Wishlist

i prodotti che vorresti acquistare

l`opera completa di uno dei piu` grandi pittori di tutti i tempi: 200 tavole a colori di grande formato, precedute da un saggio storico introduttivo. il catalogo scientifico dell`intera produzione dell`artista e` composto da 100 schede critiche di ogni opera comprendenti la bibliografia, la storia della provenienza, la cronologia.

prima della discesa agli inferi della kolyma, la sterminata distesa di paludi e ghiacci nella siberia nordorientale dove il regime sovietico porto` al massimo livello di efficienza il sistematico annientamento delle sue vittime, salamov aveva gia` avuto modo di sperimentare la durezza della repressione staliniana: arrestato nel 1929 per "propaganda e organizzazione sovversiva", fu infatti condannato a scontare tre anni di lavori forzati in uno dei primi lager sovietici, quello di visera, nel nord degli urali. al ricordo di quell`esperienza - il primo impatto di uno spirito libero e forte con la spietata realta` politica e sociale del paese - salamov, dopo il rientro a mosca, torna in due momenti distinti della sua vita. nel 1961, mentre gia` sta lavorando ai "racconti della kolyma", scrive i due frammenti che aprono il volume, "la prigione di butyrki" (1929) e "visera": testi incompiuti, eppure fondamentali per introdurre il corpo centrale del libro - quello che nel diario egli defini` "l`antiromanzo di visera", composto tra il 1970 e il 1971, ma destinato a vedere la luce solo nel 1989. in queste pagine, che si saldano indissolubilmente ai "racconti della kolyma" e che spesso ne richiamano temi e personaggi, tanto da costituirne l`indispensabile preludio, prende via via forma l`epopea negativa dei lager staliniani.

in questo libro salamov ripercorre l`epoca della sua infanzia e formazione a vologda, citta` del nord nivea e cupoliforme, densa di significati sovrapposti nella storia russa - primo fra tutti quello di essere stata citta`-simbolo dei confinati politici sotto gli zar. con naturalezza, cercando di mantenere sempre la "percezione giovanile degli eventi" e oscillando nel tempo come seguisse il "mugghiante dondolio dello sciamano" (e di ascendenze sciamaniche era la sua famiglia), salamov e` riuscito a mescolare la corrente della sua vita al turbinoso flusso dela storia russa, senza mai distaccarsi dal tono fondamentale della sua opera.

dispersi in numerose citta`-stato, senza coscienza nazionale, i fenici appaiono fra i grandi protagonisti del mediterraneo antico per la loro capacita` di sfruttare le risorse di un territorio stretto fra mare e monti (il libano di oggi) e per la loro posizione strategica, al centro dei flussi commerciali fra oriente e occidente, anatolia e arabia. inventarono l`alfabeto e lo trasmisero ai greci, ma il loro patrimonio testuale e` completamente scomparso. e quindi attraverso lo sguardo degli altri (greci e romani, assiri, egiziani ed ebrei) che e` possibile ricostruire la loro vicenda con l`aiuto di una prudente indagine storico-archeologica, che segue le loro orme fino ai confini dell`occidente mediterraneo.

dagli scritti giovanili agli interventi su "l`ordine nuovo", dalle riflessioni sul fascismo ai testi fondanti del nascente partito comunista, fino a un`ampia selezione delle piu` importanti pagine dei "quaderni dal carcere", questa antologia consente di accostarsi a tutti gli aspetti principali del pensiero di gramsci. l`introduzione propone una messa a fuoco aggiornata e autorevole, mentre un`ampia cronologia invita il lettore a conoscere le tappe di un`esistenza che fu anche romantica e avventurosa.

il popolo e gli dei si sono allontanati irrimediabilmente. la grande crisi ha separato con un abisso i diversi gironi della societa` e si e` spezzata la catena di connessioni tra il popolo e l`e`lite. abbiamo ceduto sovranita` a sfere sovranazionali e a oscuri poteri finanziari, coperti dall`impunita` e inquinati dai conflitti di interesse. siamo diventati sudditi di regni lontani. la politica e gli italiani non hanno piu` molto da dirsi. il rapporto si e` deteriorato e si e` spento nella reciproca separatezza. siamo un popolo vitale, dobbiamo pero` riprendere la strada dello sviluppo e recuperare sovranita`. e soprattutto dobbiamo ridurre le distanze tra sempre piu` ricchi e sempre piu` poveri. non si riaccende la fiamma dei desideri senza interpretarli, senza individuare un orizzonte condiviso, senza riscoprire il fascino di un sogno collettivo.

la pechino dei primi anni trenta, con l`invasione giapponese che incombe, fa da sfondo alle vicende di xiangzi, un giovane venuto dalla campagna che lavora come tiratore di riscio`. la parabola della sua vita incarna alla perfezione questo momento incerto e confuso della storia della capitale, spossessata eppure magnifica; ma le vicissitudini della citta` imperiale non sembrano incidere piu` di tanto sulla vita dei personaggi, diseredati, povera gente senza nome, come lo stesso protagonista, che di suo ha solo il soprannome "cammello". ingenuo, onesto, gran lavoratore, uomo di pochissime parole ma di fervidi pensieri, xiangzi rincorre la fortuna. ma nonostante il nome, che significa "fortunato", la sorte non gli sara` amica: la volonta` di migliorare se stesso e il proprio stato, che lo percorre come una febbre in tutta la prima parte del romanzo, lo condurra` all`ineluttabile sconfitta.

un`italia, quella della seconda meta` del novecento, che si e` mossa tra le lacune dei depistaggi e le condotte spesso equivoche dei servizi segreti. benedetta tobagi racconta, sullo sfondo delle stragi, la dialettica tra intelligence, magistratura e potere esecutivo dalla p2 alla caduta del muro. "segreti e lacune", valendosi di documentazione d`intelligence declassificata in larga parte inedita, indaga i conflitti tra magistratura, servizi segreti e potere esecutivo nel corso dei processi per le grandi stragi terroristiche (1969-80), nel periodo compreso tra la riforma dei servizi segreti del 1977 e la meta` degli anni novanta, quando cioe` l`italia riemerge dal terremoto politico della fine della guerra fredda. a partire da qui affronta temi piu` ampi, quali l`annoso problema di come esercitare un controllo democratico effettivo sull`attivita` dei servizi e insieme le possibilita` e i limiti della ricostruzione storica di vicende dell`italia repubblicana in cui la dimensione politica si intreccia a quella criminale: ovvero come affrontare con metodo rigoroso anche gli aspetti indicibili e la dimensione occulta della politica. in italia i processi per le grandi stragi terroristiche, durati decenni e terminati spesso con assoluzioni generalizzate, costituiscono un terreno d`indagine perfetto per analizzare la conflittualita` permanente tra magistratura e servizi segreti. in ciascuno di essi si manifestano infatti lentezze, gravi distorsioni e depistaggi veri e propri, messi in atto dagli organismi d`intelligence e da altre forze di sicurezza, operanti a servizio dell`esecutivo. con la legge di riforma dei servizi del 1977 (varata proprio sull`onda degli scandali connessi alle stragi), che introduce per la prima volta un controllo politico e parlamentare sull`intelligence e insieme revisiona la disciplina del segreto di stato, cresce l`attenzione pubblica, e insieme l`ipocrisia istituzionale, su questi temi. il focus sugli anni ottanta di questo libro consente di os

dall`egemonia francese della seconda meta` dell`ottocento a oggi, il volume ripercorre la storia della moda cosi` come si e` venuta ad affermare nella sua fase moderna quando con charles frederick worth nacque la figura del sarto inteso non piu` come semplice artigiano, ma come ideatore di fogge, per arrivare all`eta` contemporanea. con uno sguardo privilegiato all`italia, accanto ai profili dei piu` importanti designer internazionali, da chanel a dior, da valentino ad armani, vengono ricostruite le tappe fondamentali dell`affermazione della moda e i suoi passaggi dalla haute couture al pret-a`-porter, fino alla globalizzazione. in questa nuova edizione, dall`apparato iconografico ancora piu` ricco, oltre all`approfondimento di vari temi e designer, come l`autarchia ed elsa schiaparelli, la haute couture e cristobal balenciaga, sono stati introdotti nuovi paragrafi dedicati, tra gli altri, a lucile, charles james, federico forquet e pino lancetti. si e` dato inoltre spazio ad argomenti di attualita`, come il fast fashion, l`heritage, la sostenibilita`, il "walzer" dei direttori creativi e l`impatto sul sistema moda del coronavirus.

Questo sito utilizza solo cookies tecnici e cookies analitics propri e di terzi. Per ulteriori informazioni vedi la nostra informativa. Chiudi