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"il gregge era stato accompagnato nel recinto, le fascine di legna ammucchiate con ordine sotto la tettoia di lamiera, al di qua della porta la casa profumava gia` da un pezzo di brodo di legumi. era una casa di pastori, sopra l`altipiano dell`elicona, i cui antichi abitatori avevano adorato divinita` boschive e le sacre acque delle sue sorgenti. un leggero libeccio trasportava fin lassu`, e si incuneava nelle povere stanze, l`eco della piccola cascata dove il torrente si precipitava veloce verso la marina d`oliveri."

pubblicato a puntate nel 1861 sulla rivista "vremja", e` il primo grande romanzo di dostoevskij dopo il ritorno dalla deportazione in siberia. "umiliati e offesi" e` costruito secondo i moduli del romanzo d`appendice in cui colpi di scena, intreccio, estrema inquietudine dei personaggi, tempi narrativi ora bruschi, ora trattenuti, danno vita a una narrazione d`effetto, spesso avvolta nel mistero. l`autore schiera i suoi personaggi su due fronti, secondo una contrapposizione netta tra vizi e virtu`, luce e tenebre. tuttavia, di la` dall`epopea avventurosa, la sua capacita` di soffrire insieme con i singoli personaggi, l`intensita` dei sentimenti che egli infonde, conferiscono una tensione continua a questo romanzo di relazioni impossibili e d`amore.

dalle prime fallimentari esplorazioni umane all`invasione e infine al declino: "cronache marziane" (1950) e` il resoconto della conquista e della colonizzazione di marte da parte dei terrestri. tutto avviene in meno di trent`anni, tra il 2030 e il 2057, quando lo scoppio di una guerra atomica costringe i terrestri a rientrare e marte, pianeta antichissimo, resta nuovamente abbandonato. sui suoi immensi mari di sabbia privi di vita passano i grandi velieri degli ultimi marziani, creature simili a fantasmi, ombre e larve di una civilta` che gli ingombranti terrestri venuti da un mondo sordo e materialista non hanno saputo vedere ne` comprendere. capolavoro della fantascienza, "cronache marziane" e` in realta` molto di piu`: in queste pagine ricche di inventiva e di poeticissime immagini, bradbury travolge i limiti della letteratura di genere, ritrovando l`universalita` simbolica della fiaba e dell`epos: scrive infatti nell`introduzione . ma non solo: bradbury sente l`urgente bisogno di parlare del mondo che lo circonda: il "suo" marte e` il ricettacolo dei fantasmi dell`epoca, un pianeta dell`immaginario americano degli anni quaranta che racchiude sogni, desideri, speranze di un paese partito alla conquista dello spazio che assiste allo sgretolarsi delle proprie ambizioni e illusioni. postfazione di tristan garcia.

capita a carlo monterossi di trovarsi impelagato in faccende diverse, per via della sua doppia vita. da un lato ha fatto i soldi come autore televisivo con un programma senza pudore e dalla lacrima facile, crazy love. dall`altro, quasi per emendarsi, si adopera per risolvere casi umano-criminali, insieme agli amici detective della sistemi integrati, oscar falcone e agatina cirrielli, in una milano faticosa e ostile. flora de pisis lo manda a zelo surrigone, poco lontano dalla metropoli: un crocifisso si e` messo a luccicare e un bel santone, don vincenzo, un ex prete, predica di miracoli e raccoglie donazioni, un`occasione imperdibile per crazy love. negli stessi giorni, un manager della italiana grandi opere, un impero industriale delle costruzioni nel mondo, chiede aiuto alla sistemi integrati: l`azienda ha subi`to uno strano furto, soldi, documenti, una pennetta usb. il tutto mentre i poliziotti ghezzi e carella risolvono mugugnando una manciata di piccoli casi, storie ordinarie di disperazione e malavita di sopravvivenza, una caccia a tanti pesci piccoli, perche` . la vita complicata del detective dilettante carlo monterossi - privilegiato sull`orlo del cinismo e al tempo stesso disincantato robin hood -, permette al suo creatore alessandro robecchi di scrivere noir a forte impianto sociale, che fanno molto pensare a scerbanenco: crudo realismo unito a una solidarieta` che si incarna in personaggi teneri e vivissimi. come la teresa di questo romanzo, la piccola donna delle pulizie che non ha mai pensato di poter cambiare la propria vita. e proprio la sua limpida carica di verita` attrae carlo oltre la semplice simpatia, contribuendo a scompigliargli l`esistenza. un sapore di situazioni reali accentuato dal modo di narrare di robecchi che e` come se stesse a fianco del lettore a mostrargli e illustrargli i fatti che stanno accadendo di fronte a loro.

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