
un principe studia per sette anni chiuso in un castello sulle cui pareti e` iscritto tutto lo scibile umano. ottiene un`insuperabile sapienza ma finisce poi per sprofondare nella piu` tetra malinconia. questo romanzo per bambini rivela un volto poco noto di landolfi, ma che scopriamo ben presto familiare nella descrizione del funesto paese dei sogni dove l`incubo che tormenta un assassino impunito ha l`aspetto di un uomo dal viso giallo coperto di sangue che avanza ululando. cosi` come nel finale del secondo "libretto" incluso nel volume, la "raganella d`oro", in cui teraponte, mite e devoto, si cimenta con un gigante sanguinario per salvare la principessa urania. per concludere che "non sempre i buoni e i generosi hanno la ricompensa che si meritano".


"sovente congiunge con i fili delle parole due poli opposti e simmetrici dell`essere e li fa reagire tra loro attraverso tre lingue diverse, ma sorelle, che si rincorrono e s`insinuano l`una nell`altra: il latino, alma mater di tutto quello che noi siamo; l`italiano, ormai prossimo, come il latino, a diventare lingua morta (ma i poeti, diceva pascoli, sono sempre poeti di lingua morta); il dialetto di cuma, lingua del grembo e del nido (di





