ii xii e`, in europa, il secolo dell`amore. i trovatori celebrano l`amor cortese, i romanzi narrano la passione di tristano e isotta o di lancillotto, abelardo ed eloisa vivono un`infuocata relazione. i religiosi non sono da meno: elaborano, impiegando un linguaggio appassionato e immagini meravigliose, affascinanti teorie sull`amore mistico. i due volumi dei "trattati d`amore cristiani" offrono al lettore una raccolta di testi che indagano il problema dell`amore nel pensiero cristiano del xii secolo. in questo secondo volume al centro della trattazione e` l`esperienza della caritas, l`amore di dio, analizzato, esaltato, canonizzato da tre opere di importanza capitale e di enorme fascino: "lo specchio della carita`" di aelredo di rievaulx, e le opere dei due fratelli ivo e riccardo di san vittore, la "lettera a severino sulla carita`" e "i quattro gradi della violenta carita`". il volum e` arricchito da un nutrito apparato di note conclusive e da un apparato iconografico che mostra gli angeli affrescati nel xii secolo nella cripta dell`abbazia benedettina di marienberg in val venosta.
questa esplorazione delle stranezze e assurdita` del regno animale permette di scoprire - con il beneplacito della scienza - che reale e fantastico convivono felicemente in ogni angolo del mondo e in ogni sua creatura, mammifero, anfibio o insetto che sia. l`onisco delle cantine che beve dal sedere, gli scorpioni fosforescenti al buio, le bisce che fingono crisi di vomito e svenimenti per allontanare gli estranei, i pinguini maschi che pagano in pietre le femmine in cambio di favori sessuali: il regno animale non ha alcun bisogno della nostra immaginazione per rivelarsi straordinario. con l`aiuto dei disegni e delle vignette dell`illustratore americano ted dewan, e con lo stile frizzante e il rigore scientifico che gia` caratterizzava "il libro dell`ignoranza", john mitchinson e john lloyd fondono l`obiettivita` e l`autorevolezza di un manuale di zoologia con il ritmo e di un testo letterario, smentendo categoricamente lo stereotipo secondo cui imparare e` noioso.
dopo una rispettabile carriera come musicista country, bad blake si ritrova, a cinquantasette anni, semi-alcolizzato e con quattro matrimoni falliti alle spalle. bad, con dieci dollari in tasca, gira il paese a bordo del suo scassatissimo pick-up per esibirsi in locali che ormai non sono nulla piu che sale da bowling o piccoli bar di provincia. quando sembra ormai che la sua discesa sia inarrestabile, ecco apparire sulla sua strada una giovane giornalista, jean craddock, intenzionatissima a intervistarlo e forse anche a dare ancora una chance al suo "crazy heart"...
un volume presenta l`enorme corpo letterario inglese, ordinato cronologicamente dalle origini ai giorni nostri, ma cercando di dare conto di quegli autori e opere che la nostra sensibilita` ritiene piu` rilevanti, comprese le letterature di paesi che un tempo erano parte dell`impero. il testo si interroga sul futuro di una letteratura che e` vivacemente frammentata, distinguendo quindi fra "letteratura inglese" e "letteratura in inglese", entrambe ritenute appartenenti ad un unico orizzonte culturale. da chaucer e shakespeare fino a milton e alla austen, dai poeti romantici a joyce, conrad e beckett senza dimenticare le nuove letterature dell`ex impero britannico.
una selezione di undici rappresentanti della poesia dialettale italiana contemporanea. la scelta e` stata operata in base alle motivazioni estetiche inerenti il corpo della poesia stessa, non ignorando le categorie poetiche del novecento, ma senza uniformarvisi. il tentativo e` quello di cogliere quella sinergia che "sappia cogliere il soggetto conoscente e l`oggetto del conoscere", suscitando pensieri ed emozioni. si delinea cosi` una diversita` di stili: dall`afflato lirico di tolmino baldassari all`epica narrativa di nino de vita, dall`incantamento mistico di bianca dorato al percorso intimo e filosofico di amedeo giacomini, al drammatico raziocinio di ida vallerugo. un`antologia che mostra una parte sommersa della coscienza italiana.
in cinque racconti caratterizzati da una sensibilita` tipicamente mitteleuropea, una spietata riflessione sulla natura piu` autentica dei rapporti umani.
fin dai primissimi anni cinquanta, claude le`vi strauss levo` la sua voce nel nascente dibattito sul problema del razzismo. lo fece con "razza e storia" dove attribuiva al carattere etnocentrico proprio della civilta` occidentale la responsabilita` della nascita delle teorie naziste. a suo parere era essenziale rifiutare l`idea del primato dell`occidente. queste riflessioni furono sviluppate e corrette nell`intervento, datato 1971, dal titolo "razza e cultura". i due scritti sono stati raccolti in questo volume e stupiscono per la tragica attualita` di quanto denunciano. in appendice viene presentata l`intervista rilasciata da le`vi strauss nel giugno 2000 a marcello massenzio.
aristide gambia ha 58 anni, un lavoro interessante, tre matrimoni falliti, quattro figli, una vita sessuale intensa. un giorno riceve una lettera da parte di una donna con cui ha avuto una rapida avventura in gioventu`: da quel ricordo sfuocato nasce in entrambi una voglia di raccontare e raccontarsi che e` un gioco impudico e molto serio. a ogni appuntamento le loro memorie debordano, inseguendo i dettagli della trepidazione di allora, e il linguaggio si fa sempre piu` esplicito, osceno, anche grazie al dialetto. sono due persone mature, che non provano niente l`una per l`altra, che si appassionano al puro e semplice progetto di restituirsi con le parole l`esperienza erotica di un`intera vita, facendo entrare in corto circuito il tempo in cui quasi tutto doveva ancora accadere e quello in cui quasi tutto ormai e` accaduto. ma si tratta davvero soltanto di un gioco? ogni esperienza erotica di gambia e` una balaustra affacciata sulle fantasie maschili e le pratiche sessuali di un`epoca. e se ci si sporge, quel concentrato di vita smuove i ricordi del lettore stesso, riannoda i fili tra scampoli distanti di vita che si urtano e si integrano, come nella letteratura. ci accorgiamo leggendo che il sesso contiene ed esalta la nostra relazione con gli altri, con il tempo, con noi stessi. e un laboratorio di esperienza e d`immaginazione, un serbatoio di parole, un`inesauribile fonte di vitalita`, un autentico enigma. un angolo di noi che dice tutto.
una storia poetica e rivoluzionaria, un romanzo sui sogni capaci di cambiare il mondo. il postino di girifalco e` un uomo schivo e solitario, che ha il dono di saper imitare le grafie altrui e coltiva il vizio di entrare nelle vite dei compaesani leggendo le lettere prima di recapitarle. cosi` un giorno, mentre il lento scorrere della vita di provincia prosegue imperturbabile, una novita` spunta inattesa dal sacco della posta: una lettera insolita, senza mittente, chiusa con un sigillo di ceralacca. una carta d`amore, di quelle preferite dal portalettere, che ha tutta l`aria di nascondere un mistero. e il 1969, l`uomo sta per compiere il primo passo sulla luna, e il postino di girifalco, come un moderno mercurio messaggero degli dei, si prepara alla sua missione: svelare una sciagurata passione e salvare il paese dai traffici loschi del sindaco, che vuole vendere il lussureggiante monte covello per farne una discarica.
"lessico famigliare" e` il libro di natalia ginzburg che ha avuto maggiori e piu` duraturi riflessi nella critica e nei lettori. la chiave di questo romanzo e` delineata gia` nel titolo. famigliare, perche` racconta la storia di una famiglia ebraica e antifascista, i levi, a torino tra gli anni trenta e i cinquanta del novecento. e lessico perche` le strade della memoria passano attraverso il ricordo di frasi, modi di dire, espressioni gergali. scrive la ginzburg: "noi siamo cinque fratelli. abitiamo in citta` diverse, alcuni di noi stanno all`estero: e non ci scriviamo spesso. quando c`incontriamo, possiamo essere, l`uno con l`altro, indifferenti, o distratti. ma basta, fra noi, una parola. basta una parola, una frase, una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte, nel tempo della nostra infanzia. ci basta dire `non siamo venuti a bergamo per fare campagna` o `de cosa spussa l`acido cloridrico`, per ritrovare a un tratto i nostri antichi rapporti, e la nostra infanzia e giovinezza, legata indissolubilmente a quelle frasi, a quelle parole".
lettrici e lettori che siano arrivati fin qui, nel loro percorso attraverso le pagine del ciclo di lancillotto e del graal, avranno gia` oltrepassato la meta` dell`immenso edificio narrativo. dopo gli antefatti della storia del santo graal e le storie di merlino e del giovane artu (vol. i), le prime due sezioni del grande romanzo centrale, il lancillotto del lago (vol. ii), hanno seguito il migliore dei cavalieri dall`infanzia presso la dama del lago e dall`arrivo alla corte di artu` attraverso le sue mille avventure, l`amore ricambiato per la regina ginevra, l`amicizia con galehaut, l`odio di morgana, l`ammissione alla tavola rotonda, le guerre, i tornei, le foreste e gli incantamenti. a meta` del romanzo, nella pagina che chiude il volume precedente di questa edizione, quel mondo sembra essere arrivato a un punto di non ritorno, con la tragica morte di galehaut. il re delle isole lontane, che pur essendo in grado di sconfiggere artu` gli si era sottomesso solo per amore di lancillotto, e che aveva avuto poi un ruolo decisivo nel favorire la reciproca dichiarazione d`amore e il primo bacio tra lui e ginevra, l`amico che aveva assicurato a lancillotto in ogni momento un punto d`appoggio sicuro nel suo complesso rapporto con la corte arturiana, muore di dolore, credendo che il suo amico sia morto. questo snodo dell`intreccio era necessario per introdurre la vicenda della carretta, la prova infamante a cui lancillotto si sottopone per salvare ginevra, rapita dal crudele meleagant: l`episodio, con cui inizia la seconda meta` del romanzo in prosa, era stato infatti oggetto del celebre romanzo in versi di chre`tien de troyes, le chevalier de la charrette (1180 ca.), il primo a noi noto che abbia lancillotto come protagonista, e in quel romanzo la figura di galehaut non e` menzionata. l`autore del lancillotto del lago introduce qui l`episodio (cvii-cxiii), quando galehaut e` morto ma lancillotto ancora non lo sa: lo apprendera` solo in seguito, quando trovera` la sua tomb
"voglio trattare della scoperta che l`io fa dell`altro". nel secolo che segue il primo viaggio di cristoforo colombo, le regioni dei caraibi e del messico sono lo scenario di avvenimenti fra i piu` sconvolgenti della storia degli uomini. tzvetan todorov ripercorre quelle vicende, leggendole attraverso le piu` famose cronache e relazioni di corte`s, las casas, dura`n, sahagu`n, non tanto quanto incontro-scontro fra due civilta`, quanto come scoperta e impatto.
sospesi tra mare e cielo, battuti dalle onde e dal vento, i fari marcano il fronte di scontro tra gli elementi. custodiscono i confini tra il solido mondo umano e il caos primordiale delle acque, tra stabilita` e instabilita`, tra il noto e l`ignoto. emana da essi uno strano fascino universale che poche altre strutture create dall`uomo possiedono. progettati per attirare lo sguardo dei marinai, i fari hanno a lungo calamitato l`attenzione di militari e santi, artisti e poeti, romanzieri e cineasti, colonizzatori e migranti e, oggi piu` che mai, turisti e imprenditori. i luoghi suggestivi, l`isolamento e la resilienza hanno trasformato queste strutture fantastiche in complesse metafore, magneti per infinite storie.
le confessioni comiche, poetiche, paradossali di un . che prende in giro se` stesso mettendo in scena quello che, da molie`re a woody allen, e` sempre stato il piu` irresistibile dei personaggi tragici. per un ipocondriaco che vuole smettere di tormentare chi gli sta accanto con le proprie ossessioni, trovare una valvola di sfogo e` una questione vitale. ma come si impara ad affrontare la paura da soli? forse raccontandosi. e quello che fa lorenzo marone, con una voce che all`ansia preferisce lo stupore e il divertimento. scorrendo l`inventario delle sue fobie ognuno puo` incontrare un pezzo di se` e partecipare all`affannosa, autoironica ricerca di una via di fuga in discipline e pratiche disparate: dalla medicina alla fisica all`astronomia, dalla psicologia alla religione, dai tarocchi all`astrologia. alla fine, se esorcizzare del tutto l`angoscia resta un miraggio, possiamo comunque reagire alla fragilita` ammettendola. e magari accogliere, con un po` di leggerezza, le imperfezioni che ci rendono unici.
anteo crocioni e` un giovane contadino marchigiano degli anni `50. conosce bene il suo lavoro e l`ambiente in cui vive, ama la moglie, la casa, la terra. attraverso l`osservazione dei corpi animali e vegetali, le combinazioni di macchine immaginarie, la lettura di testi filosofici e scientifici, le meditazioni solitarie sulle stagioni, viene maturando la visione di un futuro , di una e , di una progressiva rigenerazione del mondo: e affida la sua utopia a un trattato. i compaesani, ancora dominati dalla paura e dal sacro rispetto delle istituzioni, lo mettono presto al bando. abbandonato anche dalla moglie, che non lo capisce, anteo va a roma per cercarla e far conoscere il suo trattato: e li` la vicenda trovera` la sua drammatica conclusione. nel secondo romanzo di volponi emerge vivissimo il rapporto fra mondo contadino e mondo industriale-cittadino, la carica eversiva dell`ideologia contro i ritardi, le chiusure e le sordita` morali della societa` italiana, la fervida sperimentazione linguistica e stilistica.
molto prima che roma cadesse in mano agli ostrogoti nel 476 d.c., una nuova citta` era sorta per prendere il suo posto come cuore pulsante di un impero tardoantico, la meravigliosa costantinopoli: la nuova roma. in questa ampia e originale ricostruzione del crollo dell`impero romano d`occidente, paul stephenson offre una nuova interpretazione delle forze - dinastiche, religiose, climatiche - che spostarono il centro del potere a est. stephenson non si accontenta dei testi tradizionali e dei ben noti reperti archeologici, ma offre una nuova interpretazione scientifica della fine dell`antichita`. nell`originale prospettiva dell`autore, il declino di roma e` scritto non solo nelle pergamene, ma anche nelle carote di ghiaccio e nel dna. e da queste e altre fonti apprendiamo che l`inquinamento e le pandemie influenzarono il destino di costantinopoli e dell`impero romano d`oriente. nel corso dei secoli, l`impero d`oriente seppe sopravvivere a devastazioni causate da disastri naturali, dal degrado dell`ambiente umano e da agenti patogeni che le citta` dell`impero, densamente popolate e insalubri, non avevano ancora conosciuto. nonostante la , le costanti invasioni dei , una guerra con la persia e l`ascesa dell`islam, l`impero resistette come entita` politica. mentre la civilta` greco-romana, un mondo di citta` interconnesse che aveva condiviso una cultura materiale comune per un millennio, non ci riusci`. quella vasta realta` si trasformo` in un mondo con delle nuove idee su politica, religione, arte e guerra e sul futuro stesso di un impero cristiano: bisanzio.
questo libro intende offrire, a chi abbia voglia di fermarsi e riflettere con calma, dati e considerazioni pratiche sull`uso dei modelli animali nella ricerca scientifica. la nostra speranza - come medici e biologi coinvolti in prima persona sul campo della ricerca non meno che su quello del benessere animale - e` che queste pagine aiutino ad affrontare il problema in modo razionale, senza lasciarsi sopraffare da ideologie o preconcetti, per giungere a conclusioni realistiche. sara` che si sente all`apice di un`evoluzione ormai quasi bionica, ma si direbbe che, specie in occidente, homo sapiens stia elaborando una visione piuttosto innaturale della vita e della morte. quest`ultima, soprattutto, con i suoi corollari di dolore e malattia, sembra assumere sempre piu` i contorni tutti virtuali del disagio prescindibile. un virus sconosciuto minaccia di decimarci? tranquilli, abbiamo gia` visto il film: prima del finale, , per quanto poco simpatici siano di solito, troveranno di certo la cura, lo sappiamo. essenziale e` che lo facciano in fretta, come in fretta desideriamo dimenticarci di loro e del virus (o chi per esso), ormai virtualmente debellabile con un farmaco, una terapia, un vaccino. il come li abbiano ottenuti poco importa, in emergenza. salvo poi cominciare (o riprendere) subito a contestare la sperimentazione biomedica, perche` - lo sappiamo - ad animali e piante; e ad aggredire, talvolta anche fisicamente, i ricercatori, che senza criterio forme di vita innocenti. commuoversi o indignarsi di fronte a queste cose e`, virtualmente, quasi un obbligo per l`umano civilizzato, sappiamo anche questo. ma lo sappiamo davvero? o meglio, che cosa sappiamo davvero della sperimentazione animale? sappiamo, per esempio, che e` soggetta a legislazioni ferree, recenti e in continua revisione? che un organismo preposto al benessere animale e` parte integrante di ogni staff di ricerca? che i programmi di sostituzi
Chelsea House, 1976, UK. Nei "bei vecchi tempi" quando le immaginii esplicite di sesso erano tabù, pellicole amatoriali mostravano a intere generazioni maschili tutto ciò che desideravano sapere riguardo al sesso ma avevano timore di chiedere. Il libro è una storia nostalgica e riccamente illustrata dei "film sporchi" - come, quando e perché vennero realizzati, che cosa dicono delle nostre fantasie - in una eccitante combinazione di testi informativi e sequenze e fotogrammi tratti da oltre mezzo secolo di "blue movies". in inglese.
"raccontami, musa, dell`uomo versatile che vago` tanto, dopo aver distrutto la sacra rocca di troia; vide molte citta` di uomini e ne conobbe la mente e nel suo animo soffri` molte pene per mare, lottando per la sua vita e il ritorno dei suoi compagni". la guerra di troia e` finita. gli achei hanno vinto anche grazie all`ingegno di odisseo che ora desidera soltanto tornare a itaca. eppure, prima di approdare alla sua amata terra, il destino ha preparato per l`illustre eroe altri ostacoli da superare. rileggere l`odissea in questa edizione, figlia degli studi di un grande grecista, significa cogliere l`omogeneita` narrativa del grande poema, mettere in rilievo come mai prima la figura di omero, lo stretto rapporto con l`iliade al di la` di tutte le questioni omeriche discusse in passato. dunque, si riparte da omero, l`autore alla base della letteratura occidentale, il grande archetipo di tutte le nostre narrazioni.
un quartiere nel cielo, terza raccolta del poeta beat romano aldo piromalli, raccoglie venti composizioni del periodo 1968-1974; piromalli e anche noto per la sua partecipazione al festival internazionale di poesia di castelporziano (1979); ha pubblicato, tra l`altro, "uccello nel guscio" (1971) e "viaggio" (1977), sue poesie sono apparse sulle riviste "tampax" (1972-1974) e "camion" (1980).
"bambu (3) collana di poesia a cura di giulio tedeschi, giampiero macchioni & attilio ianniello.
suppl. stampa alternativa
seymour baumgartner, vedovo da dieci anni, non si e mai rassegnato alla perdita dell?amata moglie anna. nonostante le malinconie e gli acciacchi dell?eta, pero, baumgartner e una persona affabile e generosa. passando gran parte del tempo a lavorare nel suo studio, intreccia una buffa e disperata trama di relazioni con le persone che si affacciano alla sua porta, finche in un sogno, o visione del dormiveglia, incontra anna, che gli rivela di essere bloccata in una terra di mezzo tra il mondo dei vivi e l?aldila: e l?inguaribile nostalgia del marito a impedirle di concludere il suo ultimo viaggio. per liberare anna, con logica ineccepibile, baumgartner decide di far procedere la sua vita e si butta in una relazione sentimentale con una loro vecchia amica. un libro semplice e lineare, in cui paul auster propone ai lettori il suo personaggio forse piu simpatico ed empatico, un uomo che al termine della vita si interroga sulle cose essenziali, inciampando e andando a sbattere come in una vecchia comica malinconica.
quattro ragazzi, la notte di capodanno. la festa, l`ebbrezza, un gioco in cui la posta diventa sempre piu` alta. camilla lackberg scandaglia gli abissi dell`adolescenza e il luogo piu` oscuro e minaccioso che ci sia: la famiglia. mentre fuochi cadono come paracaduti colorati e girandole luminose esplodono in cielo, max, liv, anton e martina festeggiano tra di loro la fine dell`anno. ragazzi ricchi, belli, viziati per il mondo indossano una maschera impeccabile, dietro cui pero` nascondono odio e dolore. il catering serve aragoste, caviale, champagne e i quattro attingono anche alle bottiglie da collezione che sono in cantina. amoreggiano, fumano, spiano i genitori nella casa vicina. e iniziano a giocare. dapprima monopoli, poi obbligo o verita`. e ben presto un passatempo un po` malizioso deflagra nell`occasione per mettersi a nudo e liberarsi, finalmente, del peso della verita`.
"i miei racconti sono un omaggio postumo ad alcuni autori che ho amato nell?adolescenza e dopo: verne, wells, lo swift di "gulliver", butler e altri..." "vizio di forma" e la seconda raccolta di racconti fanta-tecnologici e fanta-biologici di primo levi. uscita nel 1971, a cinque anni dalle "storie naturali", e un?opera non solo ecologica ma ecosistemica. chimico dagli interessi enciclopedici, levi esplora le infinite possibilita combinatorie che la materia consente, ma non dimentica di cogliere le anomalie, le sfasature, i "vizi di forma" in cui si annida il germe di catastrofi piccole e grandi. la sua vena di narratore non e tuttavia apocalittica o disperata: al contrario, e mossa da una divertita curiosita per l?uomo. le invenzioni della scienza e della tecnica aprono all?eterno gioco della commedia umana possibilita paradossali, assurde o esilaranti, che levi narra con ironia e con fermezza di giudizio morale. un libro che e l?ennesima conferma di quanto primo levi, oltre che un imprescindibile testimone, sia anche un grande scrittore.
tutti i gufi pensano molto, e anche i piccoli gufi come sara, bruno e tobia. specialmente di notte, nel bosco, mentre aspettano che la loro mamma torni a casa dopo la caccia. amato da oltre due milioni di lettori nel mondo, la lettura a voce alta de "i tre piccoli gufi" permette di rivivere ed esprimere emozioni profonde come la paura e il timore di abbandono, ma anche la solidarieta` tra fratelli o coetanei e i piccoli atti di coraggio che permettono di crescere. eta` di lettura: da 3 anni.
tra l?inizio della seconda guerra mondiale e il boom economico, l?italia vive il passaggio dalle derive storiche del ventennio alle forme di una democrazia rinnovata. in quegli anni cruciali, si rese necessario fare innanzitutto i conti con il fascismo e la sua infatuazione per il passato romano, con le leggi razziali e gli orrori della guerra, l?occupazione nazista e i bombardamenti alleati, la resistenza, la liberazione e, infine, l?urgenza di una ricostruzione. fu il tramonto di un?epoca e, al tempo stesso, la nascita di un?altra. nelle intenzioni di chi si era strenuamente opposto al regime, un nuovo inizio avrebbe dovuto scaturire dalle ceneri di quel passato. ma perche cio accadesse, occorreva ripensare a fondo cio che era stato, rielaborarlo criticamente, superando l?illusione che l?epopea tragica della resistenza bastasse a spazzare via le aberrazioni di vent?anni di regime, offrendo a tutti gli italiani una comoda redenzione. strutturato in un ampio saggio di storia della cultura italiana, a cui segue l?analisi di trenta opere scritte fra il 1939 e il 1962 (dal "deserto dei tartari" di buzzati al "sentiero dei nidi di ragno" di calvino, dall?"isola di arturo" di morante a "memoriale" di volponi), questo libro ripercorre i diversi modi in cui la letteratura italiana ripenso se stessa a confronto con un sistema di valori, di credenze e di miti collettivi travolto dalla guerra.
