c`e` un`insolita confusione nella casa e nella vita di kimmo joentaa, la mattina di natale: in camera da letto sta dormendo una giovane prostituta che dice di chiamarsi larissa, sul divano tuomas heinonen, un compagno di lavoro oberato dai debiti di gioco. a ricondurre l`ispettore della polizia di turku, in finlandia, alla routine quotidiana e` la telefonata del suo capo: sulla pista dello sci di fondo c`e` il cadavere di un uomo; e` stato accoltellato; e` un collega, il medico legale laukkanen. non sono passate molte ore, quando da helsinki giunge la notizia di un nuovo omicidio: questa volta la vittima e` harri makela, un costruttore di "cadaveri" per l`industria cinematografica. e larissa a suggerire, en passant, un possibile nesso fra i due avvenimenti: le due vittime avevano partecipato entrambe al piu` famoso talk show finlandese, condotto con abilita` da kai-petteri hamalainen, che anche su un tema scabroso come la morte era riuscito a essere brillante e divertire il pubblico. l`indagine subisce un`accelerazione quando lo stesso moderatore di li` a poco viene a sua volta aggredito. e siccome nel mondo della televisione non c`e` argomento che non possa essere trasformato in spettacolo, hamalainen intende cogliere la palla al balzo e tornare in onda non appena si sara` ristabilito, gia` per lo show di capodanno. joentaa sa che il tempo lavora contro di lui, che quella trasmissione potrebbe essere un`ottima occasione per completare l`opera ancora incompiuta.
Tutto ha inizio a Los Angeles, negli studios, dove un giovanotto spagnolo, Ruibérriz detto Roy Berry, viene scelto come assistente del mitico Elvis. Presley, infatti, sta girando "L'idolo di Acapulco" in cui canta in spagnolo e Roy deve insegnargli uno spagnolo "non troppo messicano". Da queste premesse hanno inizio avventure e disavventure, tra fans scatenate e registi famosi. E, per un problema di traduzione, i protagonisti saranno costretti a vedersela con una banda di mafiosi messicani da film di serie B.
i giganti - morgante e gargantua, fracasso e pantagruel - fanno la loro comparsa nella letteratura europea tra la fine del quattrocento e la meta` del cinquecento. ma la dismisura del loro corpo va di pari passo a un`altra e non meno imponente licenza: quella della loro lingua. l`idioma di pantagruel e` immenso quanto il suo corpo e altrettanto esorbitante e` la lingua maccheronica del poema di folengo. se la furia neologistica di rabelais non sembra aver freno (una delle parole che escogita consta di cinquantasette lettere) e stravolge da cima a fondo il lessico francese, folengo fa molto di piu`: inventa non delle parole, ma una lingua, il maccheronico (cosi` detto da ), che trasgredisce senza riserve la ferma distinzione dantesca fra il volgare e il latino, latinizzando il volgare e volgarizzando il latino. per entrambi la lingua non e` piu`, secondo una dottrina stantia anche se tuttora dominante, il segno di un concetto della mente: e` prima di tutto un corpo, che si vede, si sente, si tocca, un corpo come quello dei giganti, con una sua sconcia fisiologia e un`ancora piu` sguaiata anatomia: un corpo in fuga non si sa verso dove, ma certo fuori da ogni identita` grammaticale e da ogni lessico definito.