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"le "memorie di luigi xiv per l`istruzione del delfino" non sono autografe, ma sono state redatte tra il 1666 e il 1671 da due segretari, pe`rigny e pellisson, in composizioni successive, costantemente riviste dal re. si puo` dire che luigi xiv abbia concepito il progetto di scrivere le sue memorie fin dall`inizio del suo governo, dopo la morte del cardinal mazzarino. [...] ogni contributo alla conoscenza del pensiero e della personalita` di un grande sovrano, come quello che regno` nell`epoca che voltaire chiamava "il secolo piu` illuminato della storia", e` prezioso; e questo corpo d`istruzioni politiche, non destinato al pubblico, ma all`educazione di un fanciullo che all`inizio dell`opera aveva cinque anni [...], si configura al primo sguardo, al di la` dell`intenzione esterna, come un rendiconto delle proprie azioni a se stesso e una chiarificazione delle proprie idee. e l`autore stesso ad affermare che l`esposizione ordinata dei propri pensieri lo aiuta a perfezionarli. si puo` dire che il giovane sovrano, soffermandosi nel corso di cinque anni, dal 1666 al 1671, su princi`pi politici che non erano astratti, ma che egli aveva immediatamente sperimentato nei casi concreti, abbia piuttosto completato la propria educazione. in questa luce, la cronaca delle sue prime esperienze di governo personale, cosi` piene di successi, assume un particolare interesse." (dallo scritto di gigliola pasquinelli)

marpa il traduttore (1012-1096) fu tra coloro che piu` contribuirono a trapiantare in tibet il buddhismo indiano. tre volte lascio` il tibet per compiere viaggi attraverso il nepal e l`india alla ricerca di manoscritti e di maestri che spiegassero le oscure dottrine dei tantra. decisivo fu l`incontro con naropa che lo designo` come suo successore spirituale. in tibet gli insegnamenti di marpa diedero vita, attraverso milarepa, a una tradizione che dura tuttora. solo un segreto ando` perduto, la tecnica che consente di trasferire la propria coscienza in un cadavere. gtsang smyong heruka, lo yogin pazzo di tsang, che scrisse la vita di marpa, e` lo stesso cui dobbiamo la vita di milarepa; e lo stesso e` anche il loro traduttore, il tibetologo jacques bacot.

tratti da un manoscritto inedito, questi appunti costituiscono il primo racconto partigiano di fenoglio. scritto presumibilmente tra la fine del `45 e l`inizio del `46, fenoglio inizia qui a elaborare narrativamente i propri ricordi, in particolare degli ultimi mesi del 1944. il protagonista si chiama beppe e il richiamo autobiografico e` evidente; tuttavia si delinea gia` nettamente il tono epico della narrazione e la lingua neorealistica prelude a quella dei "ventitre giorni della citta` di alba". questi appunti costituiscono un primo saggio di quello che sara` il clima e la temperatura emotiva del fenoglio maggiore e contribuiscono a fare chiarezza sull`annosa questione cronologica delle opere dello scrittore piemontese.

il volume contiene: "la congiura di catilina" curato da giancarlo pontiggia; "la guerra giugurtina" curato da lucia zuccoli clerici con un`introduzione di domenico magnino; "gli uomini illustri" curato d luca canali.

guglielmo di occam, nato all`inizio del xiv secolo, si dedico` nella seconda parte della sua vita alla riflessione sul ruolo temporale della chiesa e alla battaglia contro il potere politico del pontefice. si pubblicano qui l`an princeps, un pamphlet sul diritto della corona di utilizzare, in situazioni di emergenza, i beni ecclesiastici senza preventiva autorizzazione papale; e l`epistola ad fratres minores, dove guglielmo illustra ai confratelli i motivi della sua ribellione al pontefice. testo latino a fronte.

. (tullio laurea). . (antipatro di tessalonica). [simonide].

cinque racconti perfetti: "lettere di mamma", "i buoni servigi", "le bave del diavolo", a cui antonioni si ispiro` per il suo film "blow-up", "il persecutore", forse il piu` commovente, dedicato a un genio del jazz come charlie parker, "le armi segrete". cinque mondi sferici dove il lettore, con l`innocente proposito di leggere, osserva dal di fuori l`azione, guardando le cose accadere e alla fine quasi non vuol piu` uscire da quell`universo che in pochi paragrafi cortazar ha creato per lui. angoscia? forse. ma anche la sensazione di sperimentare zone di frontiera della letteratura, dove i tempi si confondono, gli specchi sono di carne e e` qualcun altro che e` .

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