con il titolo "la cenere e il niente. scritti per varlin" si viene quasi a presentareun trittico novecentesco, consequenziale di giovanni testori sull`arte del novecento, accanto ai due libri precedenti: "la cenere e il volto. scritti sulla pittura del novecento", "la cenere e la carne. scritti sulla scultura del novecento" (con prefazione di vittorio sgarbi). un viaggio psichico, tematico, espressivo nell`arte del novecento dove la scrittura e` accadimento vissuto, evento nella dialettica senza fine della luce e dell`ombra. luogo e non luogo di questi testi testoriani e` bondo (canton grigioni - svizzera) dove la pittura di varlin arriva a una "grande deflagrazione", ultima soglia, congedo. nella scena oggettuale, incorporea, giovanni testori ama richiamare la grande triade in figura: l`indicibile interiorizzazione di giacometti, la tragica immanenza di bacon, la sconfinata lingua del corpo di varlin.
l`astuzia, la violenza, la malinconia e l`egoismo. con toni ironici e taglienti il grande poeta dialettale fustiga con la sua satira le costanti della natura umana. una significativa raccolta tratta dalla vasta produzione di un autore famoso per la sua rappresentazione polemica e pungente della societa`.
le ardite invenzioni di stile futurista, le feroci satire, le epiche narrazioni e le nobili illusioni del grandissimo poeta russo in una suggestiva raccolta dei suoi testi piu` noti. una delle migliori voci liriche del nostro secolo. testimonianza del lungo itinerario verso dio di un uomo che ha avuto un`influenza profonda sulla nostra epoca.
la societa` istiga all`impazienza, al ritmo frenetico, al tutto e subito. la pazienza invece e` una qualita` necessaria a vivere pienamente nel "qui ed ora", godendo del momento presente. consente di assaporare appieno la vita, nonostante tutto.
forse, piu` che un effetto, la gratitudine potrebbe essere la causa per trasformare cio` che abbiamo in "abbastanza". in alcuni momenti della vita puo` succedere che non si riesca a provare gratitudine e questo incide senz`altro nell`incapacita` di vedere il bello che ci circonda. allora puo` essere d`aiuto ricorrere alle parole scelte per questo racconto affinche` ci consentano di tornare a uno stato emozionale di apprezzamento spontaneo e sincero. le tisane filosofiche narratherapy sono un rimedio olistico composto da parole terapeutiche e infusi officinali biologici, fruibili attraverso il format narrate`?: la lettura che dura il tempo d`infusione. racconti e tisane che insieme si potenziano vicendevolmente con l`intento di comprendere e integrare le carenze all`origine dei piu` diffusi disagi contemporanei. per questo le definiamo "integratori letterari". la confezione a scatolina si ispira a quella dei medicinali e il "sincerino" contenuto, ovvero un bugiardino che dice la verita`, ospita sia le parole che il filtro della tisana.