a tangeri, tra gli anni `70 e `90, cinque uomini della media borghesia si ritrovano ogni mattina al caffe` per commentare gli avvenimenti del mondo. a dire il vero, parlano piu` dei loro piccoli problemi che di quello che succede nel mondo. hanno in comune il fatto di aver amato la stessa donna, zina, una delle ragazze piu` belle della citta`. ciascuno di loro l`ha ferita, ne ha offeso la dignita`, magari senza saperlo. ed ecco che vent`anni dopo zina torna sulla scena. e` sempre bella, ma nessuno la riconosce perche` si presenta sotto diversi aspetti e in diversi corpi, per sedurre e per distruggere.
l`11 settembre 2001 il mondo occidentale viene stravolto per sempre: due aerei colpiscono le torri gemelle a manhattan. l`america e` sconvolta, la paura di altri attacchi terroristici si diffonde, ogni arabo diventa sospetto. e a partire da questo scenario che si sviluppa la conversazione - protagonista di questo piccolo quanto lucido e sentito gioiello letterario - tra tahar ben jelloun e sua figlia di dieci anni, a disagio con se stessa e con le proprie origini musulmane, di fronte a una televisione che continua a dire che "i musulmani sono tutti cattivi". rispondendo alle domande curiose della bambina, ben jelloun affronta le questioni piu` calde del nostro tempo - la guerra globale al terrore, l`integrazione in europa, il ruolo delle grandi potenze del mondo arabo - e spiega, con semplicita` ma rifuggendo ogni semplificazione, cos`e` l`islam, qual e` la differenza tra arabo e musulmano, cos`e` il fanatismo, cos`e` il terrorismo e, soprattutto, quale spazio ha la tolleranza nel mondo arabo e quali lezioni quest`ultimo ha saputo dare a tutto l`occidente. dopo il best seller mondiale il razzismo spiegato a mia figlia, tahar ben jelloun torna a raccontare ai ragazzi, e ai loro genitori e insegnanti, il mondo in cui viviamo e le sfide che li aspettano.