con "la preghiera di una vergine" si compie la trilogia d`amore e sesso di sebastiano grasso. all`inizio, con "il tuo pube nero beffera` la morte", i versi celebrano la bellezza della donna amata con lussureggiante cromatismo. poi, fra zone d`abbandono e dolci fantasie, la "storia " si rafforza nell`assiduita` di incontri e dialoghi. e "sul monte di venere" che la figura femminile entra di prepotenza nel gioco. e lo fa col corpo prima ancora che con le parole. la "fame" erotica che si impossessa dei due amanti lancia il poeta verso frontiere estreme. con questo terzo anello della trilogia, si arriva a una svolta. nell`ossessione del sesso, l`amore rivela la sua faccia ombrosa, il desiderio si fa tirannico e apre la strada all`annientamento.
per mestiere l`attore deve dare in pasto se stesso al pubblico. che piu` lo ama e piu` vorrebbe impossessarsene. dario fo, oltre che attore, e` drammaturgo, regista, scenografo, pittore, uomo impegnato ne! politico e nel sociale. e premio nobel. la sua e` una vita sempre alla ribalta, sotto i riflettori. ma, come ogni artista, coltiva anche uno spazio segreto, intimo, difficilmente accessibile. questo libro vuote incamminarsi verso la sua stanza privata, e a guidarci attraverso selve di ricordi, emozioni, rivisitazioni e` proprio fo: dalle storie dell`infanzia alle prime esperienze nell`accademia di brera, alla scoperta della grande passione, il teatro. e l`amore pazzo per franca, impareggiabile compagna di vita, di scena, di lotta. a ruota libera, con il gusto dell`irriverenza e dell`ironia che l`ha sempre contraddistinto, dario fo ci accompagna in questa passeggiata nel tempo con la maschera del giullare, certo di aver sbagliato, di aver perso, ma anche di aver vissuto ogni attimo a piene mani, e di non volerla chiudere qui.
il volume nasce da un appello dei popoli dell`europa orientale, rivolto ai responsabili politici e agli intellettuali di quei popoli, a studiosi e politici in genere. ricostruisce l`evento liberatorio sovietico nella sua genesi e nella sua prima fase, la perestrojka, come riemergere della tensione verso la democrazia diretta, che e` forte negli ultimi due secoli. e` la grande possibilita` storica aperta alla russia e non ancora chiusa in questi ultimi anni incerti. e` il progetto politico cui il libro dedica buona parte delle sue pagine.
dell`ultima seduta del gran consiglio, il 25 luglio del 1943, non fu redatto un verbale ufficiale. non si sa, pertanto, che cosa effettivamente dissero e come si comportarono i partecipanti. nelle tante memorie uscite negli anni successivi, il duce e i gerarchi hanno dato versioni contrastanti di quel che fu detto, come fu detto e perche` fu detto. molti sono gli interrogativi rimasti senza risposta: i gerarchi volevano veramente estromettere mussolini dal potere? volevano porre fine al regime per salvare la patria? oppure furono dei traditori? se il duce considerava l`ordine del giorno grandi , perche` lo mise in votazione? tutti i presenti rimasero stupiti dalla fiacca reazione del duce alle accuse che gli vennero rivolte durante la seduta. era forse rassegnato a perdere? o addirittura voleva uscire di scena, come un attore che, dopo essere stato osannato per venti anni, alla fine era stato fischiato per aver perso la guerra? congiura di traditori? audacia di patrioti? o l`eutanasia di un duce? documenti nuovi consentono finalmente di rispondere a queste domande, e a emilio gentile di raccontare un giorno cruciale della storia d`italia con la suspense di un poliziesco.
una buona pratica preliminare di qualunque altra e` la pratica della meraviglia. esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo. esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura. questo e` un libro disordinato. e l`autrice ha scelto di lasciarlo cosi. . ognuno di noi nel momento in cui accetta di non sapere si apre alla meraviglia e alla infinita sperimentazione in un inesorabile avvicinamento al mondo animale e vegetale.
Bianco E Nero Editore. Un'attenta retrospettiva e una chiara ed essenziale storia del cinema muto, non fondata su un'elencazione cronologica degli avvenimenti e dei film prodotti, ma su una viva esposizione ed analisi critica di opere e avvenimenti che hanno definitoo un'epoca, tendenze, scuole e personalità.
Bianco e Nero Edizioni.
premio goncourt nel 1919, all?ombra delle fanciulle in fiore rappresenta, all?interno di quel "tout vivant" che e la recherche, il momento spirituale e biologico della giovinezza. libro "corale", "estroverso", di un fascino duraturo, e anche un libro "marino", nel quale il paesaggio della costa normanna insolitamente assolata, tratteggiata con tocchi impressionisti, fa da sfondo al doppio amore del narratore per gilberte prima e per la piccola banda delle "fanciulle in fiore" poi, in cui spicca albertine. tra i molti incontri decisivi, quello con lo scrittore bergotte e il pittore elstir, che inizieranno il narratore alla vita e all?arte.