




l`uomo che vive con l`animo sereno e` paragonato da epicuro a colui che, al sicuro sulla terraferma, osserva con distacco il mare in tempesta. questa e` l`immagine epicurea della felicita`, che ben rappresenta quale sia lo scopo ultimo della filosofia: procurare piacere all`uomo, allontanandolo dal "mare in tempesta" delle false ansie, dei timori e dei cattivi pensieri e, soprattutto, distogliendolo dalle acque agitate dei desideri irrealizzabili. per afferrare il vero piacere, quello che porta alla felicita`, non servono infatti chissa` quali ricchezze: basta imparare ad allontanare la sofferenza e vivere del necessario. saremo cosi` liberi dai falsi bisogni, felici di cio` che abbiamo, capaci di affrontare la sorte e, nel caso arrivi di piu`, pronti ad apprezzarlo. la traduzione di angelo pellegrino, condotta con rigore filologico, e` accompagnata da una puntuale introduzione - che ricostruisce la figura di epicuro e il significato della sua opera - e da altri celebri testi epicurei, che sono stati sovente ripresi anche dalla mistica cristiana: le "massime capitali", il "gnomologium vaticanum epicureum" e la "vita di epicuro".



a nessuno piace essere definito vigliacco, vile o codardo, parole cariche di disprezzo e di condanna, che stigmatizzano, con un marchio difficile da sopportare, il soldato che fugge in guerra come chi in un rapporto affettivo si sottrae alle proprie responsabilita`, o coloro che colpiscono persone piu` fragili, non in condizione di difendersi. eppure, ha scritto kierkegaard,


indiscusso capolavoro della letteratura italiana del rinascimento, sofisticata macchinazione narrativa che ha influenzato larga parte della nostra letteratura contemporanea da sciascia a camilleri, "la novella del grasso legnaiuolo" e`, nella redazione di antonio manetti, il cesellato resoconto letterario di una "storia vera". nella firenze del 1409 si svolge la "piacevole congiura" in grande stile ordita da filippo brunelleschi ai danni del "legnaiuolo" manetto ammannatini, detto "il grasso", indotto, con sapiente inganno ed esilaranti audacie, a convincersi di essere diventato un`altra persona. introduce il testo l`analisi di salvatore silvano nigro.
