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rotondi, quadrati, rettangolari, ovali, spesso realizzati in materiale pregiato e con cinturini in pelli rare, il fascino degli orologi sta nel loro funzionamento, rispondente ai dettami della piu` grande precisione che fa di questi "gioielli" delle autentiche meraviglie meccaniche. ne sanno qualcosa i collezionisti che quando parlano di orologi ricorrono a termini che, non a caso, sono in comune con il mondo delle automobili. meccanismo, ingranaggio, pignone, quadrante, batteria, una volta in movimento, finiscono per trascinarli in una corsa a "circuito chiuso"... alla conquista del pezzo raro, naturalmente.

cercare un buon medico non e` cosa facile. ma anche essere un `buon paziente` non e` facile. questa guida insegna molte cose: come si cerca un medico al quale potersi affidare serenamente; come scegliere quello di base; quando rivolgersi allo specialista; quali domande fare e cosa e` ragionevole attendersi; come esporre i propri sintomi; come interpretare i buoni consigli di farmacisti, omeopati, erboristi e... parenti.

se c`e` un genere che sin dalla notte dei tempi riesce a far presa sull`immaginazione degli esseri umani in ogni angolo della terra, quello e` senza dubbio la fiaba. eppure, malgrado il proliferare degli studi in materia, tuttora si stenta a ricostruirne le origini, l`evoluzione e i modi di diffusione. perche` mai la fiaba esercita da sempre un fascino irresistibile, quale che sia la forma o il mezzo attraverso cui giunge fino a noi? uno dei massimi studiosi a livello internazionale propone in queste pagine un originale approccio allo studio della fiaba, nel tentativo di spiegare le ragioni del suo inesauribile propagarsi, fino a diventare parte essenziale delle culture di tutto il mondo, duttile al punto da prestarsi a continue reinvenzioni e ri-creazioni. attingendo alle scienze sociali e naturali, non meno che a quelle cognitive, alla psicologia evolutiva e alla biologia, zipes rintraccia le origini della tradizione orale della fiaba nell`antichita`, e ricostruisce la sua evoluzione dapprima nel passaggio alla scrittura e alla stampa, e via via attraverso i continui adattamenti ai nuovi mezzi di comunicazione, dal teatro al cinema, dalla tv all`animazione. in questo percorso un ruolo, spesso dimenticato, hanno avuto le donne: sia le tante raccoglitrici e narratrici di storie, sia i personaggi femminili che di queste storie, non a caso, sono protagoniste.

le vicende femminili hanno sempre avuto notevole importanza all`interno della narrativa, soprattutto ottocentesca, configurandosi nei termini di materiali sentiti come altamente romanzeschi. c`e` sempre una figura di donna (in questo caso una pioniera rapita dagli indiani della pampa argentina) intorno alla quale la narrazione lavora per costruire un ritratto eccezionale.

la virgola e il punto fermo hanno fagocitato il punto e virgola e i due punti. i catastrofisti dicono che rimarremo solo con il punto (o `soli con il punto`): piu` che una scrittura telegrafica e` un ritorno al telegrafo. eppure, con una sola virgola ben messa si puo` illuminare una pagina. allora, cosa si puo` e cosa non si puo` fare con questi segnetti meravigliosi? e soprattutto: come li hanno usati gli altri, quelli bravi e molto piu` autorevoli di noi? questo libro tenta di fare chiarezza. con semplicita` e metodo, e la guida di mirabili scrittori, racconta gli usi corretti ed errati di virgola e punto e virgola, a partire da casi reali tratti da romanzi, saggi, articoli. incontreremo autori che usano la punteggiatura in modo automatico e naturale, come se fosse il respiro del testo; altri che la usano come un`arma, come manifesto estetico ed esistenziale. affronterete le incertezze della vostra punteggiatura, ad una ad una, anche quelle che non sapevate di avere. sfideremo gli `atroci dubbi`, eviteremo le trappole, disinnescheremo le mine - con leggerezza e senza paura di sbagliare, perche` la creativita` ci permette di allargare i confini delle norme. provate a tirare l`elastico: che i vostri segni-lucciola diventino fari per illuminare le vostre idee. pronti a rifare la punta alla punteggiatura?

madrid, comunita` di madrid, castiglia e leon a sud del duero, estremadura, castiglia-la mancha, comunita` valenciana, murcia, andalusia, canarie. la guida presenta centinaia di immagini e la cartografia touring con il consueto dettaglio: carte territoriali, piante di citta`, la metropolitana di madrid. oltre 700 indirizzi utili: informazioni pratiche, indirizzi dove dormire, ristoranti e locali, spunti per il tempo libero e lo shopping.

in questo seminario lacan tratta dell`uomo e della donna. per essere precisi tratta del loro rapporto, a proposito del quale l`immaginazione ha da sempre alimentato piacevoli illusioni e struggenti passioni, e rispetto al quale la cultura ha prescritto, secondo i tempi, cio` che e` bene e cio` che e` male. in realta` sia la poesia, in modo suggestivo, sia la societa`, che accentua il disagio di questo rapporto, sono come dei veli che coprono un buco: un buco nel reale. lacan propone un`inedita definizione: . questo non vuole dire che non ci possano essere quei rapportini, cosi` li chiama, che fanno la delizia e la croce del genere umano. vuol dire invece che tra l`uomo e la donna non c`e`, a priori, nessun accordo ne` armonia alcuna. difetto che non dipende ne` dall`uno ne` dall`altra, poiche` la chiave e` da ritrovare soltanto in quello che freud ha chiamato inconscio e che lacan cerca di precisare sviluppando una nuova logica. e l`inconscio che rende impossibile che di due si arrivi a fare uno. eppure l`uno-tutto-solo c`e`. al non c`e` del rapporto sessuale si oppone il c`e` dell`uno, il quale e` solo nel suo godimento, e questo vale per qualunque corpo parlante, che sia dell`uno o dell`altro sesso. qui inizia l`ultimo insegnamento di lacan. sembra che lacan ripercorra strade conosciute, e invece e` tutto diverso: l`altro non e` quello che conoscevamo, e neppure il desiderio, addirittura neppure il godimento. l`inconscio stesso, che lacan piu` avanti chiamera` parlessere, si situa ormai sotto l`egida dell`uno nella dimensione del reale.

la vita di buck, cane di razza abituato al clima mite e alla tranquillita` degli stati uniti del sud, ha un`improvvisa svolta quando, per una scommessa persa, e` venduto e spedito al nord, come cane da slitta. piegato all`obbedienza da un esperto allevatore, riesce a far fronte alle nuove esigenze e a sopravvivere alle privazioni e al clima inclemente. ma qualcosa e` cambiato in lui: nel suo comportamento riaffiorano istinti sopiti. buck sente crescere, sempre piu` forte, il contrasto tra natura e educazione, tra amore per il padrone e slancio incontenibile verso la liberta`.

1988
m9

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