
Poco più di vent'anni, originario di Stillwater in Oklahoma, il giovane musicista esordisce con un disco di canzoni di spontanea bellezza suonate con la strumentazione tipica del country & western e con una tensione rock'n'roll che lo avvicina a John Mellencamp, Tom Petty e Bruce Springsteen. Insomma Welcome to the Plains è uno di quei dischi senza proclami e senza santi in paradiso che suona alla grande dall'inizio alla fine con il gusto del rock'n'roll senza controindicazioni. Allo stato attuale Wyatt Flores è una bella promessa e una boccata d'aria puliti per tutti gli amanti della buona musica.

Un'istituzione per il cosiddetto progressive bluegrass, la band segue una ricetta collaudata e sempre vincente con una miscela ben amalgamata di suoni acustici in cui la strumentazione del bluegrass tradizionale, solitamente impiegata per arrangiare brani gospel e country, viene usata per rileggere secondo i medesimi criteri la canzone d'autore diffusasi dalla fine dei sessanta in poi, con banjo, mandolino, chitarra, violino e basso a scatenarsi mentre le voci intessono armonie inconfondibili e sempre perfette.