eccellenza in un testo inasprito da ironie e cattiverie, dettate in realta` da una tragica passione di nietzsche per il musicista. nonostante le dichiarate ascendenze nietzscheane, il poeta difende con foga e convinzione la musica wagneriana - definita dal filosofo addirittura "una malattia, una nevrosi" - e affida alle colonne del giornale la sua appassionata dichiarazione d`amore per le opere di richard wagner, a quei tempi ancora poco conosciuto in italia. in questi articoli traspare il particolare rapporto di gabriele d`annunzio con la musica, essenziale per la genesi di gran parte della sua opera letteraria.
![Innocente_-D%60annunzio_Gabriele](cops/big/9788817054867g.jpg?tit=Innocente_-D%60annunzio_Gabriele&r=58)
"`l`innocente` fotografa la crisi di una societa`, che, eticamente sguarnita, si avviava confusamente verso la belle epoque e il successivo disastro dell`inutile strage. e quel tanto di rimorso o di smarrimento che sopravvive in tullio-gabriele, e che sparira` nel futuro vate e comandante, ci rende `l`innocente` piu` avvincente e meno lontano." (dalla prefazuione di pietro gibellini)
![Poesie_-D%60annunzio_Gabriele](cops/big/9788817028813g.jpg?tit=Poesie_-D%60annunzio_Gabriele&r=28)
voce controversa dell`italia nuova, figura eminente del panorama letterario europeo, d`annunzio deve essere ancora interrogato. nell`alchimia dei suoi versi, infatti, la moderna esperienza del simbolismo europeo si incontra con dante e da` vita a un`antropologia poetica in grado di rilanciare il "sogno oscuro" delle leggende originarie. cosi` la sua memoria prodigiosa di simboli e miti riesce, negli anni segnati dall`avvento traumatico della societa` di massa, a oltrepassare l`alternativa fra cultura alta e cultura popolare e a porsi come momento non eludibile della nostra storia letteraria. questa raccolta, affiancando testi dispersi e rari ai componimenti piu` noti, invita a una riconsiderazione dell`avventura poetica dannunziana nel suo significato molteplice ma intimamente unitario.
![Fuoco_il_-D%60annunzio_Gabriele](cops/big/9788817028752g.jpg?tit=Fuoco_il_-D%60annunzio_Gabriele&r=32)
"quel che si racconta in questo libro e` gia` accaduto e lontano, richiamato come un`epifania dalla ricorrenza di una data che appare nelle ultime pagine 13 febbraio 1883 (morte di wagner) e 13 febbraio 1900 (chiusura del manoscritto) - e che intreccia romanzo e vita. cosi` la storia d`amore e il progetto d`arte, entrambi mancati, appartengono alla sfera del rimpianto che inevitabilmente rende languidi i fallimenti e seducenti le illusioni." (filippo tuena)
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le opere di gabriele d`annunzio in edizione i meridiani collezione comprendono due volumi dedicati all`opera in versi dell`autore. il secondo racchiude tra l`altro maia, elettra, alcyone e merope. l`edizione e` diretta da luciano anceschi e si avvale della curatela di annamaria andreoli e niva lorenzini.
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le opere di gabriele d`annunzio in edizione i meridiani comprendono due volumi dedicati all`opera poetica dell`autore. il primo presenta opere come le elegie romane, la chimera e odi navali. l`edizione e` diretta da luciano anceschi con la curatela di annamaria andreoli e niva lorenzini.