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noir, giallo, orrore, avventura. un puro distillato della scrittura di carlo lucarelli. "i racconti vanno via veloci, e non soltanto perche sono piu rapidi dei romanzi, ma perche si disperdono piu facilmente, antologie, riviste, collaborazioni, prendono direzioni diverse e a volte si perdono. per questo ogni tanto e bello raccoglierli, inseguirli e ritrovarli, quelli nati da una intuizione improvvisa o da un`occasione, che e come un dito che indica una direzione in cui non avevi ancora pensato di andare. e una mandria di cavalli diversi che una volta riuniti raccontano dove sono stati e tutte le volte e di nuovo una scoperta. e una sorpresa" (carlo lucarelli). un killer dall`aria insospettabile, con le fattezze di un uomo "peluche", che coglie di sorpresa le sue vittime. una giudice giovanissima, soprannominata "la bambina", gravemente ferita in un agguato nella bologna del 1980. un`insolita grazia negro, incinta e sul punto di andare in maternita, che deve scegliere se mettere la vita privata davanti a quella professionale. una poliziotta che nutre dei sospetti su un collega e viene intrappolata in una spirale di ritorsioni. un maggiore impazzito in piena guerra coloniale. un commissario di bordo che indaga sulla morte di una donna, su una nave che collega taranto a buenos aires nel 1939. sono solo alcuni degli straordinari personaggi che popolano le pagine di questa raccolta, ciascuno alle prese con un mistero da svelare o con una realta che d`improvviso sfugge al controllo, inganna, tradisce, colpisce. racconti tesi e affilati, nello stile di cui carlo lucarelli e maestro e che trova qui, nella forma breve, un`incisivita folgorante.

philippe de commynes e stato il primo consigliere di luigi xi per la gran parte del suo regno. caduto in disgrazia alla sua morte, fu ripescato per la sua esperienza e i suoi contatti italiani quando carlo viii comincio a pensare a un intervento militare in italia. e cosi i due ultimi libri dei suoi famosi "memoires" sono dedicati proprio alla preparazione e alla conduzione della campagna d`italia. attraverso la penna di commynes possiamo vedere tratteggiate le figure di ludovico il moro, di piero de` medici, di savonarola e di tutti gli altri personaggi in gioco in quel momento cruciale della storia italiana. con un punto di vista ben diverso da quelli, guicciardini in primis, a cui siamo abituati. acutezza dello sguardo, stile veloce e diretto, riflessioni politiche profonde (spesso erroneamente accostate a quelle di machiavelli): sono le caratteristiche dei "memoires" che ne hanno fatto uno dei capolavori del genere autobiografico e un classico della storiografia apprezzato da montaigne, michelet e sainte-beuve. l`einaudi li aveva pubblicati integralmente nel 1960, per l`intuizione di un grande storico come federico chabod. ora ne riproponiamo i due libri dedicati all`italia con la medesima traduzione di maria clotilde daviso di charvensod e con un ampio e aggiornato saggio di gabriele pedulla.

non c`e forse storia piu grandiosa di quella del modo in cui l`umanita e emersa dalla confusione della natura. non e un caso che tanti libri ne parlino. spesso pero ne parlano in maniera superficiale e insieme altisonante; e spesso lo fanno nascondendo dei secondi fini. a molti piace infatti pensare che essere umani, oggi, significhi partecipare a una grande avventura che accomuna tutti fin dalle nostre umili origini e che punta verso un futuro radioso. e una prospettiva rassicurante, certo, ma, purtroppo o per fortuna, le cose non stanno cosi. diamo per scontato che la preistoria, che l`idea di preistoria, sia sempre esistita. invece e un`invenzione relativamente recente. e lungi dall`essere un neutro settore della scienza, e invece una narrazione sempre mutevole in cui la scoperta si mescola con la rappresentazione. fino a una trentina di anni fa, per esempio, quando a scuola si parlava degli uomini di neanderthal venivano descritti come dei bruti: esseri ingobbiti, violenti e dai tratti scimmieschi, troppo stupidi per sopravvivere all`irresistibile ascesa dell`"homo sapiens". oggi invece hanno cambiato aspetto, si sottolinea la loro enorme scatola cranica, piu grande di quella di un "sapiens", e sono spesso mostrati con tratti somatici piu gentili: hanno i capelli rossicci tendenti al biondo e gli occhi chiari. cio e dovuto certo a nuove scoperte, almeno in parte. ma il fatto che somiglino cosi tanto a chi queste scoperte le ha fatte non e un caso, e ci dice molto su quanto le nostre origini siano un campo di battaglia che riguarda piu il presente del passato. questo discorso puo valere per ogni periodo storico, ma vale molto di piu per un periodo di cui ci sono poche testimonianze, nessuna delle quali e in grado di parlarci senza essere interpretata. ma le origini umane non sono una mera astrazione, ne un semplice spunto per condurre degli esperimenti di pensiero o un`indagine scientifica pura. e nel nome di queste origini, dal xix secolo ai giorni nostri, sono

a tokyo, nei giorni di pioggia, all`uscita della stazione c`e una donna in attesa con l`ombrello gia aperto, pronta a camminare accanto agli sconosciuti. e un lavoro, ma anche un rito, un gesto prezioso di ascolto e di cura: sotto quel cerchio che ripara dall`acqua, il mondo si ferma. aya lo sa bene, come se abitasse da sempre il tempo sospeso delle nuvole. laura imai messina ha costruito un coro di voci femminili che custodiscono memoria, proteggono cio che scivola via. una fiaba metropolitana che affonda le radici nel cuore delle leggende giapponesi, e proprio da quella materia antica trae la forma inattesa di qualcosa di nuovo. le donne-ombrello sono studentesse universitarie, casalinghe, disoccupate annoiate, ricche vedove, donne senza alternative, persone con un futuro strabiliante. "sono nata in un giorno di pioggia": solo dopo aver pronunciato questa frase impugnano l`immenso ombrello che hanno scelto, allungano un piede in strada e prendono a camminare accanto ai clienti, accompagnandoli dovunque vogliano - tokyo nell`acqua e magnifica, migliaia di citta in una sola - e soprattutto ascoltando le loro storie. le conversazioni che si tengono sotto l`ombrello restano segrete. si parla, si tace, si inciampa, ci si dimentica del mondo fuori. perche nel racconto che ne fanno, le donne sono tutte d`accordo almeno su un punto: il tempo sotto l`ombrello trascorre in modo diverso. tra loro, solo aya pare nata per questo. e una donna-ombrello da molto prima di iniziare questo lavoro. tutto in lei evoca giugno - la stagione delle piogge -, l`estate le cammina addosso. aya porta sempre con se una copia consumata del "dizionario delle parole della pioggia": la pioggia dell`inquietudine, fatta di grani minuti e senza fine, la pioggia profumata, quella che stacca i fiori di ciliegio dai rami, la pioggia sottile come il pelo di un gatto, la pioggia gelida d`inverno, e quella che passa velocemente, e quella che cade sui fiumi, e centinaia ancora. ma piu della pioggia aya aspe

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