
l`opera del piu` grande storico della letteratura latina, percorsa dalla triste constatazione che il governo del mondo sembra non potersi sottrarre all`inevitabilita` del male. . gli "annales" si aprono con questa solenne professione di imparzialita`, ma tacito, nel raccontare gli anni tra la morte di augusto e la fine di nerone, non e` imparziale. il meno che si possa dire e` che e` sovranamente tendenzioso. non altera i fatti, sa presentarli pero` con un montaggio micidiale, e poi sottolinea, allude, commenta, insiste. si pone di fronte alla storia con uno sguardo spietato, senza illusioni, di chi sa che l`unica alternativa all`impero e` il caos, la guerra di tutti contro tutti.

secondo libro di prose dopo "fartalla di dinard", "fuori di casa" raccoglie scritti di viaggio che risalgono agli anni dal 1946 al 1964: un vero e proprio diario di esperienze di vita composto di servizi giornalistici, appunti, ritratti o racconti minimi. i luoghi visitati vanno dalle natie cinque terre ai paesi europei fino al medio oriente; che sia inviato dal suo giornale o in vacanza, montale osserva il mondo con sguardo curioso e attento: un occhio alle "cose", l?altro sempre teso a seguire, nelle "cose" stesse, la nascita della propria poesia. vera miniera di commenti e suggestioni utili per comprendere la poesia montaliana dalla "bufera" a "satura", pur nella varieta delle occasioni che lo hanno generato "fuori di casa" e un libro di esemplare compiutezza formale.