
L'unica registrazione dal vivo esistente, per la mitica band californiana. 19 canzoni, tutti i classici, ma anche 10 canzoni inedite. Formazione originale, guidata da Sal Valentino e Ron Elliott. Disco edito dalla band stessa, con materiale tratto dai propri archivi. Poche le copie disponibili.

8 CD. La discografia completa della band californiana, sparsa su 8 CD. 228 canzoni, 24 inediti. Libretto di 88 pagine. Con la loro brillante fusione di folk e country, rock and roll e musica anni sessanta, la band californiana ha avuto un seguito notevole, tanto da rimettersi assieme più volte. Il box raccoglie registrazioni fatte per l'etichetta di San Francisco, Autumn Records e poi per la Warner Bros, dove hanno pubblicato i classici Triangle e Bradley Barn. Il box, curato da Alec Palao, è quanto di meglio sia mai stato edito sulla band californiana. Da rivalutare assolutamente.

3 LP. Nuova versione, rimasterizzata, del mitico triplo LP, che rappresenta l'edizione del cinquantesimo anniversario del leggendario live Europe '72 dei Grateful Dead, storica documentazione del primo tour nel Vecchio Continente della formazione di San Francisco, in quel momento con un solo batterista (Bill Kreutzmann) ma due tastieristi (Ron Pigpen McKernan e Keith Godchaux) accanto ai due chitarristi Jerry Garcia e Bob Weir, al bassista Phil Lesh ed a Donna Jean Godchaux. I tre vinili stati rimasterizzati dal fonico David Glasser. La scaletta contiene 17 canzoni, che vanno dagli inizi sino ai due magnifici Workingman's Dead ed American Beatuty.

Il meglio dei Beau Brummels, storica band californiana tra rock e psichedelia. Contiene tutti i classici, da Laugh Laugh a Just a Little, One Too Many Mornings etc. Rhino, stampa Usa, 1986. Copia originale sigillata.

Il nuovo album della cantautrice del Kentucky è stato inciso a Toronto in Canada con la supervisione di Ben Whitley e la partecipazione della band che ha realizzato l'ultimo lavoro di studio dei Weather Station oltre alla presenza del marito e chitarrista straordinario Nathan Salsburg e del cantautore canadese Doug Paisley. Si tratta di un disco diverso dallo stile Americana degli ultimi lavori perché qui il folk si mischia con il jazz e il country con il soul e viceversa in 13 canzoni mai meno che splendide che confermano la Shelley come una delle voci più alte del cantautorato al femminile americano.

Il dodicesimo album del cantautore americano originario dell'Idaho è un disco in cui l'artista ritrova l'ispirazione che a un certo punto pareva svanita. Affiancato dalla Royal City Band, il cantautore racconta storie di abbandono e solitudine e di come la solitudine possa essere la soluzione per riordinare la vita e i pensieri.

Esordio su etichetta No Quarter del trio di Columbus in Ohio formato dal cantante e chitarrista Mickey Shuman, dalla bassista/ chitarrista Xenia Bleveans e dal batterista Hawken Holm. Si tratta di un disco che farà felici tutti gli appassionati di indie rock chitarristico e ruvido garage, ma anche coloro che sotto un magma di chitarre cercano belle melodie e buona scrittura.

Il nuovo album del musicista del Tennesse è un disco che coniuga il calore del soul del sud degli Stati Uniti, la sofferenza del blues e il sudore del rock vissuto lungo le strade di un'America periferica e desolata con canzoni che raccontano storie di vita e di resistenza.

"La vita è adesso" sembrano dire i fratelli Wood nelle 10 canzoni del nuovo album, il nono in discografia, un eclettico concentrato di atipica Americana, mezze marce di New Orleans, ritmi caraibici e sghembo soul dettato dalla natura profondamente anticonformista dell trio. Il cantante e chitarrista Oliver Wood, suo fratello e straordinario bassista Chris (già con Medeski, Martin e Wood) e il polistrumentista Jano Rix honno di fatto consolidato una formula che travalica i generi per affermare una musica originale, sfuggente alle più usurate catalogazioni, tale da comunicare con testi arguti e un'avventurosa scelta sonora, una gioia di vivere che non manca di confrontarsi con le precarietà dell'esistenza.

Potrebbe sembrare il seguito del precedente American Utopia, Invece Who Is The Sky? è una riflessione sull'esperienza umana e sull'amore, ciò che ci unisce e ciò che ci differenzia. Per questo motivo, il disco punta senza mezzi termini a essere comunicativo e pop, iper-melodico, leggero e coloratissimo.

LP. Terzo lavoro in studio per il supergruppo formato da Dave Alvin, Victor Krummenacher (Cracker), David Immergluck (Counting Crows), Jesse Sykes e Michael Jerome. Registrato in soli quattro giorni a Los Angeles, l'album ci regala un sound fluido e fluttuante, assolutamente godibile, che grazie alla bravura dei musicisti coinvolti si dispiega in un magma psichedelico, lambendo i territori battuti da Grateful Dead, Quicksilver Messenger Service e Moby Grape, con profumi west coast e liriche da murder ballad. Gran disco.