il secondo volume della raccolta presenta i romanzi: la neve era sporca, le memorie di maigret, la morte di belle, maigrait e l`uomo della panchina, l`orologio di everton, il presidente, il treno, maigret e le persone perbene, le campane di bicetre, l`angioletto, il gatto.
rimasta orfana a sedici anni, edme`e arriva alle irrigations, l`immensa proprieta` dello zio materno a neeroeteren, nella provincia belga del limburgo: "terre basse, con filari simmetrici di pioppi interrotti qua e la` dalla macchia nera di un bosco di abeti"; anche il cielo e` basso e grigio, e in fondo, lungo i canali, scivolano lentamente le chiatte. edme`e e` graziosa, minuta, pallida, quasi anemica e non parla una parola di fiammingo - ma ha una volonta` di ferro, ed e` abituata a farsi obbedire. non ci vorra` molto perche` entrambi i cugini si lascino ammaliare dal fascino acerbo, ambiguo, di quella creatura inquietante e dominatrice, cosi` diversa da loro. e il dissidio tra i fratelli rivali non potra` che sfociare in tragedia.
frank ha diciannove anni ed e` figlio dell`attraente tenutaria di una casa di appuntamenti in una citta` del nord durante l`occupazione nazista. freddo, scostante, insolente, solitario, frank vuole in segreto una cosa sola: iniziarsi alla vita. e crede che il modo migliore per farlo sia uccidere qualcuno senza ragione. con sbalorditiva sicurezza, simenon entra nella testa di questo personaggio al limite fra l`abiezione e una paradossale innocenza e intorno a lui fa vivere, fino a dargli una presenza allucinatoria, il mondo della neve sporca, la sordida scena di una citta` dove tutto e` tradimento, rancore, doppio gioco. in occasione del suo centenario la mondadori ripropone in tiratura limitata una scelta di opere che hanno segnato la storia della collana "medusa", riprendendone l`originale veste grafica ed editoriale.
arrivato cinquant?anni prima dalla nativa alvernia senza un soldo in tasca, auguste mature, che muore, schiantato da un ictus, all?inizio di questo romanzo, e riuscito a trasformare il piccolo bistrot di rue de la grande-truanderie, dove andavano a bere un caffe corretto o a mangiare un boccone i lavoratori dei mercati generali - il "ventre di parigi", come li chiamava emile zola -, in un ristorante che, pur conservando i vecchi tavoli di marmo e il classico bancone di stagno, e ora frequentato dal tout-paris. gli e sempre stato accanto il figlio antoine, il quale, prima ancora che la camera ardente sia stata allestita, deve fare i conti - alla lettera - con il fratello maggiore, un giudice istruttore aizzato da una moglie arcigna, e con quello minore, un cialtrone semialcolizzato che millanta fumosi progetti immobiliari e sopravvive spillando soldi al mite, generoso antoine. lo stesso antoine contro cui ora si accanisce, sospettandolo di aver sottratto il testamento del padre e di volersi appropriare di un "malloppo" sicuramente nascosto da qualche parte. simenon, anche questa volta, si rivela magistrale nel mettere in scena un dramma familiare, portando alla luce, come lui solo sa fare, attriti, risentimenti, menzogne. sullo sfondo, l?imminente fine dell?universo - di facce, di odori, di rituali - dove i tre fratelli sono cresciuti: quelle halles che nel giro di pochi anni spariranno, insieme a un pezzo dell?anima della citta.
