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nella ricostruzione dell`influenza che il pensiero di machiavelli ebbe sulla cultura moderna, il segretario fiorentino torna a rivelarsi come grande innovatore e iniziatore di un discorso integralmente laico sull`uomo.

in questo breve diario di guerra si ritrovano le reazioni immediate ai drammatici fatti dell`attualita`, ma anche la traccia della riflessione dell`autore. l`attentato dell`11 settembre 2001 e` gia` stato abbondantemente commentato, e forse non sarebbe interessante aggiungere nuove generiche riflessioni se l`evento non portasse, come nel caso di auge`, alla necessita` di ripensare alcune categorie di uso corrente, per cercare di capire che cosa accade e che cosa stiamo vivendo, per resistere al flusso impetuoso di un`attualita` tanto spettacolare quanto programmata e mantenere una distanza critica rispetto agli avvenimenti.

ultimo dei tre volumi dedicati a eduardo, il secondo tomo della "cantata dei giorni dispari" raccoglie i testi che vanno dalla meta` degli anni cinquanta all`ultima opera, "gli esami non finiscono mai", del 1973. in questo volume compaiono pertanto capolavori della maturita`, come "de pretore vincenzo", "sabato, domenica e lunedi`" e "ii sindaco del rione sanita`". l`edizione, curata da uno storico della lingua, nicola de blasi, e da una storica del teatro, paola quarenghi, analizza sia il lavoro dell`autore che quello dell`attore: il confronto tra il testo a stampa, i manoscritti e l`edizione televisiva delle opere di de filippo ha consentito di risolvere problemi di datazione, di seguire l`evoluzione drammaturgica, di testimoniare del continuo work in progress dalla scena al testo dato alle stampe.

"le storie di questo libro stanno nel perimetro di quattro cantoni: un`eta` giovane e stretta, di preludio al fuoco; una citta` flegrea e meridionale; la materia di qualche libro sacro; gli anni di madrevita operaia di uno che nacque in borghesia. il possedimento minimo per un passante, e` stato immenso per chi si e` fermato. esso rinchiude per attrazione un me narrato piu` che un io narrante, qualche tu femminile scalzo e ben piantato in terra, un noi promessa di frantumi. i pronomi sono frutti che maturano in stagioni diverse. qui sono colti acerbi, prima che si carichino di succhi e di se`. avvengono dei colpi fortunati, qualche salvataggio. si sbatte a zonzo tra i limiti del campo, come biglia di flipper..." (erri de luca)

in quale misura la radio, negli anni fra le due guerre, e la televisione, in quelli del boom economico, hanno contribuito allo sviluppo italiano? i nuovi mezzi di comunicazione sono stati al centro della crescita culturale dell`italia contemporanea o hanno accentuato l`andamento squilibrato della sua modernizzazione? qual e` stato il rapporto tra questi mezzi e gli altri apparati dell`industria culturale? e, infine, che effetto hanno avuto, sulle strutture della radio e della televisione, i condizionamenti del potere, dal fascismo fino a oggi? attraverso una riflessione critica che si coniuga a una documentata analisi delle vicende connesse all`uso dei piu` importanti fra i mass media, vengono sottoposti a una puntuale verifica storica molti luoghi comuni e molte idee ricevute. dai passi sperimentali della sino alle guerre per il controllo dell`etere, monteleone guida il lettore attraverso il susseguirsi delle trasmissioni, dei palinsesti, dei personaggi che hanno alimentato, per gran parte del nostro secolo, le fantasie, i sogni, i desideri dell`immaginario nazionale.

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