
"il mondo e` pieno di poesia che attende di essere scoperta": comincia cosi` tina festa nel presentare, nelle prime pagine di questo libro, il metodo caviardage?. un metodo utile a scoprire la poesia che ci sta intorno, nei suoni, nelle immagini, negli odori e negli oggetti che ci circondano e che, spesso, non vediamo per la frenesia della vita quotidiana. questo libro accompagnera` i lettori nella scoperta del metodo caviardage?, delle sue origini, della sua visione del mondo e di come sia possibile utilizzarlo per se stessi come pratica di benessere e di meditazione, oppure, se adeguatamente formati, per gli altri: come strumento di lavoro nella didattica scolastica, nel counseling, in arte terapia, in psicoterapia e nelle relazioni d`aiuto. attraverso il metodo caviardage?, i lettori saranno in grado di superare il blocco creativo e cimentarsi nella scrittura di testi poetici per condividere il proprio sentire, educandosi ed educando alla bellezza. la pratica costante del "trovare la poesia nascosta" in noi e intorno a noi diventa, infatti, un`attitudine mentale ed etica. l`incontro con la bellezza fara` riscoprire il gusto della vita e permettera` di conoscere "luoghi" del nostro essere ancora inesplorati.

questa non e` utopia.smettiamola di non realizzare cose belle per paura di essere definiti sognatori.cosa c`e` di male nel desiderare una scuola migliore e nuovi paradigmi che la rendano piu` bella e piu` felice e anche piu` proficua?proviamo, allora, a pensare alla scuola come un luogo di possibilita`.un grande "parco giochi" nel quale le menti, i cuori e le anime possano giocare a sviluppare i propri talenti, allenare le proprie emozioni, fortificare le abilita` e prepararsi per la seconda parte della vita: quella di adulti che dovranno portare il loro meglio nella societa` attraverso il loro lavoro.certo, le difficolta` economiche non aiutano, il precariato e tanti altri innegabili problemi esistono. ma crediamo di produrre effetti positivi pensando negativo e cercando sempre quello che non va? non e` giusto cedere a facili disfattismi. questo lavoro e` una proposta, un tentativo concreto di portare nelle scuole, attraverso un ampio e articolato supporto metodologico, pratiche di educazione alla felicita`.praticare la risata vuol dire spezzare gli schemi negativi. quando pensiamo a una situazione in chiave positiva diventiamo capaci di prendere decisioni migliori e influenzare il nostro corpo e il nostro comportamento. cosi` non solo cambiamo noi stessi, ma in fondo trasmettiamo un`energia positiva che cambia il mondo.e non e` queste la missione della scuola?

"carissimi genitori che avete la fortuna di avere un bambino di pochi mesi o di uno o due anni, carissimi nonni che avete un nipotino o una nipotina agli albori della vita, vi scrivo per dirvi che avete a che fare con un grandissimo tesoro: un nuovo essere umano, pieno di misteriose potenzialita`, che diverra` adulto tra vent`anni, una persona, si sa, totalmente diversa da quella che ora avete sotto gli occhi, ma tanto piu` aperta quanto piu` preserverete la sua originalita`, permettendo a lui o a lei di costruire la propria liberta` interiore. se siamo cosi` bravi a capire le richieste di un piccolo animale domestico che non parla, certo saremo capaci di interpretare quelle, altrettanto silenziose, di un neonato. l`importante e` non anticiparle mai, trattandolo da grande quando e` ancora cosi` vicino alla nascita, buttandolo troppo presto in mezzo al chiasso, alle luci, alla concitazione della nostra vita quotidiana. no! andiamo adagio per favore, trattiamolo con il riguardo che si ha con una pianta delicata o un vetro prezioso. seguiamolo piuttosto che imporgli le nostre abitudini, adottiamo con lui la lentezza del bradipo o della chiocciola, anziche` il balzo vittorioso del ghepardo che appartiene piuttosto alla puberta` e all`adolescenza..."
