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la scrittura, com`e` noto, ha forse segnato piu` di ogni altra invenzione lo sviluppo delle civilta`. ma perche` e` stata inventata, quali ragioni hanno determinato l`elaborazione delle prime scritture geroglifiche, cuneiformi e alfabetiche? e ancora, quali effetti questa invenzione ha avuto sul piano sociale e come ha modificato i rapporti fra le diverse popolazioni? a questi interrogativi l`autore tenta di dare una risposta, fermando l`attenzione su tutte le civilta` che anticamente hanno popolato il mediterraneo, ripercorrendo l`itinerario biografico e intellettuale di coloro che per primi hanno ricercato e studiato i segni incisi e rivisita i piu` celebri luoghi e oggetti dell`archeologia mediterranea.

gli ultimi centocinquantamila anni della nostra storia, letti alla luce delle scoperte genetiche, ci raccontano un passato che fa risalire tutti gli antenati dell`uomo moderno a una culla africana e che nega l`esistenza di qualsiasi differenza genetica fra i diversi tipi umani. il dna ci fornisce la cronaca della diversificazione dell`uomo "anatomicamente moderno" nei "gruppi etnici" che distinguiamo oggi. le ricerche di genetica stanno dimostrando che i gruppi umani sono strettamente correlati e le differenze sono soltanto superficiali. olson ripercorre la storia dell`africa, del vicino e medio oriente, di asia e australia, dell`europa e delle americhe, con un capitolo finale sulle hawaii.

bruio, un avvocato che dubita fortmente della legge, e` nei guai. l`ordine vuole levarselo di torno, di clienti neanche l`ombra. l`unico sarebbe un immigrato di colore che parla confusamente di un figlio in pericolo. ma bruio e` stanco di "sfigati" e non gli da` retta. quando scopre che l`uomo e` stato ucciso, la sua crisi precipita. in coppia con del colle, poliziotto anomalo, inizia a modo sua un`indagine che lo porta a conoscere i potenti alga-croce: una donna sensuale e un enigmatico vecchio patriarca. un romanzo non privo di ironia dall`autore di "romanzo criminale" e "teneri assassini".

"mistero buffo" e` certamente il piu` noto, in italia e all`estero, tra gli spettacoli di dario fo e anche quello che ha destato piu` polemiche. prima del gesto, la parola: la forza di quest`opera, che segna un momento di profondo rinnovamento del teatro italiano, sta soprattutto nel linguaggio, qui reinventato attingendo ai dialetti padani (e non solo) dei secoli xiii-xv con effetti esilaranti. il testo e` proposto in una nuova edizione integrale, cioe` proponendo anche i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni e degli oltre cinquemila allestimenti in italia e all`estero, tra il 1969 e il 2003.

un profumo di bungavillea si allarga, come una nuvola viola, sull`estate. il pattino bianco dello stabilimento dondola a pochi metri dalla riva. sulla spiaggia, sdraio, ombrelloni, e un odore di creme abbronzanti che si mescolano con quelli di una stella marina e di un riccio che sbiadiscono al sole... se le poesie che compongono questo diario intendono insinuare un momento di riflessione nel tono dominante del divertimento, i disegni del libro perseguono lo stesso obiettivo, con un tratto allegro e delicato nello stesso tempo.

secondo alcuni la filosofia della scienza e` una forma di pazzia che non abbiamo ancora pienamente esplorato. una buona via per conoscerla passa attraverso le diverse filosofie delle scienze particolari: filosofia della biologia, filosofia della chimica, filosofia dell`economia etc... l`antologia curata da nicla vassallo vuole mostrare che ogni scienza solleva suoi specifici problemi filosofici di estremo interesse.

il mondo di "post mortem" e` quello degli ebrei di tel aviv, e in particolare quello degli immigrati in fuga dalla germania fra gli anni venti e quaranta del novecento. kaniuk, ripercorrendo gli eventi tragici e insieme quotidiani che smembrarono la sua famiglia fino a farla sparire, si tiene lontano da ogni ripiegamento sentimentale. la scomparsa di una cosi` fitta ragnatela di parentele diventa occasione per dissezionare anche il mito della grande famiglia patriarcale della tradizione ebraica e farne il bersaglio della sua pungente scrittura.

Enaudi collezione teatro n°149, anno 1972.

L'approdo alla Universal, dopo anni di gavetta e dischi indipendenti, ha fatto bene al quartetto texano. Ma loro non hanno mai cambiato, di una virgola, il proprio suono. Country elettrico, diretto e pulsante, con le chitarre che danno asilo a pedal steel e fiddle, senza mai abbandonare il feeling rock che, da sempre, è stato nel suono della band. Pure texan rockin' country.

pubblicata nel 1962, "una giornata di ivan denisovic" e` stata la prima opera a raccontare la vita in un gulag di un uomo semplice, e a farlo dal punto di vista della grande letteratura russa, nel solco di tolstoj e dostoevskij. la stessa classica sobrieta` si ritrova nei due racconti successivi. protagonista di "la casa di matrena" e` una povera contadina, presso la quale va a vivere un ex deportato, che mitemente subisce ripetute ingiustizie. "accadde alla stazione di kocetovka" illustra invece la parabola morale di un , nel quale il germe della sospettosita` staliniana s`e` tanto radicato da portarlo a commettere una mostruosa ingiustizia. un capolavoro stilistico messo a fuoco da questa traduzione, basata sull`edizione definitiva riveduta e corretta dall`autore. le precedenti derivavano dalla prima edizione del racconto, frutto di compromessi tra l`autore e gli apparati di censura.

ci sono una gallina gringa e un maiale colombiano. la prima propone al secondo di entrare in affari e vendere sandwich: basta che ciascuno fornisca la meta` degli ingredienti. , dice la gallina gringa. , chiede il maiale colombiano. . gira questa storiella negli ambienti intellettuali di sinistra della colombia. a juan pablo, che lavora nell`esercito come un tempo suo padre, non fa ridere. perche` sa che c`e` qualcosa di vero. la realta`, pero`, e` complessa, e quella del suo tormentato paese ancora di piu`. per lui, chi vive in mezzo alla violenza vuole una cosa sola: ordine. lisette, una giornalista americana cresciuta tra le dolci colline della pennsylvania e appena rientrata esausta dall`afghanistan, vuole invece una e va a cercarla proprio in colombia. in colombia e` andato anche mason, sottufficiale di collegamento delle special forces che ha cominciato la carriera militare in iraq e che, dopo essere diventato padre, ha capito di averne abbastanza di carri armati e ordigni esplosivi. abel, che in colombia e` nato, al contrario non ha avuto scelta. e nemmeno la sua famiglia, finita nel tritacarne delle lotte tra guerrilleros, paras e narcos che seminano sangue e terrore in ogni angolo della giungla. dopo fine missione, raccolta di racconti frutto dell`esperienza come marine in iraq, phil klay torna a parlare di guerra, ma stavolta allarga l`inquadratura includendo anche afghanistan, colombia e yemen. e una scelta letteraria, ma la globalizzazione bellica non e` fiction: le forze all`opera da una parte trafficano intanto anche da un`altra; i soldati e i mercenari un giorno utili qua il giorno dopo servono la`; e ogni bomba che cade ha dietro una sofisticatissima tecnologia messa a punto in lindi laboratori sparsi per mezzo mondo. connessi in una macchina mostruosa, i personaggi di klay, nel silenzio che segue scoppi e fanfare, si ritrovano soli di fronte al tribunale della loro coscienza

"`la vita delle ragazze e delle donne`, pubblicato per la prima volta in canada nel 1971, e` l`unica incursione di alice munro nella forma-romanzo, seppure declinata secondo il metodo e lo stile inconfondibile dell`autrice. in principio del ha nove anni, l`eta` delle curiosita` complesse di un bambino che anticipa la propria puberta`. sono gli anni quaranta: da qualche parte e` in corso una guerra i cui echi contaminano anche l`egloga rude di un ontario lontanissimo dal precipizio della storia. quali e quanti sono i riti di passaggio dall`infanzia alla giovinezza, dall`inesperienza all`ingresso nel solco della vita? non esiste un`eta` edenica per le ragazze e le donne di alice munro: la bambina del fiuta il pericolo senza saperlo nominare; l`adolescente del gioca con il sacro animata dal desiderio di contraddire la laicita` di sua madre e dallo zelo di un sentimento acerbo e acceso come ogni primo amore. del rifiuta e insieme difende le stravaganze della madre che illuministicamente si ostina a vendere enciclopedie nel medioevo fanatico di religione di una campagna inospitale. ha nostalgia di dio, ma registra il suo eterno scacco nella vita degli uomini e degli animali. a quattordici anni del e` attratta dai languidi misteri del sesso fantasticato, conosce l`agrodolce di una complicita` tradita con l`amica naomi, e nel fervore con cui anno dopo anno un`insegnante si dedica ad allestire la recita della scuola, intuisce il seme tragico di una vita senza sbocchi. poco dopo del e` pronta per un privato rito di iniziazione sessuale, come la gerty macdowell di james joyce, una nausicaa corrotta dal desiderio di sapere, vedere, piacere. l`eden che non c`e` mai stato e` ora comunque inesorabilmente alle spalle; e` tempo di battesimi, di vere e proprie deliberate rinascite. del ha diciassette anni e gia` intravede anche il concludersi dell`adolescenza. sperimenta la perdita e l`amore; si tuffa nel delirio di una relazione senza ossigeno. e infine accetta per se` la necessita

e` la forma d`arte piu` contraddittoria di tutte. visionaria e insieme classica, pop ma anche snob, fieramente ignorata da molti eppure capace di muovere il mondo. la moda e` un prisma: cultura e industria, sogno irraggiungibile e necessita` quotidiana, haute couture e fast fashion. ma in tutti questi anni, come l`ha raccontata la letteratura? e cosa ne sappiamo noi, veramente? tra grandi nomi e riscoperte che non potremo piu` dimenticare, in questa raccolta scintillano voci, sguardi e immaginari diversissimi, cuciti in un disegno audace, eclettico e divertente, pieno di intelligenza. un viaggio dai salotti sfarzosi di inizio novecento fino alle passerelle e ai flash dei giorni nostri, dai fruscii dell`atelier ai corpi iconici di domani. la moda e` un linguaggio universale, che ci parla di noi e del tempo in cui viviamo. ogni giorno, ogni volta che usciamo di casa, stiamo decidendo come mostrarci al mondo: dobbiamo sapere che tutto cio` che indossiamo e` una forma d`arte progettata per noi da chissa` chi. maria luisa frisa quest`arte la conosce benissimo, la teorizza e la narra da anni. e in questa raccolta si serve di alcuni grandi racconti per dar forma al suo moda-pensiero, usando la letteratura come strumento per parlare di corpi, e degli abiti con cui si mostrano, e delle societa` che attraversano. immaginando la moda come un affaccio panoramico sul mondo. troverete, tra gli altri, joyce carol oates che racconta di ragazze, consenso e abuso nell`america profonda, pier vittorio tondelli con una riflessione su musica, stile e cravatte, bret easton ellis che mette in scena la ricca disperazione del jet set di los angeles. mentre stefano pistolini parte dal mito fondativo di woodstock per capire l`impatto delle ondate giovanili sulla societa` dei consumi, flavia piccinni ci mette in guardia sui pericoli delle sfilate per bambini e ci fa entrare in quell`universo parallelo che e` la moda per l`infanzia. e poi scoprirete la parabola di un artista fuori dagli schemi c

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