





l`entusiasmo e il furore come mezzi per raggiungere la conoscenza della verita`. il sonetto come espediente narrativo per trasmettere suggestioni filosofiche del tutto nuove e rivoluzionarie per l`epoca. sono solo due aspetti di quest`opera che puo` essere considerata una testimonianza straordinaria del coraggio intellettuale e dell`originalita` teorica di giordano bruno. "gli eroici furori" rappresentano una tappa fondamentale della "nolana filosofia". stampati a londra nel 1585 in un periodo per molti versi decisivo, in cui bruno sviluppa in modo organico i motivi centrali della propria ricerca raccolgono gli esiti di un confronto serrato con la tradizione neoplatonica e aristotelica, e sviluppano una teoria della conoscenza intesa come autentica riforma interiore, per trasformare il destino dell`uomo, strutturalmente limitato e finito, aprendolo all`esperienza della verita` infinita.

"multinazionali della crema snellente, magnati delle merendine e dei fiocchi di cereali, banche e istituzioni finanziarie, grandi catene della distribuzione, nani e giganti dell`auto, ambulanti e telepiazziste del manubrio che promette tartarughe al posto di panze molli..." tutti vogliono solo spingerci a comprare i loro prodotti. ci convincono (di solito in fretta) seducendoci con le parole, intrappolandoci con le emozioni, contando sulla nostra distrazione e disattenzione. questo libro insegna a scoprire tutti i trucchi che ci irretiscono la mente, ci spalancano i portafogli e ci svuotano i conti in banca. dopo averlo letto, saremo in grado di costruirci un bel paio di indistruttibili mutande di ghisa, che ci proteggeranno dai furbi dalle fregature e dalle trappole in cui cade il nostro cervello.


nella prefazione alla prima edizione di "kinder-und hausmdrchen" i fratelli grimm definiscono i loro testi "innocenti fiabe per la casa". difficile crederci vista la truculenza che spesso trabocca da questa raccolta: vendette, malefici, avvelenamenti, poteri occulti, boschi fitti in cui sembra impossibile ritrovare il sentiero perso, atmosfere oscure e tenebrose. eppure, in queste fiabe riunite e riviste dai due filologi tedeschi, la purezza e l`innocenza infantili sono sempre presenti in quel magico mondo popolato da streghe, gnomi, draghi, fate e diavoli, e si intrecciano con naturalezza agli episodi sinistri. la grande forza liberatoria delle fiabe dei grimm sta nell`immancabile e crudelissima punizione del "cattivo" e nella rivalsa dei deboli sugli oppressori: una giustizia rigida che non lascia sfumature tra bene e male e che ben rappresenta l`immaginario dissacrante dei grimm. "biancaneve", "cappuccetto rosso", "pollicino", "hansel e gretel", "cenerentola": sono solo alcune delle "fiabe popolari" elevate dai grimm a classici della letteratura.

che cosa puo` unire federico, un affermato dirigente d`azienda, a flavio, un ragazzo che conduce un`esistenza da emarginato? che cosa lega un celebre scrittore italiano a un agricoltore come antonio? cosa c`e` in comune tra emma, un`affascinante manager, e francesco, un adolescente annoiato e insicuro? due cose: l`etilismo e un`oscura volonta` di autodistruzione. in questo libro non solo li ascolteremo raccontare la loro "stagione all`inferno", ma ci troveremo anche di fronte a una realta` sconvolgente. perche` tanti giovani diventano oggi etilisti? perche` alcuni cercano nell`ebbrezza una risposta ai loro problemi? perche` certi bevitori sanno quando e` giunto il momento di fermarsi mentre altri continuano fino al buio dell`incoscienza?

"uno dei tratti piu` salienti della nostra cultura e` la quantita` di stronzate in circolazione", scrive l`autore nella prima riga di questo brillante saggio filosofico. le vacue scemenze che infestano i discorsi, i dibattiti televisivi, le pagine dei giornali (per non parlare di internet) costituiscono un problema serio, che richiede un serio approccio filosofico. perche` le stronzate sono cosi` pericolose? perche`, alla lunga, minano la nostra capacita` di distinguere la verita` dalla menzogna. professore emerito di filosofia all`universita` di princeton, frankfurt offre un saggio rigoroso e irriverente.









il ritratto di un uomo libero che ha scelto di essere giornalista, esploratore della vita e viaggiatore attraverso la sua voce, le fotografie, gli oggetti e i libri amati.







il giornalista newyorkese (e dongiovanni passivo) patrick wallingford sta facendo un reportage in india quando si vede divorare una mano da un leone da circo. milioni di spettatori assistono all`episodio in tv e wallingford diventa celebre ben oltre i confini del suo paese. e un`occasione d`oro per il dottor zajac, un famoso chirurgo di boston, che aspetta da anni di eseguire il suo primo trapianto di mano. zajac ha un`ex moglie che lo vuole morto, un figlio dodicenne con problemi di anoressia e un cane molto bizzarro. proprio mentre zajac contatta wallingford per proporgli l`intervento, un`ammiratrice, doris clausen, decide di donare al giornalista la mano del marito. il problema e` che il marito e` ancora vivo, giovane e in buona salute.

nessuno troverebbe da ridire di fronte all`affermazione che il secolo degli autoritarismi sia stato, per antonomasia, il novecento, con due regimi nazifascisti che hanno incendiato l`europa e innescato la seconda guerra mondiale e la creazione, a oriente, di quello che diverra` il blocco sovietico, sopravvissuto fino al 1989. paolo mieli parte proprio dalle scintille del conflitto, dal patto molotov-ribbentrop e dai
