


"nella mia terra la luce ha una sua qualita` particolarissima; fulgida, nitida, come se venisse non dall`oggi ma dall`eta` classica". cosi` william faulkner spiego` il titolo del suo settimo romanzo, uscito nel 1932 e subito acclamato come uno dei suoi capolavori. ed e` tra i riverberi crudeli di quella luce implacabile che si consumano le vicende di una folta schiera di personaggi: una ragazza incinta, armata solo di "una riserva di paziente e tenace lealta`", che si avventura dall`alabama al mississippi alla ricerca del padre di suo figlio; un uomo solitario dallo strano nome, joe christmas, "con un`inclinazione arrogante e malevola sul viso immobile", che l`isteria razziale del sud getta nell`abisso tormentoso del dubbio circa il proprio sangue; un reverendo presbiteriano ripudiato dalla sua chiesa per l`antico scandalo della moglie adultera e suicida; e, circondati da neri invisibili, gli sceriffi, i taglialegna, i predicatori, le donne "dal volto di pietra", chi "definitivamente dannato", chi alla ricerca disperata di una chimerica catarsi.


un impero e` una formazione politico-territoriale che si assegna lo scopo di allargare incessantemente la propria frontiera, di assoggettare (per conquista diretta o per controllo indiretto) il resto del mondo, fino a far coincidere la propria estensione con quella dell`ecumene tutto. la sua `missione` e` un progetto ideale che si fonda su una teoria politica (quando non teologica) e si articola in principi ideali. questi variano nel tempo, oscillando soprattutto tra il fondamento religioso e quello civile. mario liverani, uno dei maggiori studiosi del vicino oriente antico, rivoluziona la storia dell`antica assiria, mostrando come qui siano emersi per la prima volta alcuni dei tratti caratteristici comuni a tutti gli imperi comparsi nella storia del mondo. da roma a bisanzio, dall`impero britannico all`egemonia usa: il dominio con ogni mezzo disponibile per ricavarne vantaggi, la colpevolizzazione del nemico, l`attribuzione di una valenza universale alla propria missione hanno sempre accompagnato la vita di ogni impero.





dal giovane efraim, soldato israeliano di stanza in libano nei primi anni ottanta, al patriarca abraham vissuto nell`atene di meta` ottocento, i diversi sfilano nella storia e si trasmettono di padre in figlio una tragica eredita`. puo` un uomo spezzare la catena che lo lega al passato e al futuro? puo` annullare la propria identita`? yehoshua mette in scena cinque dialoghi in cui di volta in volta una voce diversa ci guida verso i molti misteri di un`intero popolo e di una famiglia animata dall`utopia della pace.