


il testo presenta una monografia di bob dylan fornendo notizie essenziali sulla sua vita, le sue opere discografiche e la sua eredita` artistica.


bertolt brecht non e` stato solo uno dei piu` importanti uomini di teatro del novecento, ma anche uno dei massimi lirici di lingua tedesca: lo dimostrano sia le poesie politiche sia - su un versante piu` personale e privato - i versi d`amore o esplicitamente erotici. questa antologia e` opera di un traduttore non occasionale, gabriele mucchi, pittore, architetto e designer che di brecht fu amico personale. si tratta di una scelta "guidata dagli interessi e dalle emozioni del traduttore", come ha scritto cesare cases nella prefazione alla prima edizione italiana di questo volume (nel 1986). "ci sono poesie famose ma ne mancano di altrettanto famose e ce ne di meno famose e di ignote, spesso per causa di forza maggiore... ci sono quelle erotiche, che la pruderie dei curatori aveva aspettato quasi trent`anni prima di rendere pubbliche, ma c`e` anche la splendida a. m., da mettere accanto ai classici della delusione e della nostalgia amorosa". oggi, ormai archiviati i furori ideologici del secolo breve, possiamo ammirare la limpidissima vena lirica di uno scrittore universalmente piu` noto per il suo acceso impegno politico.

in una torrida notte di luglio del 1888 un uomo e una donna concepiscono un figlio in una locanda di braunau. non sono soli. con loro c`e` una presenza occulta che assiste, anzi, partecipa attivamente al concepimento "come l`arcangelo gabriele fece con geova in una notte cruciale a nazareth". lui e` alois hitler, alto ufficiale della dogana con un`insana passione per le donne, la birra e le api. lei e` klara poelzl, terza moglie nonche`, con ogni probabilita`, figlia dello stesso alois hitler. il terzo incomodo e` il diavolo. il 20 aprile 1889, nove mesi e dieci giorni dopo quella notte, nascera` adolf hitler. ed e` proprio il diavolo, sotto le mentite spoglie di un ufficiale delle ss, a narrare con brio infernale, da un incipit che rimanda direttamente a moby dick ("potete chiamarmi d. t."), le vicissitudini della famiglia hitler rivelandone senza remore i segreti piu` turpi e inconfessabili. solo un maestro della scrittura con il coraggio di norman mailer poteva decidere, giunto all`ultima prova, di affrontare il personaggio piu` scomodo in un corpo a corpo che si riflette sulla pagina senza esclusione di colpi. e trovare, proprio in adolf hitler, l`ispirazione che gli ha concesso di scrivere il suo grande libro.

il teatro, un provino decisivo in un`isola che nasconde un mistero, un maestro un po` sciamano, un po` imbroglione e un po` distrutto, due ragazze in gioco. la seduzione della sapienza che ha divelto il cancello che divide il bene dal male. personaggi inventati e rubati dalla realta` si abbracciano e si lasciano, in uno strano tango buffonesco.







quando l`esplosione accidentale di una bomba a mano sepolta in giardino lo rende cieco, richard hermantier, magnate dell`industria abituato a dettare legge e a incutere rispetto con una semplice occhiata, si trova costretto a trascorrere un mese di convalescenza nella sua villa in vandea: un mese soltanto, ma cruciale, perche` la fabbrica di lampadine che gestisce con piglio feroce si prepara al lancio di un prototipo destinato a rivoluzionare il mercato. in attesa di tornare al comando, hermantier non potra` che affidarsi alle persone che gli stanno accanto: la moglie christiane,

con la stessa energia narrativa de "la malnata", beatrice salvioni ci trasporta ancora nell`italia fascista. e ci fa guardare il mondo con gli occhi di due ragazze tormentate e ribelli, inseparabili, che la storia vuole tenere lontane. una sedicenne corre a piedi nudi per la strada. e` notte, indossa solo una sottoveste, e corre disperata per la citta` deserta. e` delusa, piena di rabbia, perche` ha scoperto di essere stata tradita, e da qualcuno che mai avrebbe creduto potesse ingannarla. si apre come uno squarcio, questo romanzo terso e furioso. siamo a monza, nell`aprile del 1940. da quattro anni francesca non sa piu` nulla di maddalena. la sua amica e` stata rinchiusa in manicomio, e mai ha risposto alle lettere che lei le ha spedito. francesca crede sia per risentimento nei suoi confronti. in fondo, e` sempre toccato a maddalena il ruolo della reietta, della malnata. ma adesso ha subito uno scossone anche la vita di francesca, che e` fuggita di casa ed e` andata a vivere da noe` tresoldi, destando scandalo. sua madre la accusa di essere una degenerata, una malacarne. poi, finalmente, maddalena torna. e` piccola e magra, come non fosse mai cresciuta, e si finge l`adolescente coraggiosa di sempre; ma francesca lo vede, che e` diversa. che cosa e` successo in manicomio? intanto, l`italia entra in guerra. tra la fame e la paura delle bombe, ogni giorno diventa piu` difficile. e arriva il momento di scegliere da che parte stare.
