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chiuso nel retrobottega della farmacia che ha da poco acquistato a bellano, il dottor aiace debouche sta facendo i suoi conti e le sue valutazioni. e una sera di febbraio del 1920, ovattata dalla neve copiosa che ha imbiancato le rive del lago e coperto il paese di una coltre immacolata. il risultato delle analisi del dottore appare quanto mai eloquente, ma la causa un po? meno. forse bisognerebbe indagare sulla scarsa varieta dell?alimentazione dei suoi nuovi concittadini, oppure verificare la presenza di una tara genetica che si tramanda di generazione in generazione, sta di fatto che data la fequenza con cui vengono richiesti alcuni tipi di farmaci e evidente che il malessere piu diffuso in paese sia la stitichezza. e lui, uomo di scienza dalle robuste ambizioni, si sente percio investito del compito di trovare un rimedio potente e infallibile. ma per il dottor debouche l?arrivo a bellano non riserva solo peculiarita di tipo sanitario. vi trova una comunita con le proprie gerarchie, i propri riti e una spiccata tendenza al pettegolezzo. e anche la squisita mostarda del droghiere vespro bordonera, che oltre a vendere prelibatezze ha una figlia in eta da marito che e un vero gioiello. vuoi perche virginia e davvero una bellezza, educata in svizzera e con velleita di un matrimonio di livello, vuoi perche il debouche e un ottimo partito e il migliore sulla piazza, l?incontro tra i due sembra gia scritto dal destino. solo che stavolta il farmacista scienziato i conti non li ha fatti con la dovuta accuratezza, soprattutto con se stesso, e con certi problemi che si trascina fin dalla giovinezza.

tradotto in decine di lingue e cruciale per figure come freud, pareto, theodore roosevelt e mussolini, "psicologia delle folle" (1895) di gustave le bon e uno dei testi piu influenti - e controversi - della modernita. venerato e detestato con pari intensita, ha ispirato scienziati politici, leader e strateghi militari. ma e stato anche messo al bando dal mondo accademico - oltre che per le sue posizioni razziste e misogine - per le affinita con le retoriche totalitarie del novecento, di cui e stato considerato da alcuni un vero e proprio fondamento, ideologico e pratico. eppure, psicologia delle folle parla innanzitutto alle democrazie. contro l`ottimismo razionalista di molte teorie progressiste, infatti, le bon parte da un presupposto radicale: gli esseri umani sono profondamente irrazionali, soprattutto quando agiscono in gruppo. le nostre scelte non dipendono dalla logica o dal calcolo: derivano da spinte profonde, radicate nella storia evolutiva del popolo e della specie. motori nascosti ma potentissimi. la speranza, il mistero, il prestigio, la paura, il contagio mentale: tutte queste forze plasmano il modo in cui percepiamo il mondo, molto piu dell`evidenza logica o del dato di realta. pubblicato nel 1895, "psicologia delle folle" conserva un`attualita inquietante. se molte delle sue tesi restano discutibili, il nucleo del libro continua a parlare al nostro presente: dai populismi alla crisi delle democrazie, le bon offre strumenti sorprendenti per leggere le derive emotive che attraversano la sfera pubblica contemporanea. in italia mancava ancora un`edizione critica, capace di restituire la complessita teorica di un`opera che ha segnato la cultura di massa, la sociologia e la psicologia politica del secolo scorso. questa nuova edizione nasce per colmare quel vuoto, offrendo una traduzione rigorosa e strumenti interpretativi all`altezza del fascino - tuttora vivo - di un classico disturbante, magnetico, e oggi piu necessario che mai.

nel giugno del 1947 malaparte torna a parigi dopo quattordici anni: non di assenza ma "d`esilio", precisa, come se la francia fosse per lui una seconda patria. una patria anzitutto letteraria: non a caso lo scrittore moderno che sente piu vicino e chateaubriand, di cui condivide i gusti, l`indole, i sentimenti, le inclinazioni - e la profonda malinconia: "e in virtu di chateaubriand che, talvolta, mi sento francese". non si tratta pero solo di inclinazioni letterarie: "ogni volta che attraverso la frontiera francese," confessa "respiro meglio, dormo, mi sento tranquillo, e sicuro". e un`intera civilta ad attirarlo irresistibilmente: la modernita "raffinatissima e intransigente" dell`eta di luigi xv, fiduciosa nell`"uomo perfetto"; la follia "fredda, chiara" di cocteau e giraudoux, che correggono con l`immaginazione quanto di troppo cartesiano c`e nello spirito francese; il colore del cielo di parigi, degli alberi e dell`acqua della senna, che madame schiaparelli sa catturare nelle sue stoffe. ma il giornale di malaparte e un racconto attorno a un "io" destinato al naufragio, in un`epoca che non gli appartiene piu. i salons dove intreccia conversazioni con scrittori, gente di teatro, artisti e diplomatici sono ormai solo un riverbero del passato. i quattordici anni trascorsi hanno scavato un solco: nello sguardo di mauriac, malaparte coglie ora un oscuro rimprovero, e in quello di camus incomprensione se non odio. e lo scotto che deve pagare in quanto italiano, e sospetto di collaborazionismo. intorno a lui ormai serpeggia la convinzione "che soltanto i francesi abbiano lottato per la liberta": il sogno di una patria ideale non ha retto all`impatto della storia, e ha lasciato posto alla lacerante solitudine di chi si scopre straniero in due patrie.

algernon e un topo, ma non un topo qualunque. con un`audace operazione, uno scienziato ha triplicato il suo qi, rendendolo forse piu intelligente di alcuni esseri umani. di certo piu di charlie gordon, che fino all`eta di trentadue anni ha vissuto nella dolorosa consapevolezza di non essere molto... sveglio. ma cosa succedera quando la stessa operazione verra effettuata su charlie? quale sorte accomunera la sua esistenza e quella del fedele amico algernon? entrato nel canone dei grandi romanzi del xx secolo, "fiori per algernon" e un capolavoro della narrativa di anticipazione, definito dal new york times "magistrale e profondamente toccante". alla sua uscita, nel 1966, questo struggente diario di un uomo che "voleva soltanto essere come gli altri" ha vinto il premio nebula, per poi vendere nel corso degli anni milioni di copie nel mondo e diventare fonte d`ispirazione per film, serie televisive e musical. edizione speciale con taglio colore e risguardi stampati.

dove orsetto manda un disegno a nonna orso, che a sua volta gli manda un bacio, ma la strada del ritorno del bacio e cosi lunga che... eta di lettura: da 5 anni.

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