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Chiusi per ferie dall' 11 al 30 Agosto

il tempo che viviamo sembra scandito da paure sempre nuove, che minacciano di stravolgere la nostra vita. si diffonde una vera cultura dell`apprensione, capace di condizionare le forme della nostra convivenza e di frenare l`attitudine all`intraprendenza. eppure sono secoli che la societa` occidentale fa i conti con il rischio. perche` e` prima di tutto la liberta` a creare insicurezza, consentendoci di fare del male e di assumercene le conseguenze. ed e` compito della politica ricercare l`equilibrio tra le nostre aspettative di sicurezza e lo spazio del rischio, muovendosi lungo il fragile confine della liberta`. un viaggio tra le nostre paure collettive, guardando al lungo periodo della civilta` occidentale e a quello piu` breve della globalizzazione.

che differenza c`e` tra danzare per far piovere, e schiacciare un tasto per illuminare uno schermo? in entrambi i casi, un movimento del nostro corpo fa accadere qualcosa. nel primo caso, la danza della pioggia si rivolge a una qualche divinita` e il dispositivo che ne attiva l`intervento e` il nostro corpo. nel secondo caso il dispositivo e` un prolungamento del corpo. norbert wiener, matematico, sottolineava, gia` negli anni cinquanta del novecento, la pericolosa e facile identita` tra religione e tecnologia. e dunque ragionevole domandarsi oggi quanto politiche culturali prive di immaginazione abbiano allontanato la tecnologia dalla scienza, trasformandola in una fede che ha i propri sacerdoti, i black fridays di festa, gli eretici, gli atei e i martiri da social network.

il 9 ottobre 1963 duemila persone rimasero uccise sulle montagne del bellunese, travolte dall`onda di acqua e fango sollevata da una gigantesca frana precipitata nel bacino ai piedi del monte toc. il vajont e` stato uno dei disastri piu` tragici della storia italiana recente. nel 2008 l`unesco lo ha incluso tra i cinque piu` gravi disastri ambientali di natura antropica, definendolo . in effetti, la diga del vajont e` ancora li`, solo scalfita dalla frana, a dimostrazione che non basta un`opera di alta ingegneria per evitare il disastro; a crollare, infatti, non fu la diga ma la montagna, come d`altronde in tanti temevano. il vajont e` una storia cruciale per comprendere la storia ambientale - e non solo ambientale - dell`italia contemporanea.

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