
un bel giorno - si stanno per giocare i mondiali - arriva in italia uno strano tifoso della nazionale brasiliana. si chiama anselm, e` nato nella foresta amazzonica e studia filosofia. soprattutto, e` un formichiere. "a spasso con anselm" racconta le avventure di questo strano e imprevedibile ospite nel nostro caotico mondo. a prima vista anselm puo` sembrare timido e goffo, con la sua scomoda golosita` e le sue curiose abitudini. pero` guarda la televisione, sa usare il computer, vuole tenersi in forma e gli piace divertirsi. e, di fronte alle ingiustizie, si indigna e si ribella.

nel romanzo di sarban "il richiamo del corno", un ufficiale della marina britannica sperimenta l`incubo di risvegliarsi in un mondo nazificato, dove i prigionieri-schiavi sono selvaggina per la caccia di un feroce sovrano: un`allarmante rappresentazione della storia come avrebbe potuto svolgersi - o ucronia, come l`ha definita nel 1876 charles renouvier. che nasca dal rimpianto o dalla ribellione, da un credo filosofico-religioso o dall`attrazione per gli infiniti possibili, ogni opera ucronica e` destinata a falcidiare certezze, a dinamitare la nostra visione del mondo, giacche` insinua il dubbio che la storia sia un gigantesco trompel`oeil e che anche la piu` confortante realta` possa di colpo vacillare, spalancando abissi angosciosi. a questo sovversivo genere letterario, cui lo lega una tenace passione, emmanuel carrere ha dedicato una seducente riflessione che, oltre a ripercorrerne le tappe salienti, ne addita le sconcertanti implicazioni: i regimi totalitari non hanno del resto adottato la tecnica ucronica per imporre una storia controfattuale? ma c`e` di piu`: proprio quando sembra rivestire i panni del teorico sottile e distaccato, carrere ci trascina nel laboratorio da cui sono nati "i baffi" e "l`avversario", dove vite parallele e alternative sgretolano quella fragile costruzione che e` la nostra identita`. e ci svela che, dalle piu` innocenti reverie retrospettive fino alle devianze che sogniamo o paventiamo, l`ucronia e` sempre dentro di noi.

joan baez ha raccolto negli anni i suoi ricordi, in forma poetica, su quaderni e fogli sparsi, finora mai condivisi pubblicamente. in questo libro ha deciso di raccontare per la prima volta questa storia in versi, che include testi dedicati o rivolti ad artisti come bob dylan e jimi hendrix, riflessioni sull?infanzia, pensieri personali e ricordi di famiglia, tra cui il legame con la sorella minore mimi farina, cantautrice anch?essa. queste poesie sulla sua vita, sui suoi affetti, sulle sue passioni per la natura e l?arte rivelano le esperienze fondamentali che hanno plasmato un?icona, offrendo uno sguardo inedito su una grande artista. un diario intimo, attraverso le persone, i luoghi e i momenti che hanno maggiormente influenzato la sua arte, per comporre un?inedita autobiografia in versi. come parole sussurrate a tarda notte a qualcuno che amiamo, queste pagine creano un legame profondo con il cuore autentico di joan baez: una donna, una figlia, una sorella, un?artista che continua a ispirare milioni di persone.