Le più belle canzoni del BUSCADERO suonate dal vivo dai Borderlobo:
Alex Gariazzo (chitarre), Riccardo Maccabruni (piano, fisa, organo), Raffaele Kohler (tromba), Luciano Macchia (trombone), Paolo Ercoli (pedal steel), Michele Guaglio (basso)
special guests
RAFAEL GAYOL (batterista di Leonard Cohen) - DAVID FORD (UK) ELIJAH WALD (Usa) - RAY HEFFERNAN (Ireland) CAROLINE COTTER (Usa) - ANDY JOHN JONES (UK) - FREDDIE HALL (Usa) EDDY RAY COOPER (France) - ANDREA PARODI ZABALA
Evento GRATUITO - Posti limitati
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un gogol privo della sua consueta ironia che deforma la realta`, crea qui un affresco epico della forza e volonta` del popolo cosacco che combatte indomito contro ebrei e polacchi. da tutta la narrazione emerge la primitiva, selvaggia natura di questo popolo, la sua natura incoercibile, la sua vitalita` sfrenata. sullo sfondo di una natura ora terribile ora bellissima, le scene si susseguono con elementare e immediata potenza; difficilmente il lettore, preso dagli eventi incalzanti, dimentichera` la forza con cui sono descritte. introduzione di eridano bazzarelli. testo russo a fronte.

un seneca feroce, cinico e irridente, lontano dalla seriosa gravita` del filosofo, inaspettato per chi lo conosce solo dalle lettere a lucilio o dai dialoghi. l`apocolocyntosis, l`unica opera di satira politica a noi giunta dall`antichita`, bizzarra mescolanza di prosa e poesia, parodia di generi alti e punte di accesa volgarita`, racconta il destino ultraterreno del defunto claudio: non apoteosi, come da prassi per gli imperatori morti, ma apocolocyntosis, cioe` "inzuccamento", il processo postumo in cielo e la condanna a giocare a dadi con un bossolo forato. il tutto scritto con una ferocia e un astio che la rendono una delle pagine piu` inquietanti del rapporto spesso tragico tra il potere e gli intellettuali. rossana mugellesi esplora nell`introduzione le particolarita` dell`apocolocyntosis e della satira menippea, genere di cui l`operetta e` l`unico esempio superstite.


si raccolgono in questo volume tutti gli scritti di leonardo che non hanno stretto riferimento alla ricerca scientifica o all`arte figurativa. si tratta delle favole, brevi testi nella tradizione degli apologhi morali; del bestiario, prontuario sul significato favoloso degli animali; delle profezie, sorta di indovinelli da recitarsi a corte; delle lettere, e di una raccolta di pensieri.





come gia` nell`omonimo capolavoro di eschilo, argomento di questa cupa e tenebrosa tragedia di seneca sono lo sventurato ritorno in patria di agamennone e la sua uccisione da parte della moglie clitennestra. ma, nonostante l`identita` della vicenda narrata, le due tragedie non potrebbero essere piu` diverse. quanto l`azione messa in scena da eschilo e` serrata e lineare, tanto quella di seneca e` frammentata, segmentata e raccontata da angolazioni sempre differenti, fino ad avvolgere il protagonista in una rete inestricabile di crimini antichi e recenti che non potranno venire espiati che col sangue. e la morte di agamennone non sara` piu` solo la vendetta di clitennestra e di egisto, ma anche quella dei troiani sconfitti. alessandro perutelli spiega nell`acuta introduzione la peculiare struttura drammatica di questo agamennone magistralmente tradotto da guido paduano.































chi e` piu` riprovevole, il borghese ricco e raffinato o la ragazza facile che vende il suo corpo? a questa domanda risponde "palla di sego", il piu` famoso tra i racconti di maupassant; e, per farlo, l`autore descrive con distacco solo apparente uno spaccato della societa` francese al tempo della guerra franco-prussiana. non si tratta pero` della societa` degradata delle classi derelitte e affamate dei sobborghi parigini, dove il maestro del naturalismo e di maupassant stesso, zola, andava a cercare le ragioni di vite perdute nell`alcol e nell`immoralita`. qui c`e` la societa` ipocrita ed egoista delle persone perbene le quali non esitano a spingere la giovane e graziosa prostituta palla di sego, certo piu` pura e rispettabile di loro, tra le braccia dell`invasore tedesco che, incapricciatosi di lei, la pretende a tutti i costi. insomma, alla fine, che il conflitto riguardi un tozzo di pane o un pollo in gelatina, l`indagine sulla natura umana porta allo stesso sconsolante risultato. e senza l`attenuante della fame vera.












la caducita` di tutte le cose che abitano la terra, l`imperscrutabilita` della vita e della morte, la creazione artistica come via di salvezza. sono questi alcuni dei temi al centro delle "elegie duinesi", iniziate da rilke nel 1912 a duino e poi scritte fra intervalli e slanci creativi nel corso di dieci anni, fino alla pubblicazione nel 1923. profondamente innovative nelle scelte linguistiche, le "elegie" rappresentano il punto piu` alto dell`opera di rilke: in esse il poeta dona nuova profondita` alle figure chiave che accompagnano la sua scrittura gli angeli, l`eroe, gli amanti e arriva a cogliere il valore della poesia come riscatto dell`uomo davanti alla fragilita` dell`esistenza. perche`, come spiegato da franco rella nell`introduzione, "lo spazio ulteriore che rilke disegna con la sua opera e` lo spazio che non e` ne` vita ne` morte, ma `una nuova terza cosa`. e la scoperta di un mondo intermedio, il mondo propriamente umano".
















una giovane vedova virtuosa e` trovata svenuta da un ufficiale russo durante l`attacco notturno alla fortezza di cui il padre e` comandante. quando l`ufficiale, cui la marchesa e` riconoscente, la chiede in sposa, viene respinto. poco dopo la marchesa scopre di essere incinta e si ritira in campagna poiche` i suoi familiari non credono alla sua innocenza. mette poi un annuncio su un giornale in cui si dichiara disposta a sposare il padre, da lei non conosciuto, del bambino. appare l`ufficiale russo e la marchesa lo sposa pur intimandogli di allontanarsi subito dopo le nozze. ma alla fine, colpita dal suo comportamento generoso e dalla sua sensibilita`, si riconcilia con lui.



dell`antica lirica greca non sono rimasti che frammenti piu` o meno estesi (fatta eccezione per pindaro, di cui resta un`opera intera): ma essi bastano a illuminare un`esperienza d`arte irripetibile, che nel ritmo delle forme sembra rendere il movimento essenziale della vita. il volume presenta testi di 19 poeti, da archiloco a bacchilide. li affianca la nuova traduzione di enzo mandruzzato, volta a ricreare il pensiero e la musica degli originali.





