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una idea di letteratura come conversazione di tipo enciclopedico e` alla base di questo saggio di giuseppe mazzotta. la prima fondamentale fase di ogni vera forma di sapere - dice con forza mazzotta - e` la lettura. "leggere rappresenta l`esatto contrario dall`affidarsi ad astratti concetti generali circa i testi e i periodi storici presi in esame". la letteratura dunque come elemento centrale per la comprensione dei periodi storici. e il periodo che mazzotta pone al centro del suo saggio e` il rinascimento, quando i maggiori pensatori inventavano i loro mondi attraverso utopia, magia, scienza, arte e teatro. il rinascimento tradizionalmente e` letto come un tempo di individualismi ed e` analizzato in termini di idee e forme astratte. mazzotta evidenzia la necessita` di studiare quel secolo in termini di dialogo tra arte e scienza. il suo e` un approccio enciclopedico che prende in considerazione letteratura, politica, storia e teologia.

trotter, harding, anderton e chase: sembra il nome di un prestigioso studio legale; in realta` si tratta di un quartetto di giovani amici, che frequenta un liceo elitario di birmingham, quel tipo di scuola che preleva giovani intelligenti dal loro background ordinario e li fa atterrare in una classe sociale diversa da quella dei loro genitori. i ragazzi sono destinati a carriere importanti, mentre i genitori rimangono impantanati nel loro mondo di matrimoni sciovinisti, scontri sindacali, guerre di classe e di razza e ignoranza culturale. siamo negli anni settanta, anni in cui si susseguono sconvolgimenti sociali, lotte politiche, attentati dell`ira. su questo mare in tempesta cercano di destreggiarsi, con alterne fortune, i quattro ragazzi.

domenico stasi e` un anziano ex insegnante, uomo colto, sollecito, impegnato e di apparente pacatezza. quando apprende che nina, una sua antica allieva, e` indagata per partecipazione a banda armata, decide di incontrarla per essere rassicurato della sua innocenza. ma nina si proclama colpevole e affida a stasi un incarico delicato: dovra` recarsi in un appartamento abbandonato, cercare una copia della "morte di virgilio" di hermann broch, trascrivere una frase sottolineata a pagina 46 e farla avere a un non meglio precisato "contatto". con leggerezza, quasi per gioco, stasi esegue gli ordini. non si tratta affatto di un gioco. stasi viene convocato dalla polizia, che segue ogni sua mossa; il contatto non si accontenta del messaggio e gli fa recapitare una pistola con la quale dovra` sparare a un importante bersaglio... un meccanismo inesorabile si e` messo in moto. ma e` realmente cosi`? chi e`, realmente, il professor stasi? e un assassino? e una vittima? e un innocuo zimbello?

molte voci corrono attorno alla tavola rotonda del castello di camelot, che un antico manoscritto passato di mano in mano riferisce e illustra districandosi tra mito e storia, leggende, fatti, poesia e ideali. eppure a quel tempo e in quel paese era vietato mettere nero su bianco, e la parola scritta veniva guardata con sospetto. parliamo dell`antica britannia, appena abbandonata dalle legioni di roma e non ancora conquistata dal cristianesimo dove i druidi conservavano il sapere nella mente, vere biblioteche viventi. in quelle contrade, vissero ragazzi che sognavano un mondo nuovo e infransero il divieto, scrivendo le proprie storie e passandosele di mano in mano: erano merlino, morgana, avalon, artu`, ginevra, lancillotto del lago e galahad. eta` di lettura: da 6 anni.

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