







nel 1964 luigi barzini, su commissione di un editore americano, tento` di intercettare la nostra identita` in un saggio, "gli italiani", descrivendo l`italia della civilta` immortale e quella delle sciagure nazionali, senza dimenticare l`italia piena di fascino amata dai turisti. erano gli anni del boom, la nostra democrazia si andava consolidando, il nostro design dettava legge, cosi` come la nostra cinematografia, la letteratura, il teatro e persino le automobili. capire chi eravamo diventava quindi un`esigenza diffusa. oggi, a oltre quarant`anni dalla sua pubblicazione, il saggio di barzini rivela ancora una forza dirompente. perche` nel leggere questa avvincente riflessione sulla nostra storia e sul nostro costume la domanda che ci si pone e` insieme semplice e complessa: che libro avrebbe scritto barzini se avesse dovuto scriverlo oggi? in che cosa ci siamo evoluti e che cosa, invece, e` rimasto immobile e mineralizzato?


nel settembre 1944 spinelli rientro` in italia dalla svizzera aggregandosi al gruppo dirigente milanese del partito d`azione; dai documenti politici, dagli articoli e anche dalle lettere a ernesto rossi ritrovati da graglia emerge il ruolo fondamentale giocato da spinelli e dalla sua visione federale e transnazionale nell`elaborazione delle posizioni dell`azionismo "di sinistra". la seconda parte del volume, dedicata alla breve parentesi francese, riscopre gli scritti allora pubblicati in francia da spinelli e mette in luce l`importanza di questa "missione all`estero" di spinelli. la terza parte e` la testimonianza del periodo in cui spinelli abbandono` di fatto l`attivita` federalista per dedicarsi alla politica italiana.

il professor palimpsestus, un giornalista tedesco tutto impregnato di ricordi letterari, e il suo segretario dottor dapertutto, un giocherellone che ne sa una piu` del diavolo, scendono in italia nell`aprile 1994 per capire perche` gli intellettuali italiani hanno perso la bussola. e` dapertutto che racconta il viaggio in una serie di lettere. la coppia ha incontri in luoghi periferici e improbabili con tipi come il giornalista, il consigliere del principe, l`architetto rampante, l`economista di esperienza internazionale, il poeta tenero e speranzoso, il grande critico in lutto, il sociologo modernizzante, il philosophe parigino importato, lo storico del cinema, e via via tutti gli altri, fino all`oggetto degli amori di tutti loro: umberta cazzimberti.



Little Brown And Company, 1994, USA. L'editore della rivista Spin Jim Greer comincia con il delineare la scena alternativa della fine degli anni '70 negli Stati Uniti e continua delineando la storia dei R.E.M. e dissipando il mistero che li avvolge, svelando le politiche e l'ironia che la guida. Illustrato con bellissime foto. In inglese.




Giunti,1998, IT. Dalla penna del critico musicale Eddy Cilia, la storia di Bruce Springsteen da Asbury Park al successo, da Born In The USA a The Ghost Of Tom Joad; nascita, morte e resurrezione della E-Street Band, i luoghi, il clan, la mitologia springsteeniana e le recensioni approfondite di tutti i dischi fino a The Ghost Of Tom Joad.







e il catalogo delle opere tedesche e austriache presenti nel museo dell`ermitage di san pietroburgo, quelle comprese tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo. per quanto riguarda le opere tedesche del diciannovesimo, sono presenti i quadri di caspar david friedrich, il maggiore esponente del periodo romantico, degli artisti della scuola di dusseldorf, della scuola di monaco e della scuola di berlino. la pittura austriaca e` rappresentata in modo piu` modesto, ma con artisti molto significativi come peter fendi, peter krafft, august von pettenkofen, hans makart e ferdinand georg waldmuller. "the hermitage catalogue of western european painting" e` una collana che raccoglie il primo catalogo scientifico dell`ermitage di san pietroburgo, uno dei piu` preziosi musei del mondo. grazie a quest`opera monumentale pubblicata in lingua inglese - gli studiosi e gli appassionati d`arte potranno accedere ad un vastissimo repertorio, in gran parte ancora inedito o riprodotto solo su pubblicazioni in lingua russa. curati dai maggiori specialisti russi, i 16 volumi che compongono l`opera presentano, riprodotti in grande formato e sistematicamente schedati, i 5000 dipinti dell`immensa sezione di pittura occidentale dell`ermitage: un percorso che illustra, dal duecento al novecento, i capolavori e le opere meno note di tutte le scuole.


il 31 ottobre 1967 francesco rosi parte per cuba. ha in mente un progetto: un film sulla morte di ernesto che guevara per raccontare l`america latina, le condizioni che portarono alla guerriglia ma anche la separazione dei guerriglieri dai contadini. arriva a la habana e incontra saul yelin, alfredo guevara, aguilar, e finalmente fidel castro. ma quello che era riuscito a fare in sicilia, cioe` girare un film su salvatore giuliano "sotto gli occhi della mafia", a cuba diventa impossibile. "sbagliavo non nei calcoli" ricorda rosi, "ma nel giudizio: di fronte ai politici la mafia e` uno scherzo." il film non verra` mai realizzato, ma resta questo diario di esplorazione di un mondo nuovo.


















le parolacce sono i palliativi verbali delle molteplici miserie e angosce che segnano l`umano arrancare. con vivacita` e ironia, il volume racconta la storia del colorito frasario volgare e mostra che il linguaggio basso e sprezzante, per la sua straordinaria potenza emotiva, esiste da sempre. negli ultimi decenni, pero`, il turpiloquio ha infranto le barriere che ne regolavano la circolazione: non e` piu` "una cosa da uomini" ne` una risorsa espressiva di uso marginale, ma e` sconfinato dal privato al pubblico, nella fluviale comunicazione social e perfino nel dibattito politico. ecco perche` la nostra e` stata definita .

quando alla fine della seconda guerra mondiale john von neumann concepisce il maniac - un calcolatore universale che doveva, nelle intenzioni del suo creatore, -, sono in pochi a rendersi conto che il mondo sta per cambiare per sempre. perche` quel congegno rivoluzionario - parto di una mente ordinatrice a un tempo cinica e visionaria, infantile e - non solo schiude dinanzi al genere umano le sterminate praterie dell`informatica e dell`intelligenza artificiale, ma lo conduce sull`orlo dell`estinzione, liberando i fantasmi della guerra termonucleare. che si fosse annidato un demone lo aveva del resto gia` intuito paul ehrenfest, sin dalla scoperta della realta` quantistica e delle nuove leggi che governavano l`atomo, prima di darsi tragicamente la morte. sono sogni grandiosi e insieme incubi tremendi, quelli scaturiti dal genio di von neumann, dentro i quali labatut ci sprofonda, lasciando la parola a un coro di voci: delle grandi menti matematiche del tempo, ma anche di familiari e amici che furono testimoni della sua inarrestabile ascesa. ci ritroveremo a los alamos, nel quartier generale di oppenheimer, fra i che costruirono la prima bomba atomica; e ancora a princeton, nelle stanze dove vennero gettate le basi delle tecnologie digitali che oggi plasmano la nostra vita. infine, assisteremo ipnotizzati alla sconfitta del campione mondiale di go, lee sedol, che soccombe di fronte allo strapotere della nuova divinita` di google, alphago. una divinita` ancora ibrida e capricciosa, che sbaglia, delira, agisce per pura ispirazione - a cui altre seguiranno, sempre piu` potenti, sempre piu` terrificanti. con questo nuovo libro, che prosegue idealmente "quando abbiamo smesso di capire il mondo", labatut si conferma uno straordinario tessitore di storie, capace di trascinare il lettore nei labirinti della scienza moderna, lascia

si puo` sfuggire alla rigida dicotomia di genere imposta dalla cultura dominante? come concepire nuove soggettivita` politiche a partire da identita` sessuali non unitarie, dinamiche, complesse: in una parola, nomadi? sulla scia di gilles deleuze e luce irigaray, rosi braidotti riscrive la teoria femminista intrecciando racconto autobiografico e riflessione filosofica. in questo libro, gia` da tempo considerato un classico del pensiero contemporaneo e qui presentato in un`edizione completamente rivista e ampliata, la filosofa si interroga sulla possibilita` di una politica nomade materialista, contraria a ogni forma di esclusione e ingiustizia, e rivendica lo statuto della corporeita` e della sessualita` nelle nostre societa` ibride, in costante divenire.


torna rosa matteucci, "impietosa, feroce cantatrice del "nonostante"", come la defini una volta carlo fruttero, accostandola ai mani di celine, beckett e thomas bernhard. questo nuovo romanzo, in bilico, come gli altri, sull?illusorio crinale fra comico e tragico, inizia con l?affannosa, tormentosa aspirazione di lei bambina a ricevere, come tutte le sue antenate e le sue simili, la prima comunione, per proseguire con la morte di un padre molto amato - sebbene molto scapestrato - e la sua sciamannata sepoltura. nella scrittura, straziata e al tempo stesso grottesca, di rosa matteucci diventa comico perfino il viaggio, non solo interiore, che tale morte suscitera, alla ricerca di quell?antico trascendente che il nostro tempo sembra aver smarrito: dall?india dei santoni ai pirenei di bernadette, dai gruppi di preghiera della soka gakkai a un?ardimentosa visita a un frate esorcista che, asserragliato in un eremo, vende messalini con audiorosario incorporato. un vagabondaggio che culmina con la scoperta del rito tridentino, dove imparera il protocollo delle genuflessioni, sempre rincorrendo una salvazione che pare rimessa in forse a ogni frase, a ogni respiro. sino alla definitiva consapevolezza che e necessario accettare, e forse anche amare, la propria croce.





gli studi compresi in questo volume appartengono tutti alla giovinezza di jung. essi costituiscono notevoli contributi alla vera e propria rivoluzione che si andava compiendo in quegli anni in cui la psichiatria veniva trasformando la conoscenza scientifica di quanto era affidato alle sue cure la psiche umana, appunto - scoprendone i complessi, le tendenze dissociative e i meccanismi inconsci, cosi` come il linguaggio simbolico e i dinamismi utilizzabili ai fini della terapia.

l?affresco magistrale di una vicenda drammatica e a suo modo modernissima.

"come certe ragazzine cosi timide e ritrose da sembrare anonime, che svelano il loro fascino al momento giusto, nel giro di un?estate, a sedici o diciotto anni, iniziando a raggiare alla maniera di astri appena scoperti nella carta del cielo, mia nonna divento bellissima dopo gli ottanta." e una nonna dai tratti di dea arcaica, peppinella, la protagonista di questo libro, una perentoria matriarca calabrese che, come una regina, vive riverita da due dame di compagnia - delia e carmelina - ma che al pari di ogni donna del popolo guarda beautiful al pomeriggio. nel suo giardino dominato dall?imponente cibbia, il nipote emanuele trascorre - immerso nei libri - le interminabili estati dell?infanzia e della giovinezza. ed e in questo hortus conclusus che un bel giorno peppinella si vede comparire davanti addirittura un conte, anch?egli ultraottantenne e studioso della storia borbonica, che le porge un mazzetto di fiori e chiede il permesso di attraversare la sua proprieta, per accorciare il percorso da casa al paese. passaggio dopo passaggio, tra peppinella e il conte fiorisce un affetto inaspettato, tardivo, privo di ansie e pretese, gratuito. "come se fossero rinchiusi in una sfera di cristallo, custodivano un segreto inaccessibile, la formula di un incantesimo di cui entrambi, a loro insaputa, possedevano la meta necessaria a completare l?altra" scrive emanuele trevi, che della storia d?amore della nonna e stato testimone partecipe. e in queste pagine piene di intimita e di spirito restituisce e trasfigura una narrazione famigliare sospesa tra il quotidiano e l?eterno, intessuta di uno struggente sentimento del tempo.

opera monumentale, la "storia romana" di cassio dione costituisce un unicum nel panorama della storiografia antica. esortato dalla profonda conoscenza del potere e degli uomini che lo esercitavano, cassio dione concepisce la propria narrazione come uno studio delle grandi personalita che hanno plasmato la gloria di roma. in questo volume sono presentati i libri xxxvi-xl, i primi cinque pervenutici quasi integralmente, attraversati da conquiste territoriali, lotte di potere e ambizioni dei protagonisti della tarda repubblica. grazie al nuovo apparato introduttivo e di note al testo possiamo rileggere eventi tra i piu celebri della storia di roma: dai successi di pompeo contro i pirati e sullo scenario orientale alla congiura di catilina, dal consolato di cesare alle guerre galliche, dalla fine del i triumvirato allo scoppio della guerra civile tra cesare e pompeo. riviviamo in queste pagine momenti e ragioni del declino della repubblica, con uno sguardo alla storia e ai suoi protagonisti sotto una nuova, a volte sorprendente, angolazione, quella di colui che crede che la grandezza di roma, nonostante le crisi, non avrebbe trovato fine.