
credere nella scienza, nelle opportunita` di curare le malattie, di restituire la salute. credere nella medicina come missione, nella quale il medico mette le proprie competenze al servizio degli altri. ma anche credere in un dio e nella possibilita` di testimoniare la propria fede nell`esercizio della professione medica. e possibile tenere insieme tutto questo? e possibile credere e curare? ignazio r. marino, da medico e da credente, si interroga sui limiti di una professione in piena crisi d`identita`. tra esperienze personali e riflessioni maturate in venticinque anni di lavoro sul campo, in europa e negli stati uniti, marino guarda allo smarrimento che sembra avere preso la medicina contemporanea.

la riflessione di kassir sulla condizione araba muove dalla necessita` che siano gli stessi arabi ad assumere consapevolezza del proprio declino: un declino prima di tutto civile e culturale, risultato di una reazione sbagliata all`irruzione della modernita` in quel mondo. occorre reagire all`immobilismo dello spirito civile, guardando senza nostalgia ai momenti piu` vitali della storia araba e assumendo pienamente la sfida della modernizzazione e della democrazia. kassir e` stato assassinato il 2 giugno 2005 da un commando terrorista a beirut, dove viveva e lavorava come giornalista del quotidiano .

immigrazione continua a essere sinonimo di svantaggio e marginalita`. le crisi dell`ultimo decennio hanno aggravato la situazione, colpendo gli stranieri in maniera piu` pesante dei cittadini. inseriti nei settori piu` esposti, generalmente meno garantiti, i primi hanno perso il lavoro o subito riduzioni di orario e salario assai piu` spesso dei secondi. cosi` il divario aumenta. siamo una societa` sempre piu` stratificata in base all`origine e al colore della pelle. alla radice, vi e` un drammatico ritardo culturale e politico. i media continuano a ricondurre ossessivamente gli immigrati a due stereotipi contrapposti: intruso minaccioso o povera vittima. la politica e` impantanata da anni in uno sterile gioco delle parti; ogni serio progetto di riforma e` stato abbandonato, emergenzialismo e improvvisazione dominano. intanto, sfiducia e frustrazione montano, tra gli elettori italiani come tra i migranti e i loro discendenti. la metamorfosi che i primi arrivi di massa avevano innescato sul finire del secolo scorso e` rimasta incompiuta. il problema e` che, come paese, questo stallo non ce lo possiamo permettere.